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Rossi: “Nel 2006 partii primo e persi il titolo. Domenica parto ultimo e…”

Nel giovedì di Valencia, Valentino risponde a domande sulla gara, il ricorso al TAS, la sanzione, le possibilità di lottare per il titolo (“non potrò giocarmela alla pari”), il proprio futuro in Yamaha e in generale quello della MotoGP

Parla valentino

Il GP di Valencia è ancora ben al di là dall’incominciare (cliccate qui per gli orari TV), ma le notizie riguardanti la MotoGP e i suoi protagonisti si susseguono a ritmo serrato. La news del giorno è firmata TAS: il Tribunale Arbitrale Sportivo di Losanna ha comunicato di aver respinto la richiesta di Rossi di sospendere la sanzione di Sepang, inevitabile che la cosa abbia influenzato il flusso delle informazioni (cliccate sui link per leggere le dichiarazioni di Lorenzo e quelle del Permanent Bureau dopo la riunione con tutti i piloti della MotoGP). Ma ora è la volta delle parole di Valentino Rossi. 

botta e risposta con Rossi

Vale, che approccio avrai a questa gara?
Dobbiamo cercare di fare il massimo per arrivare il più competitivo possibile la domenica. La pista non è una delle mie preferite, ma nel 2006 sono partito in pole e ho perso il titolo mentre adesso parto ultimo e spero in un risultato differente…
 
Tanti hanno commentato il tuo incidente di Sepang: che idea ti sei fatto?
Io ero sulla moto e so come sono andate le cose. Per questo ho deciso di fare ricorso al TAS, per lottare per il campionato in modo normale.
 
Il papà di Lorenzo dice che Marquez doveva essere punito: tifa per te?
Non lo so ma ringrazio il babbo di Jorge (ride, ndr).
 
Lorenzo invece a Sepang ha detto che non avresti vinto il titolo regolarmente: cosa pensi di questa affermazione?
Bisogna che glielo chiediate a lui.
 
Questa vicenda condizionerà le tue scelte future?
Questa non è una cosa che condizionerà le scelte sul mio futuro o sulla mia carriera. Ho già contratto con la Yamaha. Sono contento di questo e ho voglia di correre. Tutti i contratti sono già firmati, secondo me anche sugli altri fronti non cambierà niente. E poi l’anno prossimo cambieranno le gomme e l’elettronica: ci sarà un modo diverso di correre, dovremo guidare moto diverse, sarà un’ulteriore sfida.
 
Sei arrabbiato per quanto successo?
Sono più deluso che arrabbiato. Mi dispiace non potermi giocare alla pari una chance che mi ero costruito dall’inizio dell’anno e forse anche prima.
 
Quella di domenica sarà la sfida più grande della tua carriera?
Se fossi partito normale in griglia sì, così non so cosa aspettarmi. E comunque non dipenderà solo da me.
 
È stato riconosciuto che il calcio a Marquez non c’è stato
Si tratta di una consolazione sapere che col passare dei giorni la gente ha capito. Non tutti, ma molti hanno capito. Però avrei preferito non partire ultimo e non essere consolato… (ride, ndr)
 
Che similitudini vedi con Qatar 2004 quando partisti ultimo?
Lì sbagliai tentando il tutto per tutto in rimonta. Devo fare tesoro di quella esperienza.
 
Come hai accolto la decisione del TAS?
La risposta del TAS non è ancora arrivata in forma definitiva. C’è bisogno di tempo perché decidano, ma la cosa che conta adesso è che dovrò partire dall’ultimo posto. Però non ne voglio parlare: Carmelo e il team ci hanno chiesto di non fare riferimenti al passato, e io sono d’accordo.
 
Che messaggio dai ai fan per questo evento che, inutile nasconderlo, è ad alto rischio?
Io credo e spero che tutto possa svolgersi in modo normale come in un normale week end di gara. Valencia è sempre una grande festa, deve restare così.
 
Hai avuto dee settimane per preparare strategia con partenza dall’ultimo posto: che gara ci regalerai?
Quando parti dall’ultimo posto è difficile fare una strategia. Devo solo cercare di avere buon passo e lavorare bene in prova. Devo fare scelte giuste per assetto e gomme. La gara è lunga, dura 30 giri.
 
Dici sempre che sei qui in MotoGP perché ami correre: si è rotto qualcosa adesso?
Questa situazione non modifica la mia passione per la moto e la mia idea di correre almeno un anno ancora. Poi deciderò.
 
Hai rimpianti per Sepang?
Purtroppo a Sepang non avevo altra scelta. Rimpiango solo di essere andato largo e di non aver seguito la mia traiettoria normale.
 
Domenica cosa ti aspetti dagli altri piloti?
Un comportamento normale. Questo è il nostro sport. Toccherà solo a me recuperare il più possibile e in fretta.
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