“Quella di oggi è stata una gara molto bella. Io sono partito davvero molto forte e poi insieme a Marquez e a Rossi abbiamo fatto una battaglia incredibile: sono sicuro che chi ha assistito al GP di oggi, qui in circuito o a casa davanti alla TV, si sarà divertito molto. Sono contento perché, anche se l’ultima parte del campionato non è proprio andata come avrei voluto, nella mia ultima gara per il Ducati Team sono riuscito a salire sul podio nonostante una situazione piuttosto difficile da gestire. Dopo quattro gare a casa per infortunio e sapendo che a breve sarei andato via, vedevo che il rapporto era un po' più freddo in generale, ma questo non vuol dire che mi abbiano fatto mancare qualcosa. Io sembro un ragazzo un po' sbruffone, ma sono uno che sente molto queste cose. Dall'altra parte però ho imparato a non arrabbiarmi, ad avere più pazienza e prevale in me la parte buona. Però ho sofferto un po' questo distacco. Anche se dopo quattro anni purtroppo le nostre strade si divideranno, voglio ringraziare la Ducati, a cui ho sempre dato il 100% e da cui ho sempre ricevuto il massimo supporto, e tutti i suoi ingegneri, i meccanici, il personale della squadra, i fan, e tutti i ducatisti. È stata la parte più importante della mia carriera e qui ho vinto la mia prima gara in MotoGP. Sono entrato con un team incredibile come Pramac, che a sua volta ha una struttura fantastica. Ovviamente mi dispiace molto per com'è andata, ma dall'altra parte sono contento perché sono convinto di trovare delle persone altrettanto valide in Suzuki. Non scorderò mai questa grande famiglia, e una metà del mio cuore resterà per sempre in Ducati”.