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di Beppe Cucco
16 September 2020

Lorenzo: “ho detto no a Ducati”

Jorge Lorenzo spiega come sono andate le trattative con Ducati e il motivo della sua decisione finale. Il maiorchino spera di rimanere in Yamaha come collaudatore

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Del possibile ritorno di Lorenzo in Ducati se ne era parlato molto. E ad un certo punto sembrava anche cosa fatta. Ora invece Ducati dichiara di voler puntare sui giovani per il prossimo anno e sembrerebbe che la seconda Desmosedici GP del Team ufficiale, al fianco di Jack Miller, potrebbe andare a Francesco Bagnaia.

In un’intervista rilasciata ai colleghi di Autosport.com, però, Jorge Lorenzo conferma di essere stato molto vicino alla firma con Ducati. “Era una possibilità molto reale ed è quasi successo”, dichiara il maiorchino. “Durante il lockdown ho ricevuto una telefonata da Gigi Dall'Igna per augurarmi buon compleanno. Abbiamo parlato di questioni personali, famiglia e cose del genere, e al termine della conversazione gli ho chiesto, per curiosità, del futuro della squadra e dei piloti. Poco dopo Michele Pirro mi ha mandato un messaggio chiedendomi se volevo tornare in Ducati. Tra la chiamata di Gigi e il messaggio di Michele ho pensato che ci fosse un certo interesse da parte della Ducati, e ho ricominciato a considerare l'idea di correre di nuovo. Forse perché ero bloccato per quei pochi mesi, o perché mi mancava quella sensazione di vittoria, ma la telefonata ha innescato nella mia testa il pensiero di tornare alla ribalta. Abbiamo avviato le trattative, ma più ci siamo avvicinati alla firma, più i fattori che mi hanno costretto al ritiro hanno guadagnato peso. Dopo diversi giorni di riflessione, ho dovuto dire purtroppo di no a Gigi. Mi sentivo davvero male e mi dispiace ancora molto adesso, perché l'ho messo in una posizione scomoda con l’Azienda e avrei potuto evitarlo. Se fossi stato certo fin dall'inizio non sarei nemmeno entrato in trattativa. La verità è che sarò sempre grato per la fiducia dimostrata in me, ma in quel momento ho sentito che dovevo pensare puramente a me stesso, e sono giunto alla conclusione che essere un pilota non faceva più per me”.

Riguardo alla possibilità di vederlo tornare a correre in futuro Jorge aggiunge: “la possibilità che ciò accada diminuisce ogni anno che passa. Onestamente, avendo preso una decisione così difficile, penso di poter dire che la mia carriera agonistica è finita, anche se mi piacerebbe rimanere coinvolto in questo sport in qualche modo”. La sua priorità ora resta fare il collaudatore per la Casa di Iwata: “spero che la Yamaha mi voglia ancora e che ci sia ancora il desiderio di creare un team di test che possa aiutare a migliorare la moto. Penso che con la mia esperienza e le mie sensazioni, posso portare molto”.

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