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Ezpeleta sulla MotoGP: “può essere che nel 2020 non si corra”

Il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, spiega che in circostanze eccezionali non esiste un numero minimo di GP richiesti dalla Federazione. Ma se la pandemia di Coronavirus non si placherà il Motomondiale 2020 potrebbe saltare

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In questi giorni critici al CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, spetta la difficile decisione sul futuro del Motomondiale 2020. Considerata la sempre più vasta diffusione della pandemia di Coronavirus, nemmeno il "capo" sa quando i motori potranno riaccendersi, ma ammette che ora la preoccupazione è un’altra, ovvero la salute di tutti. Con la cancellazione delle prime gare in programma la MotoGP 2020 dovrebbe partire il 31 maggio dal Mugello, ma ciò ci sembra abbastanza utopistico. Al momento è difficile, se non impossibile, stimare quando il campionato potrebbe prendere il via.

In una lunga intervista rilasciati ai colleghi spagnoli di “La Razon” Carmelo Ezpeleta fa il punto della situazione: “parlo quotidianamente con aziende e team, in particolare quelli della MotoGP, per vedere come stanno le cose. Siamo preoccupati per la salute economica delle squadre private e gestiamo gli aiuti in modo che possano sopravvivere nei prossimi tre mesi. Se non ci sono gare, non ricevono denaro dagli sponsor, eppure devono pagare il libro paga. Ecco perché stiamo dando una serie di aiuti, in modo che i team possano sopravvivere. Stiamo cercando di convincere tutti a rimanere. Abbiamo inviato una prima somma di denaro ai team Moto2 e Moto3 e ora stiamo parlando con i team MotoGP in modo che possano dirci le loro esigenze e coprire il loro libro paga".

Riguardo all’avvio della stagione MotoGP 2020 Carmelo dichiara che non ha una data in mente, anche se gli piacerebbe averla. “È la domanda da un milione di dollari. Dopo che è stato annullato Le Mans, vedremo se sarà possibile iniziare al Mugello o in Catalogna, che sono i GP seguenti. Non rimanderemo nulla tutto di un colpo, vedremo gara per gara, come abbiamo fatto con Jerez. Se un giorno avremo luce verde, vedremo in quali condizioni possiamo farlo. Forse ci lasceranno correre, ma non con il pubblico. La preoccupazione ora è di mantenere in vita le squadre. È meglio fare una gara a porte chiuse, piuttosto che non farla. Naturalmente, le condizioni economiche per un promotore che non può avere pubblico non possono essere le stesse.

Il contratto con la Federazione dice che devi fare un minimo di tredici gare, in condizioni normali, e attualmente non è così. In accordo con la FIM, faremo ciò che possiamo, come possiamo e quando possiamo. Inoltre, se potessimo avere un campionato da dieci gare sarei elettrizzato. Cercheremo di dare di più, ma se in queste circostanze potessimo fare dieci gare significherebbe che l'umanità sta già bene, che è la cosa più importante. Nel peggiore dei casi pensiamo che la stagione 2020”.

Riguardo alla possibilità che la stagione 2020 del Motomondiale non venga disputata Ezpeleta ha affermato che “nel peggiore dei casi pensiamo questo, bisogna contemplare questa ipotesi, ma abbiamo tempo. Ovviamente potremmo non correre, ma spero di no. Non per le gare, ma per l’umanità”.

1/6 Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna
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