Tremilasettecento metri, 10 curve a sinistra, 3 a destra delle quali la prima è quella che butta giù in una discesa da paura con una pendenza del 13%: questo è il circuito del Sachsenring, una delle piste più corte del Mondiale, ma anche bella tosta con i suoi 30 giri. E oggi fa davvero caldo.
Davanti a tutti Pecco Bagnaia, insieme ai suoi "compagni" Quartararo e A. Espargaro: sono loro - per ora - a giocarsi il mondiale.
"Malocchio" Bagnania
Partenza trafficata per via del breve rettilineo tra la linea di partenza e curva 1, con subito i tre moschettieri che impongono il ritmo: Quartararo comanda il gruppone, Bagnaia segue a ruota, A. Espargaro leggermente "allungato", mentre dietro s'intravede un Vinales aggressivo come non lo si vedeva da un po': che lo spagnolo abbia finalmente trovato se stesso?
Secondo giro e Zarco fa... Zarco, infilando - e facendogli il pelo - A. Espargaro proprio nel curvone sinistrorso in discesa prendendosi un gran bel rischio.
Terzo giro e in curva 1 cade Bagnaia! Un altro zero per il nr 63 che, viene tradito dal pneumatico posteriore che parte per la tangente. Incredulità per chi guarda e per il pilota Ducati che non se lo spiega. Con fuori il piemontese, Quartararo sembra libero di imporre il ritmo e di fare la sua gara. A seguirlo, Zarco e A. Espargaro (virtualmente sul podio) e un arrembante Vinales. Poi, Di Giannantonio, Martin, B. Binder, Marini...
Intanto le immagini vanno su Bagnaia, che dentro ai box sfoga tutta la sua rabbia e frustrazione: "avete mai visto un pilota della motogp cadere così. È dall'inizio della gara che non ho grip", come riportato dall'inviato dai box di Sky.
Vinales in crescita
Bezzecchi, Bastianini e Dovizioso sono rispettivamente dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo, mentre Vinales fa correre la sua Aprilia che stacca il giro più veloce all'ottava turnata, avvicinandosi piano piano al suo compagno di squadra.
Siamo al decimo giro e il distacco tra Quartararo e Zarco si attesta sui 1.2 secondi, che mette 1.7 secondi tra sé e il duo Aprilia di A. Espargaro e Vinales, che a loro volta danno 1.7 secondi al duo Miller-DiGiannantonio.
Dodicesimo giro, Zarco allunga sulla coppia Aprilia portando il suo distacco a 2.7 secondi: Vinales è francobollato al compagno di squadra e sembra averne di più di Espargaro che, a naso, sembra faticare a tenere un ritmo più alto.
Al quindicesimo giro nulla di nuovo dalla testa della corsa, dove a crescere è solo il distacco tra Zarco e le due Aprilia, ora "marcate" strette da un convinto Miller, a mezzo secondo dagli scarichi della moto di Vinales. Sesto, settimo e ottavo sono poi Di Giannantonio, Martin e Marini, che ha superato la KTM di B. Binder: i tre ducatisti sono uno attaccato all'altro preannunciando una possibile sfida per il sesto posto.
Diciottesimo giro, mentre Marini cerca lo spiraglio per infilare Martin, più avanti Vinales perde il controllo della propria moto dando a Miller la possibilità di lanciarsi all'inseguimento di A. Espargaro, virtualmente sul podio e a 4.5 secondi da Zarco, secondo.
Ventesimo giro, Vinales si ritira: a tradire il pilota spagnolo sembra l'abbassatore elettronico, con il posteriore della moto che non ne vuole sapere di "stare su". Impossibile guidare così
Intanto, Martin, Marini e B. Binder nel giro di tre curve passano "Diggia" (probabilmente problemi di grip), mentre Miller ha una voglia matta di salire sul podio, tanto da provare un impossibile sorpasso in curva 1, andando lungo. Zarco secondo, Miller quarto, Marini quinto e Martin sesto: quattro Ducati nelle prime sei posizioni fanno crescere il rammarico di aver perso Bagnaia, che avrebbe potuto giocarsi il podio con un Quartararo veloce e costante... e tranquillo con i 4.3 secondi messi tra se e Zarco.
Miller cocciuto
Mancano due giri e in quella che sembra una gara che va monotonamente verso la conclusione ci pensa A. Espargaro a rimescolare le carte: con un lungo in curva 1 apre le porte a Miller per il terzo posto, che in un giro gli dà mezzo secondo.
Ultime curve, la Yamaha di Quartararo taglia il traguardo in totale solitudine, seguito poi da un solido Zarco e un intramontabile Miller: probabilmente dopo aver reso pubblico il passaggio in KTM per il prossimo anno, sarà contento di aver regalato il podio a Ducati. Non male A. Espargaro, che nonostante le difficoltà nel tenere ritmi più alti porta a casa punti importanti. Bene anche Marini, che si è sudato un gran quinto posto e che per un paio di giri ci aveva fatto sognare una rimonta impossibile.
Anche il 10° GP è terminato. Il prossimo appuntamento è per il weekend del 24-26 giugno ad Assen.
Nelle pagine successive trovate la classifica completa della gara e la classifica generale del Motomondiale MotoGP 2022.