La gara di Le Mans scatta su un asfalto completamente asciutto, ma minacciato dal possibile arrivo della pioggia. Ottimo lo sprint iniziale di Jack Miller, che passa entrambe le Yamaha ufficiali e si porta in vetta. Chi parte male è invece Zarco, che si trova 11° alla prima curva. Gara rovinata per Morbidelli, che rimane invischiato nel gruppo e finisce a terra con il ginocchio sinistro dolorante. Al termine del primo giro il terzetto di testa formato da Vinales, Miller e Quartararo allunga sul resto dei piloti, con quasi 2” di vantaggio. Nei box, nel frattempo, i meccanici preparano le moto equipaggiate con le gomme da bagnato. Il cielo minaccia pioggia.
Bellissima la battaglia, nella prima parte di gara, tra Miller e Quartararo per il primo posto. Nel frattempo Vinales perde terreno e viene passato da Rins e Marc Marquez. La testa del gruppo ben presto si compatta, ma la corsa a quattro viene interrotta alla bandiera bianca: piove a dirotto.
Nel gioco del cambio moto ai box è Marc Marquez ha spuntarla ed esce al primo posto, seguito da Quartararo. Da qui, a gomme fredde, iniziano i guai per molti: a terra Mir e Rins. Uscita di pista per Miller. Penalità per Bagnaia a causa della eccessiva velocità in pit lane (2 long lap penalty). Errori per quasi tutti sull’asfalto zuppo. L’unico pronto ad approfittare della situazione è Marc Marquez, uscito furbamente dal box con gomme rain già rodate. A 20 giri dalla fine il terzetto in testa, Marquez – Quartararo - Miller, hanno oltre 12” di vantaggio sugli altri. L’australiano, però, deve scontare 2 long lap penalty comminati per eccessiva velocità nella corsia box.
Colpo di scena a 19 giri dal termine: cade Marquez, ma rimette in moto la sua Honda e riparte dalla 17° posizione. Long Lap penalty anche per Quartararo, che sbaglia casella al box nel cambio moto, fermandosi davanti al box di Vinales. L’errore lo obbliga a cedere la leadership a Jack Miller, risalito fino alla coda della Yamaha. Saluta invece la gara Lorenzo Savadori, con la sua Aprilia che lo abbandona con problemi al motore. Chi fa bene è invece Danilo Petrucci, che sul bagnato vola e si porta saldamente in top ten, all’inseguimento del 6° posto occupato da A. Espargarò. Lo spagnolo, però, è costretto a fermarsi per un problema tecnico alla sua Aprilia.
A 10 giri dalla fine l’asfalto si asciuga lungo le traiettorie, cambiando nuovamente gli equilibri di gara. Risalgono Bagnaia e Marquez, alla ricerca di raddrizzare un week end complicato. Ci riesce Pecco, non ci riesce il 93, che cade nuovamente e si ritira. Va fortissimo invece Zarco, terzo, che gira 2” più rapido di Quartararo e Miller. Il finale di gara di Johann è incredibile: ricuce il gap, supera Quartararo, recupera in parte Miller, ma senza riuscire a soffiargli la vittoria. Gara da applausi per Petrucci, 5°.
Quartararo torna in vetta al mondiale, con un solo punto di vantaggio su Bagnaia.