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Pedrosa al top e Honda davanti a tutti nelle FP2 del GP di Aragona

MotoGP 2016, Aragon: risultati e classifiche Prove Libere 2. Andrea Iannone salta la gara nonostante la velocità in FP1. Al suo posto Pirro. Le FP2 vanno a Daniel Pedrosa, che comanda il plotoncino di Honda che, con Marquez e Crutchlow, precede Rossi. Viñales davanti a Lorenzo; Barbera e Petrucci meglio di Dovizioso

Iannone salta la gara

Alla fine la decisione è stata presa. Iannone si ferma per il GP di Aragona e il suo posto viene preso dall’onnipresente Pirro. Troppo alto il rischio per il pilota di Vasto, nonostante le buone sensazioni avute nelle Libere 1: Andrea ha finito la sessione al 6° posto e in miglioramento, ma il dolore forte dopo le FP1 (al collo, non alla zona della frattura) ha fatto sì che Andrea preferisse saltare la gara in vista del trittico di gare in Asia e Australia. Correre sotto antidolorifici? Possibile, ma non accettabile.
 
“Purtroppo salterò anche questa gara. Non è stata una decisione facile”, ha dichiarato Andrea Iannone, “perché comunque questa mattina ho avuto sensazioni molto positive. Abbiamo effettuato un turno molto, molto positivo e siamo stati molto veloci, non abbiamo mai cambiato una gomma e siamo riusciti a migliorare fino alla fine. Abbiamo anche provato un’altra moto, che mi ha permesso di andare più veloce e di avere un feeling molto buono quindi, anche in base alle sensazioni avute l’anno scorso, mi è dispiaciuto molto rinunciare a questo weekend perché penso che avremmo avuto la possibilità di essere abbastanza competitivi. Però devo guardare in faccia alla realtà e devo essere molto lucido: questa decisione era l’unica possibile, la più positiva per il futuro e per le prossime gare. Avrei avuto la possibilità di correre sotto antidolorifici, ma dal momento in cui ti spiegano che perderai la sensibilità capisci che questa non è certo una cosa positiva in moto. In passato ho provato a guidare con un po’ meno sensibilità e accadono cose che nemmeno sai perché succedono… Non mi va di guidare senza essere al 100% consapevole della situazione, qui andiamo a 340 all’ora e non mi piace pensare di farlo senza consapevolezza totale. Nemmeno mi vorrei trovare un’altra volta per terra e dover riaffrontare tutto da capo. Sono in fase di miglioramento ma, dopo mezz’ora dalla fine del turno, mi sono accorto che non riesco più a girare il collo verso destra, è bloccato, non certo una cosa positiva. Voglio recuperare al 100% e partire per il Giappone sapendo che la frattura è completamente saldata e che posso guidare in modo tranquillo. Dopo Misano mi avevano prescritto 25 giorni di riposo e ora ne sono passati circa 15. Ne mancano 10, ma cercherò di accelerare perché ho bisogno di allenarmi per arrivare in Giappone pronto”.

Sul suo profilo Instagram, Iannone aggiunge la foto che vedete qui, con questo commento: "Ci ho provato, ma certe volte bisogna avere pazienza e soffocare l’istinto. Bisogna saper aspettare. Decidere di rinunciare anche a questo weekend è stato davvero difficile, ma è giusto così. Ora il mio alleato sarà il tempo e senza fretta dovrò pensare a rimettermi in forma al 100%. Mi dispiace per i ragazzi della mia squadra e per i miei tifosi, proprio grazie al supporto di tutte le persone che ho intorno, stamattina, ho avuto la forza compiere qualche giro per rendermi conto della mia condizione. Anche i medici sono stati formidabili, hanno creduto in me e mi hanno dato la possibilità di provare a salire in sella. Ci vediamo presto in pista, anche perché io, senza guidare, non riesco proprio a stare!".
 
Quindi le Libere 2 (qui gli orari TV di prove, qualifiche e gara) faranno a meno del pilota n° 29, sostituito dal 51 di Pirro. Occhio quindi se oartecipate a FantaMOTOCICLISMO, il nostro gioco che a fine stagione consente a chi avrà azzeccato più risultati della MotoGP e totalizzato più punti di diventare tester di Motociclismo per un giorno!

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Pedrosa si riscatta

La sessione pomeridiana del venerdì parte con temperatura dell’aria di circa 6 gradi superiore rispetto al mattino, anche se il sole non riesce al farsi del tutto largo nel cielo parzialmente coperto. Si inizia lentamente, come ovvio, ed è Laverty il primo a far segnare un tempo utile, sul “50 alto”. Dovizioso, Pol Pspargaro e Lorenzo scendono subito a 1’49, ma a 30 minuti dalla fine è Rossi a issarsi al comando, con un giro in 1’49”520. Stanno cominciando a spingere anche Pedrosa, Marquez, Crutchlow, Viñales… In testa passa Pol (1’49”215), seguito da Maverick, Dani e Cal. Questi ultimi si migliorano, così come Rossi, ma la classifica non cambia a 35 minuti dalla fine. I tre piloti appena citati insistono nel dare gas ed è Valentino il primo a muovere la graduatoria: 4° col tempo di 1’49”380, poi migliorato a 1’49”285. Pedrosa fa meglio, passando a condurre grazie a un giro in 1’48”860. In mattinata, Pedrosa ha usato un’unica gomma all’anteriore e non ha potuto dare l’assalto al tempo. Si sta rifacendo.
Anche Marquez sta tirando, cercando di migliorare la sua ottava posizione, mentre Lorenzo staziona al 12° posto, a oltre 1,1 secondi dalla testa. A mezz’ora dalla fine, conduce Pedrosa, seguito da Pol Espargaro, Viñales, Rossi, Crutchlow, Dovizioso, Aleix Espargaro, Marquez, Barbera e Bautista. Le Aprilia non si comportano male, con Bradl 11°, entrambe davanti alle Ducati Pramac (Petrucci 13°, Redding 16°).
In fondo alla classifica c’è Hayden, sempre alle prese con l’acclimatamento con le gomme Michelin. Lo precedono Pirro, Baz, Lowes e Rabat. Nicky si sta avvicinando ai tempi fatti registrare a fine FP1, ma la competizione non è facile…

Aleix KO

A circa 25 minuti dalla fine, Lorenzo si migliora ma resta fuori dalla Top 10 (11°, 1’49”952), comunque continua a spingere, infatti risale fino al 6° posto (1’49”632). Lo segue Dovizioso che però, a 22 minuti dalla fine, tenta un colpo di reni con un giro che inizia in progresso. Peccato che non finisca allo stesso modo. giro. Peggio fa Aleix Espargaro, che cade rovinosamente alla curva 2 a 20 minuti dalla fine. Moto distrutta, lui ok. Crutchlow è in miglioramento, come Hernandez e Laverty, anche se in punti diversi della classifica. Yonni risale fino all’8° posto, Eugene non ottiene niente di buono, Cal migliora ma resta 5°. Con il progresso del colombiano, sono ora due i piloti che hanno passato Dovizioso, 9° dietro a Aleix e Yonni.
Nelle retrovie, Pirro fa del proprio meglio per cucirsi addosso la Ducati di Iannone, ma è dovuto partire da zero, senza l’esperienza della FP1. Quindi la sua 19esima posizione è perdonabile, anche perché è in progresso.

Valentino primo dei "non hondisti"

A poco meno di 15 minuti dalla fine, è Crutchlow a cercare di rosicchiare centesimi e posizioni a chi lo precede, ma i suoi giri non finiscono bene come sono iniziati, così non si schioda dal 5° posto. Intanto la temperatura sta calando e il cielo si è coperto di nuovo… La scelta della gomma migliore si fa difficile, anche perché alle 14 di domenica sono previste nubi sparse con isolati temporali su Alcaniz… Evidentemente le scelte di Pol Espargaro e Lorenzo sono buone: entrambi si migliorano, con Jorge che guadagna una posizione ed è 6°. Lo stesso dicasi per Marquez, che finalmente si fa vedere a 7 minuti dalla fine e lo fa a modo suo: 2° col tempo di 1’48”813. Ovviamente Marc non si accontenta e, il giro successivo fa 1’48”494 e passa a condurre. Anche Viñales fa un buon giro: 3° (1’48”886). La notizia (nemmeno tanto originale…) è che Marquez insiste. Perlomeno ci prova, con un primo intertempo in rosso, ma poi deve rallentare. Valentino Rossi è anch’egli nel suo momento migliore: resta 4° ma gira in 1’48”908. Poco male, ci prova il giro successivo, dopo che Pedrosa e Dovizioso hanno migliorato i propri crono. Rossi passa al 2° posto con un bel giro in 1’48”669, ma dura poco, perché arriva Crutchlow e lo sopravanza di 72 millesimi. A 5 minuti dalla fine Laverty cade alla curva 2: pilota ok, ma anche la moto ne esce abbastanza bene, soprattutto se si comparano i danni con quelli fatti da Aleix alla Suzuki cadendo allo stesso modo e nella stessa curva.

Dominio Honda

A tre minuti dalla fine Cal ha un ritmo da primo posto, ma è Pedrosa che passa in testa, con un giro in 1’48”483. Ci sono tre Honda al comando, con Dani seguito da Marquez e Crutchlow. Il primo degli altri è Rossi. All’ultimo giro prima di prendere la bandiera, Pedrosa migliora ancora e consolida la prima posizione: 1’48”429! Nessuno lo batte più, anche perché Marquez non ha usato la morbida al retrotreno.
 
Bella sessione, con 14 piloti in un secondo e finita con Pedrosa davanti a tutti, seguito in Top 5 da Marquez (+0,065 secondi), Crutchlow (+0,081), Rossi (+0,240) e Pol Espargaro (+0,320). Completano la Top 10 Viñales, Lorenzo, Barbera, Petrucci e Dovizioso.
 
A proposito di Ducati, in FP2 la classifica delle Rosse è inversamente proporzionale al livello di aggiornamento della moto, con Barbera che precede Petrucci e Dovizioso… Tutto sommato bene Pirro, ultimo della zona punti virtuale e davanti a Redding, mentre  non sorprende trovare Lowes e Hayden agli ultimi due posti. Notate però il distacco tutto sommato ridotto che Rabat ha inflitto a Nicky: solo 3 decimi abbondanti… Ok, uno è un rookie della MotoGp e l’altro un ex campione del Mondo, ma Tito è tutto l’anno che guida questa moto, mentre l’americano lo ha fatto oggi per la prima volta.
 
Appuntamento ora per la FP3 e per le QP (qui gli orari TV di prove, qualifiche e gara).

MotoGP 2016, Aragon: classifica combinata Prove Libere 1 e 2

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