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Marc Marquez: “Non ho imparato dalla caduta nelle libere”

MotoGP 2017 in Argentina: le foto più belle e le dichiarazioni dopo il GP di Termas de Rio Hondo. La vittoria di Viñales, il podio di Rossi e Crutchlow, le cadute di Lorenzo e Marquez... La Top Class ha regalato emozioni, in un "demolition derby" con la costante del rendimento delle Yamaha (anche private). Grande Morbidelli in Moto2!

Vince sempre lo stesso, ma dietro succede di tutto

Il weekend del GP di Argentina era partito con l'incertezza del meteo, la confusione (e le solite polemiche) sulle gomme, con alcuni big in difficoltà (Rossi, Lorenzo, Dovizioso, Iannone, Pedrosa), altri confermatisi al top (Viñales), altri ancora risorti dopo le prestazioni un po' opache in Qatar (Marquez). E poi le grandi sorprese degli outsider che andavano in prova decisamente più forte degli ufficiali (Abraham, Baz, Bautista, Zarco e Folger...), le buone prestazioni di Aleix Espargaro con l'Aprilia. Tutto confermato in qualifica, con Marquez davanti a tutti, e di un bel po', seguito da chi proprio non ti saresti aspettato.
Poi in gara c'è stata sa sagra degli errori e delle cadute. Jump start per Iannone; caduta alla prima curva per Lorenzo; giù anche Marquez, che stava stradominando, anche se forse non avrebbe avuto bisogno di tirare così tanto. A terra nello stesso punto anche Pedrosa, poi Dovizioso tirato giù dalla scivolata di Aleix (ma dice che la causa di tutto è stata una manovra di Petrucci, non Espargaro stesso)...
Mentre Abraham retrocedeva inesorabilmente, Rossi arrivava davanti: ha approfittato della caduta di Marquez, ma comunque era nel gruppo dei primi quattro. Solo che nel frattempo Viñales era scappato e Crutchlow pareva un mastino insormontabile, almeno fino a quando una spia rossa sul cruscotto non l'ha convinto a non esagerare, accontentandosi di un terzo posto che vale moltissimo, fosse anche solo per il fatto che quella di Cal è stata la prima Honda al traguardo. Così come quella di Bautista è stata la prima Ducati, con Petrux che ha perso il duello con uno Zarco sempre pià convincente e stavolta anche concreto. Superfluo dire che Valentino è sempre lì, con classe, esperienza, senso pratico e la giusta dose di attendismo che comunque deve far parte del bagaglio tecnico di uno che da 350 GP è al top!

Per ripassare tutto quello che è successo in gara, cliccate qui, senza dimenticare che la Moto2 ha visto la seconda (e consecutiva) grande vittoria di un Morbidelli che ha resistito e ribattuto fino alla fine agli attacchi arrembanti di Alex Marquez. Grande Italia nella classe di mezzo, mentre in Moto3 i nostri si sono di fatto autoesclusi dalle posizioni di vertice con confronti tra connazionali che hanno visto e cadute di Antonelli (bagarre con Fenati) e Digiannantonio (bagarre con Bulega).

Ma ora spazio alle immagini: cliccate qui per le più belle del weekend MotoGP in Argentina.
Franco Morbidelli vince in Moto2 davanti ad Alex Marquez

Viñales: “Marquez fortissimo, avrei faticato a raggiungerlo"

Viñales dopo la vittoria
Maverick Viñales: “Ad ogni gara mi sento più forte”
Abbiamo fatto un gran lavoro, abbiamo scelto la gomma fin dal mattino ed è andata benissimo, con grip molto buono per tutto il tempo. È stata una gara difficile perché Marquez ha spinto tanto sin dall’inizio. Una volta che ho superato Cal avrei dovuto fare molto per raggiungerlo. Poi ho fatto la mia gara. Il box ha lavorato bene e la vittoria è di tutto il team. Siamo stati veloci sin dal primo giro su questo tracciato e ad ogni gara mi sento più forte. So che ad Austin Marquez è molto competitivo ma proveremo ad arrivare lì con la stessa mentalità.

Valentino Rossi: “Gran doppietta, ma Maverick è più veloce”
Il mio meccanico, Brent, mi ha detto: “È la 350esima, cerca di fare una buona gara”. Ed è stata una bella gara, molto importante per me e per il team una doppietta Yamaha è grande! Mi sentivo meglio che in Qatar e abbiamo migliorato moto il setting. Nelle giornate antecedenti abbiamo sofferto tanto, sono entrato in Q2 per un soffio, ma sabato abbiamo capito come lavorare per domenica dove, al via ho sentito di avere una moto ottima. Sono contento perché sono stato competitivo dal primo giro. Ho spinto tanto durante la corsa, mi sentivo bene fisicamente, mi sono allenato molto, stavo bene in moto e sono riuscito a spingere fino alla fine. La concentrazione è rimasta buona e anche la battaglia con Cal è stata bella, perché alla fine l’ho vinta. Il mio team ha fatto un grande lavoro, ha migliorato la moto in tutti punti dandomi la possibilità di fare la prova che ho fatto. Cosa mi manca per vincere? Un insieme in generale non una singola cosa, è che Maverick ha fatto un grande precampionato e nel suo box si sono preparati molto bene, la differenza è lì, oggi le cose stanno così. Non credo che il risultato della gara sarebbe cambiato, se avessi passato Cal prima. Oltretutto, questo tracciato è sempre stato problematico per la Yamaha, con le sconnessioni e la scivolosità, in più il sabato ha piovuto, quindi abbiamo dovuto fare attenzione e contare anche un po’ sulla fortuna. Nella mia lunga carriera ho capito che l’importante è la gara e il nostro impegno è sempre volto a fare una grande prestazione alla domenica, ma dovremo lavorare per migliorare anche nelle sessioni dei giorni prima. In Texas sarà dura ma vorrò fare bene.

Cal Crutchlow: “Ho rallentato per via di una spia rossa”
È una bellissima sensazione tornare sul podio dopo quello che è successo in Qatar e il terzo posto mi va benissimo. Mi sentivo bene da subito e ho mantenuto la calma. Non ho pensato di seguire Marquez, quando è caduto ho capito che stava andando troppo forte, ho fatto bene a non seguirlo per non commettere lo stesso errore. Mi sono concentrato nel tenere a distanza Valentino e, se possibile, arrivare a podio. Ma sin dai primi giri una luce di allerta si è accesa sul dashboard della moto, così mi sono detto “niente panico!” e quando Viñales mi ha passato ho pensato di seguirlo e vedere come andava. Poi Rossi mi ha passato verso la fine e la luce si è accesa nuovamente quindi ho capito che non potevo rischiare di buttare tutto all’aria e ho portato a casa questo brillante terzo posto che ripaga me e tutto il Team del duro lavoro fatto sino ad ora.

Alvaro Bautista: “Queste sono posizioni realistiche per me”
Bella gara! Un po’ come la fine della stagione scorsa, quando partivo dietro ma alla fine venivo fuori. Ho perso tempo allo start perché tutti sono partiti forte e mi sono ritrovato in un gruppo tosto, con un pilota particolarmente aggressivo, e non sono riuscito a sorpassare. Quando il loro passo è calato, sono riuscito a fare sorpassi e a girare coi tempi del gruppo di testa. Li stavo anche andando a prendere, alla fine, ma ho perso troppo tempo all’inizio. Io credo di essere un pilota capace di questi risultati, queste sono posizioni realistiche per me, dobbiamo continuare così.

Johann Zarco: “Volevo innanzitutto finire, ma la Top 5 è una gran cosa”
Possiamo lasciare l’Argentina sapendo di aver fatto un buon lavoro. Sono partito 14° ma questo non mi interessava, perché mi sentivo bene sulla moto. In gara, tutto è andato a posto e sono riuscito a lottare e a superare con i miei rivali. È stata una bella sfida, perché nel mio gruppo sono successe un sacco di cose. Ma sono rimasto calmo e ho mantenuto il mio ritmo e la mia posizione, attaccando solo quando potevo. A metà gara lottavo per il 4° posto, ma non avevo il passo di Bautista, che ha fatto davvero una buona gara. Dopo la caduta in Qatar, era importante vedere la bandiera a scacchi e prendere punti, ma essere in Top 5 è bellissimo.

Dovi: "Non ero particolarmente competitivo, ma recuperavo bene. Poi..."

Il Dovi non ne può più della sfortuna
Andrea Dovizioso: “Sono stato centrato per l’ennesima volta…”
È stata una gara strana perché, anche se in realtà non avevo molto grip e non ero particolarmente competitivo, sono riuscito comunque a recuperare bene e a guadagnare posizioni. Quando mi sono messo in lotta con Danilo, che stacca sempre al limite, ho cercato di trovare il momento opportuno per passarlo, ma purtroppo alla curva cinque sono stato colpito dalla moto di Aleix Espargaro e sono caduto, dovendomi ritirare. Qui in Argentina non ho davvero fortuna, visto che oggi sono stato centrato per l’ennesima volta, e mi dispiace particolarmente perché riuscire a portare a casa un probabile quinto posto, in un weekend così difficile, sarebbe stato molto importante.

Jorge Lorenzo: “Caos alla prima frenata e ho toccato Iannone”
Avevo fatto una grande partenza ed ero riuscito a superare quattro o cinque piloti, però la frenata della prima curva è stata piuttosto caotica, con molti piloti che hanno tentato di superarsi in staccata. Io ero all’interno e all’improvviso mi sono trovato addosso a Iannone e purtroppo l’ho toccato sulla gomma posteriore, cadendo. È un vero peccato non aver potuto fare neanche la prima curva della gara, perché oggi avevo un buon feeling con la mia moto, però adesso dobbiamo guardare avanti e continuare a lavorare in modo positivo, come stiamo già facendo.

Marc Marquez: “Non ho imparato dalla caduta nelle libere”
Mi sentivo bene sulla moto, riuscivo a guidare forte, grazie soprattutto ad una modifica nel warm-up che mi ha dato confidenza e permesso di migliorare. Una caduta così è stata inaspettata e non ci voleva. Devo aver fatto un errore, tutto qui e dobbiamo voltar pagina, anche se mi è costato molto. Fortunatamente sto bene, ma sono scocciato, perché tutto andava bene. Nelle libere ho fatto una scivolata simile e avrei dovuto imparare. Non stavo andando così forte, era un ritmo normale. Mi dà rabbia perché so che all’inizio non si può sbagliare. Daremo il 100% nella prossima gara.

Dani Pedrosa: “Quando spingi davvero forte, il margine di errore si restringe”
Sono partito bene, ma ho perso tempo lottando con Petrucci e Zarco. Una volta passati, ho spinto per raggiungere i piloti davanti e lottare per il podio. Purtroppo sono caduto alla seconda curva, dove ci sono molte sconnessioni che creano la difficile situazione in cui il grip va e viene. Quando spingi davvero forte, il margine di errore si fa ristretto. Chiaramente è un peccato per la caduta, ma d’altra parte sono contento del fatto di essermi sentito bene al punto di poter lottare con il gruppo di testa. Manterremo questa motivazione ad Austin.

Iannone: "Gara compromessa dalla penalizzazione ingiusta"

Iannone si lamenta per una penalizzazione troppo severa
Andrea Iannone: “Il ride through è stato una punizione troppo dura!”
Ho preso un ride through e la mia sensazione è che sia stato una penalizzazione troppo dura. Non credo di essermi avvantaggiato in nessun modo, dato che mi sono mosso pochissimo e subito mi sono fermato. Inoltre sono stato colpito da un altro pilota alla curva 1, perdendo molte posizioni. Per questo credo che la direzione gara avrebbe dovuto valutare diversamente la situazione, senza darmi il ride through. Questo e il contatto alla curva 1 hanno compromesso tutta la mia gara. È un peccato, perché dopo la penalizzazione avevo un buon passo. Forse non sufficiente per andare a podio, ma sicuramente per lottare per il quarto, il quinto o il sesto posto. Non sarebbe stato un brutto risultato per noi e per come stavano andando le cose. La stagione non è partita bene, per me, dobbiamo cambiare passo, ripartire, ci meritiamo risultati migliori.

Jonas Folger: “Battere Zarco è il mio obbiettivo”
Stavo bene in pista ed è una gran cosa finire 6° alla mia seconda gara in MotoGP. All’inizio ero preoccupato, perché la notte precedente non ero stato bene fisicamente. Comunque sono partito bene, cosa che dopo il Qatar volevo migliorare, riuscendo a fare bene i primi due giri. Purtroppo, poco dopo ho fatto un errore che mi ha fatto perdere qualche posizione. Ma comunque ero ancora 10° e mi sono concentrato sul costruire un buon ritmo. Vedevo Petrucci lottare con la propria moto e bruciare la gomma, quindi ho pensato a preservare il più possibile la mia per il finale. Una volta raggiunto, confidavo di poterlo passare, cosa che ho fatto. Zarco era più veloce di me, è il mio obbiettivo. Come ogni domenica, lui ha un buon passo ed è più veloce, quindi devo lavorare su me stesso per capire come fare a batterlo.

Danilo Petrucci: “Scelta di gomme ok a metà…”
È stata una buona gara. Ho iniziato bene, sentivo che c’era un buon feeling. Purtroppo non ho potuto sfruttare al massimo il potenziale della moto per tutta la gara. Ho combattuto con Pedrosa e Zarco poi, dopo metà gara, non riuscivo ad avere trazione e negli ultimi dieci giri ho fatto fatica. La nostra scelta di gomme è andata bene a metà ma ho preso dei preziosi punti e va bene così.

Karel Abraham: “Ero nervoso, ora sono felicissimo”
È stato un buon fine settimana per noi. Sono molto contento dei sei punti che abbiamo ottenuto, è incredibile, e anche delle qualifiche che abbiamo svolto. Al mattino sono caduto e abbiamo dovuto iniziare a lavorare con l'altra moto. Ero un po' nervoso, per questo, e anche perché scattavo dalla prima fila, una cosa al di là delle mie aspettative. La moto ha funzionato molto bene e lasciamo l'Argentina con il sorriso, pronti per la prossima tappa, ad Austin.

Loris Baz: “Avevo il passo per stare con Petrucci e Folger”
Sono deluso, credo che abbiamo perso una grande occasione. Ho perso ogni possibilità quando Jorge è caduto davanti a me, costringendomi ad andare fuori pista per evitarlo. Ho perso molto tempo e, sebbene abbia dato il 100%, quando ho raggiunto Miller e Abraham, la mia gomma anteriore era distrutta, quindi non ho potuto attaccare. È un vero peccato, perché avevo il passo per stare con Petrucci e Folger. In generale, però, è stato un weekend piuttosto positivo, il team ha fatto un gran lavoro e abbiamo migliorato ogni volta che siamo usciti. Spero di essere più fortunato ad Austin.

Scott Redding: “Ottavo è un ottimo risultato”
È stata dura. Mi aspettavo una prestazione migliore, soprattutto nella parte centrale della gara. All’inizio mi mancava la velocità. Non riuscivo a mettere la gomma anteriore alla giusta temperatura e questo non mi permetteva di trovare lo stesso grip del warm up. Poi le cose sono migliorate. Alla fine ho dovuto essere aggressivo e intelligente per rispondere agli attacchi e finire ottavo. Un ottimo risultato.

Aleix Espargaro: “Mi dispiace molto per Andrea”
Nei primi giri ero un pò più lento degli altri piloti, ma poi le cose hanno cominciato a funzionare. Proprio mentre stavo iniziando ad aumentare il mio ritmo e mi ero avvicinato al gruppo, ho visto Dovi fuori traiettoria e mi sono inserito. Purtroppo ho dovuto frenare forte e ho perso l’anteriore. Mi dispiace molto sia per la squadra che per Andrea, rimasto coinvolto suo malgrado nella mia scivolata. Peccato perché nella seconda parte di gara potevamo fare bene, ora andiamo ad Austin per confermare i nostri progressi.

Miller: "Ho trovato la velocità quando contava davvero"

Jack Miller festeggia il 9° posto
Jack Miller: “Il mio obbiettivo è di stare sempre dentro la Top 10”
La gara è stato il momento in cui ho avuto le migliori sensazioni del weekend, sono riuscito a trovare la giusta velocità quando contava qualcosa. Sono partito bene e stavo in un gruppo veloce, anche se non mi sentivo bene col serbatoio pieno nei giri iniziali e ho patto un paio di errori, perdendo tempo. Ma il weekend ha portato cose positive e punti. Il mio obbiettivo è di stare sempre dentro la Top 10 quest’anno e ci sto riuscendo, spero di continuare così in Texas.

Pol Espargaro: “Mi mancava velocità in rettilineo”
La cosa più importante per il team è che per la prima volta nella storia KTM ha preso dei punti in MotoGP. A parte questo, credo che avremmo potuto fare un po’ di più. In rettilineo mi mancava la velocità per attaccare Barbera e Rabat… Peccato, perché mi sentivo più veloce, oggi lo eravamo e saremmo potuti essere davanti a loro a fine gara, ma non è stato possibile. Abbiamo ancora qualche punto debole, ma i ragazzi stanno lavorando bene: facciamo passi avanti, anche se chiaramente siamo ancora lontani. Ma stiamo cominciando a vedere la luce.

Bradley Smith: “Ad Austin sarà dura, ma qui è andata bene”
Oggi è stata una grande giornata, per noi, abbiamo incamerato i nostri primi punti. Rispetto al Qatar, il passo avanti è buono, dato che a Losail non riuscivamo a lottare con i piloti davanti a noi. Qui io e Pol siamo riusciti a stare entrambi con Barbera e Rabat per la maggior parte della gara, quindi siamo migliorati di altri 3 o 4 secondi. Sono contento della mia gara: durante il weekend abbiamo faticato a girare in “41”, ma in gara ho fatto sempre “41” medio o basso, quindi sono contento. Ovviamente dobbiamo continuare a migliorare, ma per ora dobbiamo essere contenti dei passi avanti gara per gara. Ad Austin per noi sarà dura, perché non abbiamo dati o informazioni, la pista poi ha 22 curve: sarà complicato.

Hector Barbera: “Non ho feeling, non ho fatto una sola curva come avrei voluto”
È stato un weekend davvero difficile per me, non sono riuscito a… domare la “bestia”. Abbiamo tentato tutti i setting possibili sulla moto, non abbiamo usato due volte lo stesso nella stessa sessione per tutto il weekend, e ora è chiaro che non riusciamo ad adattare la moto al mio stile di guida. Quindi sono io che mi devo adattare alla moto. Già l’anno scorso avevo problemi a trovare il feeling con questa moto, problemi che si sono manifestati anche nei test invernali. La gara in Qatar non faceva testo, perché stavo recuperando dall’infortunio alla clavicola, ma comunque il feeling non era buono. Qui ero fisicamente a posto, ma il feeling era lo stesso. In 25 giri non ho fatto una sola curva come avrei voluto. Guidare così è davvero difficile, combatto con la moto tutto il tempo.

Alex Rins: “Non è stata una brutta caduta, ma ho battuto il piede”
Un weekend duro, in verità… Sapevamo che sarebbe stato difficile, a causa dell’infortunio, infatti ho avuto male per tutto il weelìkend, ma ho voluto provare lo stesso a iniziare la gara e ce l’avevo fatta. Pur partendo molto indietro, sono riuscito a stare calmo e a fare una buona partenza, poi in gara la caviglia non mi faceva poi così male, ma non mi sentivo molto bene in frenata. Ero 15°, quando ho cercato di fare un sorpasso nell’unico punto possibile, l’entrata della curva 13, tentando di guadagnare una posizione. Ma ho perso il controllo dell’anteriore e sono caduto. Non è stata una brutta caduta, ma ho battuto il piede e il dolore è aumentato, impedendomi di finire la gara. Ora devo guardare avanti, ad Austin: è una pista che mi piace e spero di recuperare bene nel periodo di riposo, facendo fisioterapia per arrivare in Texas in condizioni migliori.

Sam Lowes: “Problema al cambio, altrimenti nel finale…”
All’inizio ho perso qualche metro ma stavo recuperando, riuscivo a girare con un buon ritmo e stavo per raggiungere la zona che lottava per i punti. Ho avuto un problema alla selezione delle marce e sono dovuto rientrare ai box, ma questo è stato per me un buon weekend. In Qatar non avevo avuto modo di lavorare molto sulla moto 2017 prima della gara, trovando comunque una base di setup. Qui siamo intervenuti su qualche dettaglio e in gara ero a mio agio, la nostra moto è molto competitiva a fine gara quindi so che avrei potuto recuperare qualche posizione.
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