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Rossi: "Sapevo di avere un’altra chance, ma ho sbagliato"

MotoGP 2017 a Le Mans, l'analisi e le dichiarazioni del GP di Francia dopo l'erroraccio di Rossi, la caduta di Marquez ed il successo n°500 di Yamaha nel Motomondiale con Maverick Viñales. Straordinario Zarco. Ducati: le due facce della medaglia
1/27 MotoGP 2017, Le Mans: la caduta di Marc Marquez alla prima curva (foto 2)

Honda festeggia con Dani e si dispera con Marc

Marc Marquez seguito da Dani Pedrosa
La quinta tappa del Motomondiale si è conclusa con tre gare ricche di emozioni: in Moto3, dopo un rocambolesco inizio, Mir riesce ad allungare in campionato; in Moto2 anche Morbidelli (seguito da un'ottimo Bagnaia) si porta in cima alla classifica Mondiale. A concludere la giornata c'è stata l'attesissima gara della MotoGP: Maverick Viñales centra il terzo successo stagionale e si riprende la leadership del Mondiale.

Nella gara di Le Mans del 2016 hanno terminato la corsa in 13 piloti, quest'anno i piloti a chiudere la gara sono stati due in più, tuttavia in entrambe le volte tra i piloti che sono caduti c'è Marc Marquez. Difficile inizio di stagione per il Cabroncito, che non ha ancora il feeling giusto per poter competere con i primi senza rischiare di oltrepassare il limite. Situazione opposta invece per Pedrosa: sebbene la qualifica non sia stata buona (13°), Dani è rimasto concentrato fino alla fine, riuscendo a strappare una posizione da podio soprattutto grazie alla caduta all'ultimo giro di Valentino Rossi. Non che la sua sia stata una gara al risparmio, anzi, Dani ci ha fatto vedere un paio di manovre dall'aggressività che normalmente non siamo soliti attribuirgli, vedi i sorpassi su Dovizioso e, soprattutto, Crutchlow. La velocità c'era, la confidenza e la grinta pure. Fosse partito più avanti... Fatto sta che nella classifica mondiale il pilota Honda Repsol meno accreditato sta precede quello più titolato...

A sorridere, alla fine, è Yamaha

Valentino Rossi cade all'ultimo giro
Rossi è stato autore della gara migliore della stagione: partito dalla prima fila, il Dottore ha sempre tenuto contatto con i primi due (Zarco e Viñales), fino a portarsi in testa alla corsa negli atti finali della gara. Valentino sarebbe stato era in grado di portarsi a casa la corsa, ma a causa di un errore all'ultimo giro, ha dovuto cedere la posizione a Maverick. Nonostante 9 titoli mondiali, 114 vittorie e 38 anni, Rossi ha però voluto cercare in tutti i modi di recuperare e portare a casa la vittoria n°500 per Yamaha... Ma ha esagerato ed è caduto. Un errore enorme, quello di Valentino: chiudere con uno "zero" significa non sfruttare la caduta di Marquez ma soprattutto lasciar scappare un Viñales che punta seriamente al Titolo Iridato. Un obbiettivo che fino a Le Mans era visto come plausibile anche per Rossi, ma solo adottando condotte di gara più costanti che aggressive, al fine (lo ha detto anche lui più volte) di concludere tutte le gare col maggior numero di punti possibile. Invece, ad una gestione della gara magistrale ha fatto da contraltare un finale rovinoso, tra errori e decisioni sbagliate. Tuttavia, c'è da dire che un Valentino Rossi con una voglia così accesa di portarsi a casa la vittoria non lo si vedeva da tanto tempo: il Dottore non finisce mai di stupire e scommettiamo che sarà lì fino alla fine? Una curiosità: il caso vuole che Luca Marini, fratello di Rossi che corre in Moto2, sia caduto in quella stessa curva 11, ma al primo giro della corsa. Un presagio? Un avvertimento da parte della pista? Fino a due curve dal termine della gara della MotoGP si sarebbe detto di no, ovviamente, ma col senno di poi...
Impeccabili invece Viñales e Zarco: il primo per essere stato assolutamente perfetto sapendo sfruttare gli errori degli avversari (oltre ad aver fatto segnare il giro veloce della gara all'ultima tornata: siamo sicuri che non avrebbe ripreso comunque Rossi? E lasciamo stare i discorsi sul taglio della chicane con eventuale penalizzazione mancata, sono tutti discorsi dietrologici, che nulla tolgono all'impresa del pilota n° 25), il secondo per aver tenuto il passo delle Yamaha ufficiali guidando con un treno di gomme soft (gli altri montavano delle medie). Johann era sotto pressione, i fans e la Francia tutta si aspettavano molto da lui. E Zarco non ha deluso le aspettative, mettendoci il suo talento, azzardando scelte tecniche controcorrente, sbagliando in prova e rimediando, non lasciandosi andare a comportamenti sconsiderati in gara. Il due volte campione del Mondo Moto2 sta guidando benissimo e sta godendosi con pienissimo merito una stagione d'esordio in MotoGP a dir poco esaltante.

Ducati: caso fortuito o campanello d'allarme?

Loris Baz seguito da Andrea Iannone
Parliamo di Ducati: quelle ufficiali fanno il loro lavoro, bene o male, con Andrea Dovizioso ai piedi del podio ed uno Jorge Lorenzo in rimonta dalla 16esima posizione fino a chiudere 6°. Un buon recupero per il Porfuera, ma se si pensa che proprio al Bugatti lo scorso anno ha dominato la corsa (oltre ad averci vinto altre 4 volte da quando corre in MotoGP), ci si chiede quanto tempo dovremo aspettare ancora prima di rivedere il "Martillo". Già, perché classifica a parte, Lorenzo si è preso 24 secondi da Viñales e circa 12 dal proprio compagno di team... L'unica Ducati clienti a tagliare il traguardo è quella di Loris Baz, soddisfatto della Top 10 davanti al proprio pubblico. Ma che fine hanno fatto le altre 5 Desmosedici GP, così brillanti in prova? Bautista è finito a terra, ma Abraham, Petrucci e Redding sono dovuti rientrare ai box per problemi tecnici: sperando si tratti di un caso fortuito e non di un campanello d'allarme, la casa di Borgo Panigale dovrà dare il proprio meglio al Mugello, per il prossimo Gran Premio in calendario, quello di casa al Mugello.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Maverick Viñales
MAVERICK VIÑALES: “Tenere il passo con Johann nei primi giri della corsa era difficile, era molto veloce e con il serbatoio pieno non ero veloce come lui: riusciva ad uscire dalle curve molto bene e molto velocemente. Poi le sue gomme hanno iniziato a cedere, mentre la mia ha iniziato a lavorare meglio sul posteriore, e giro dopo giro il feeling aumentava. Fino alla fine, nell’ultimo giro, ho dato tutto quello che potevo e, onestamente, sono contento e soddisfatto. Spero potremo lavorare cos’ anche nelle prossime gare”.

VALENTINO ROSSI: “È stato un vero peccato, perché per il mio team è stato il miglior fine settimana della stagione: ero competitivo, anche sul bagnato, ma soprattutto in gara. Sicuramente, oggi avrei potuto portare a casa uno dei migliori risultati della stagione. È stato molto difficile perché il passo era sempre molto alto, ma alla fine mi sentivo a mio agio sulla moto, avevo il giusto feeling per provare ad attaccare. Sfortunatamente, all’ultimo giro ho commesso un errore alla curva 6 e ho perso un po' di terreno, e Maverick mi ha risuperato. Sapevo di avere un’altra chance, perché eravamo molto vicini e nel T4 andavo molto forte. Sinceramente, non abbiamo capito cosa sia successo durante la caduta. Solitamente faccio molta attenzione all’anteriore, ma ho perso il posteriore. Comunque, ho commesso un errore ed è andata così. È un vero peccato tornare a casa con 0 punti. Prima di tutto, mi dispiace molto non aver centrato la vittoria ed aver perso la leadership del Mondiale. Ora dobbiamo pensare alla prossima gara, il Mugello”.

DANI PEDROSA: “Sono entusiasta di questo podio perché sapevo sarebbe stato difficile gestire la corsa bene partendo dalla quinta fila. Il pensiero di buttarmi all’interno della prima chicane mi ha messo molta pressione. Essere veloci e cercare di non cadere è stato un duro esercizio mentale! Alla fine mi è andata bene che sono partito alla grande, sono entrato alla prima curva molto bene e subito ho trovato un buon ritmo. Mentre recuperavo alcune posizioni ho avuto un contatto con Cal: mi dispiace molto, non era per niente intenzionale. Ero passato all’interno del Dovi, poi Cal ha fatto un piccolo errore aprendomi uno spiraglio, mi ci sono buttato ma ci siamo toccati. Sono contento non sia successo nulla. Dopo che Marc è caduto, ho continuato a spingere ma ero a 2 secondi dalle Yamaha. Avevo dei problemi di chattering, e ho deciso di stare calmo e di cercare di non commettere errori. Penso abbiamo fatto un’ottima gara e abbiamo centrato un buon risultato per il Mondiale. È un peccato che le qualifiche non siano andate alla grande, ma il tesm sta lavorando sodo ed il feeling con la moto migliora gara dopo gara”.

MARC MARQUEZ: “È un peccato che sia caduto: ero concentrato, stavo cercando di finire la gara. Da ieri non mi sono sentito pienamente a mio agio con l’anteriore e mi è sembrato che il primo settore del tracciato fosse il “mio” settore. Sapevo quale fosse il mio passo e che le Yamaha andavano forte in gara, ma il mio obiettivo era lottare per la 4a/5a posizione ed essere competitivo fino alla fine. Ho provato ad essere attento ma per alcune ragioni ho perso l’anteriore di colpo. Non mi aspettavo un errore del genere, ma la cosa buona è che non siamo molto indietro, soltanto 27 punti dalla vetta. Spero di trovare più confidenza con le gomme che Michelin porterà”.

POL ESPARGARO: “Non sono contento perché non sono riuscito a fare la gara che avrei voluto fare, pensavo avremmo potuto fare meglio. Stavolta era solo colpa mia, non ero al 100% della forma e dopo 15 giri ho iniziato a sentirmi debole e quindi, giro dopo giro, perdevo un po’ di tempo. È un peccato, mi scuso con il team, la moto migliora volta dopo volta”.

BRADLEY SMITH: “Prima di tutto mi scuso on il team per la mia partenza, che non è stata delle migliori e sono uscito di pista 3 volte, perdendo diversi secondi, ma la moto la sentivo molto bene considerando che abbiamo avuto poco tempo per provare sull’asciutto. Nel corso del weekend abbiamo preso le opportunità con entrambe le mani, come per esempio riuscire ad andare in Q2. In gara ero un po’ indietro ma sono riuscito a portare a casa punti importanti. Continueremo a fare progressi, imparando molto dal mio compagno anche perché negli ultimi giri ho battagliato con lui e quindi posso confrontare il suo pacchetto con il mio”.

DANILO PETRUCCI: "Ho avuto tanta sfortuna questo week end. Purtroppo in qualifica non sono andato bene e sono dovuto partire in 19° posizione. Ma l’inizio della gara è stato molto buono. Ero dietro a Lorenzo e sentivo di avere un buon feeling. Ho provato a spingere e sentivo di poterlo passare. Purtroppo però ho avuto un problema con la moto e ho dovuto fermarmi per non rovinare il motore. E’ la seconda volta quest’anno e sono molto deluso per questo. Al Mugello voglio fare una grande gara".

SCOTT REDDING: "È un peccato. Sentivo di andare molto bene. E’ stato un gran week end. Avevo tanta fiducia dopo i test di Jerez e nelle prove libere e nelle qualifiche ho avuto grandi conferme. La partenza è stata buona anche se nei primi giri ho avuto qualche problema di grip. Ma sono riuscito a mantenere la posizione ed il passo gara era molto positivo. Può sembrare strano ma se devo essere onesto sono contento di questo week end perché ho trovato un gran feeling. Ci vediamo al Mugello!".

ANDREA DOVIZIOSO: “Alla fine il quarto posto di oggi è un buon risultato, e forse avrei potuto anche provare a giocarmi il podio con Pedrosa, però non posso essere del tutto soddisfatto. Probabilmente abbiamo portato a casa il miglior risultato possibile perché verso metà gara ho dovuto rallentare il mio ritmo: forzando molto in alcuni punti della pista stavo perdendo forza nell’avanbraccio destro e non sono riuscito a mantenere la stessa intensità per tutta la gara. Alla fine il mio passo era abbastanza buono e sono riuscito a girare in 1'33” basso abbastanza facilmente e a restare davanti a Crutchlow fino al traguardo.”

JORGE LORENZO: “Considerando la mia posizione sulla griglia di partenza e il risultato del warm up dobbiamo dire che è stata una gara abbastanza positiva per noi. E’ vero che il distacco dal vincitore è molto importante e che in alcuni tratti del circuito perdevo davvero molto, però in generale il mio ritmo è stato molto costante e non ho commesso alcun errore. Alla fine abbiamo ottenuto un buon sesto posto, il mio miglior risultato di quest’anno dopo il podio di Jerez, ma dobbiamo continuare a lavorare sodo. Da martedì saremo di nuovo in pista a Montmelò, dove avremo due giorni a disposizione per provare a migliorare ancora la nostra moto.”

ALEIX ESPARGARO: “È stata una gara difficile, partire così indietro non facilita le cose. Lottare per la top-10 richiede il massimo della concentrazione, devo dare il massimo per tutto il weekend. In gara sono stato competitivo, dopo aver sorpassato Miller stavo recuperando su Lorenzo girando molto più veloce ma purtroppo il motore ha ceduto a pochi giri dalla fine. Una vera delusione, stiamo lavorando molto meglio di quanto la nostra posizione in campionato faccia pensare. Purtroppo le corse sono anche questo, io e la squadra continueremo a dare il 100% e a lavorare senza sosta come fatto fino ad oggi”.

SAM LOWES: “Oltre alla posizione oggi è importante il distacco con la top-10, che si è ridotto rispetto alle scorse gare. Ovviamente dobbiamo continuare a migliorare, erano prevedibili le difficoltà perché siamo in MotoGP ma le cose stanno andando nella giusta direzione. In gara mi sentivo bene, solo verso la fine ho accusato l’usura gomma avendole dovute stressare più di alcuni piloti che mi stavano davanti. Con i test della settimana prossima, dove avremo molte cose da provare, mi auguro di poter fare uno step ulteriore prima del Mugello, gara di casa per Aprilia”.

JOHANN ZARCO: Il risultato di oggi è straordinario, potrei usare mille parole, ma dico solo che è stato grandioso. Le condizioni di gara erano perfette per me con la gomma soft, ed era fantastico riuscire ad avere un passo del genere e soprattutto comandare un Gran Premio. Nella mia mente ho avuto un flashback del Qatar, però tutto era molto meglio qua a Le Mans che là a Losail! Viñales mi ha sorpassato al 7° giro e da quel momento ero solamente contento di riuscire a stare al suo passo: era veloce, ma pensavo di avere il ritmo giusto per il podio. Anche Rossi era molto forte, ma era difficile fare bagarre a Le Mans perché il tracciato è stretto, quindi ho pensato che anche il 3° posto sarebbe stato fantastico; se loro due avessero continuato a combattere così, forse sarebbe successo qualcosa che mi avrebbe concesso una posizione migliore. E così è successo, è stato un risultato super. La folla faceva tantissimo baccano, mi dava tanta energia positiva. Durante la gara non me ne rendevo conto, ma ora realizzo che sono stati loro (i fan, ndr) a portarmi al top e ora non devo fare altro che godermi il momento. Sono un rookie e non sto puntando al titolo, e la cosa più importante è finire le gare e portare a casa punti importanti”.

ANDREA IANNONE: Questa gara è stata difficile e non siamo in una situazione facile, ma siamo un grande gruppo e siamo forti, e saremo in grado di migliorarci gara dopo gara, sessione dopo sessione. In ogni gara di quest’anno abbiamo migliorato molto, ma dobbiamo provare ad agganciare con i nostri rivali che migliorano a vista d’occhio. Nella gara odierna ho avuto difficoltà nel sentirmi abbastanza a mio agio da poter spingere fino al limite, la mia priorità tuttavia era quella di portare a termine la corsa e portare a casa punti per il campionato. E così mi sono messo tranquillo in 10a piazza. Abbiamo problemi in frenata, non riusciamo a ridurre la velocità in modo efficace, e dobbiamo concentrarci su questo aspetto perché mi consenta di proteggermi da eventuali tentativi di sorpasso. Ho inoltre problemi di trazione quando porto la moto su, e quando il serbatoio è pieno la moto è difficile da gestire. Non mi sento a mio agio, c’è da dire però che dobbiamo ancora guardare i dati che abbiamo preso”.
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