Motomondiale 2008: GP di Spagna - Circuito di Jerez - 250
Fino all’ultimo giro i giochi sembrano fatti: la vittoria è contesa tra Alvaro Bautista e Marco Simoncelli che quasi è riuscito ad inserirsi sullo spagnolo ma è tradito dal destino dell’Aprilia ufficiale, la RSA 250. La moto di Bautista si inchioda in inserimento di curva chiudendo la traiettoria, perché il motore ha sbiellato e Simoncelli che gli è ad un palmo, con la sua Aprilia LE, non può evitarlo. Lo centra in pieno coinvolgendolo in una caduta che esclude i due dalla gara e ridisegna la cl
Cronaca Gara 250
PODIO MANCATO Fino all’ultimo giro i giochi sembrano fatti: la
vittoria
è contesa tra Alvaro Bautista e Marco Simoncelli che quasi è riuscito ad
inserirsi sullo spagnolo ma è tradito dal destino dell’Aprilia ufficiale,
la RSA 250. La moto di Bautista si inchioda in inserimento di curva chiudendo
la traiettoria, perché il motore ha sbiellato e Simoncelli che gli è ad
un palmo, con la sua Aprilia LE, non può evitarlo. Lo centra in pieno
coinvolgendolo
in una caduta che esclude i due dalla gara e ridisegna la classifica per
la felicità di Mika Kallio, ufficiale KTM, giunto primo al traguardo. Il
secondo gradino del podio va ad un Mattia Pasini, della Polaris World,
protagonista con la sua Aprilia di una rimonta fenomenale. La fortuna assiste
anche Yuki Takahashi del JiR Team Scot, che ci ha, però, messo una
buona dose di abilità considerando che corre con una Honda priva di
aggiornamenti.
La Casa dell’ala dorata, infatti, non ha più mire del Mondiale della
quarto
di litro e sono due anni che non ne cura lo sviluppo. Grande delusione
per uno dei proprietari di casa del GP di Spagna, Hector Faubel, caduto
dopo pochi giri.
CLASSIFICA Pasini, dopo la vittoria in Qatar ed il terzo posto in
Spagna,
è in testa al Mondiale piloti con 45 punti. Lo segue lo svedese Kallio
con 41. Terzo nella classifica iridata è lo spagnolo Hector Barbera del
Team Toth Aprilia a quota 31.
SPRINT Lo show di Simoncelli cominciasubito dopo la
partenza
quando Marco, che conosce bene il circuito di Jerez dove ha già vinto,
sfrutta la scia di Bautista che passa Kallio prendendo la testa della Corsa.
Marco è terzo, ma poco dopo svernicia lo svedese e si lancia
all’inseguimento
dello spagnolo. L’operazione non è facile perché il motore
dell’Aprilia
RSA di Alvaro può contare su due CV in più oltre che su un’erogazione
più lineare e su una maggiore schiena nel rettilineo. La LE di Simoncelli
è però molto più veloce in curva ed in sella c’è uno che non molla. Fino
al momento dell’impatto all’ultimo giro i due si sfidano in una
serie
di azioni giocate sull’errore dell’avversario quando arriva lungo o
sugli
inserimenti al limite. Limite che per un momento ha lasciato pensare che
Simoncelli avesse osato troppo o Bautista avesse chiuso apposta il gas
per costringere il suo inseguitore a rallentare, raddrizzare la moto e
perdere una decina di metri. L’ipotesi è stata poi smentita dalla notizia
dello sbiellamento e comunque i due giovani si sono intesi da subito con
un abbraccio e pacche sulle spalle degne del migliore fair play.
RIMONTA La gara di Pasiniè di quelle da manuale. Mattia non
è particolarmente in forma, perché il venerdì prima delle qualifiche è
stato male ma la sua grinta è decisiva. A otto giri dalla fine ha recuperato
due posizioni ed è ottavo. A quattro giri dalla fine è sesto, una posizione
che per lui, eliminati i due di testa dopo lo scontro, vuol dire già un
quarto posto. Il pilota della Polaris World, però, non si accontenta e
sverniciati Takahashi ed Aoyama (Red Bull KTM) conquista il secondo gradino
del podio.