Poco prima delle 14 (orario teorico di inizio dei test), uno scroscio di pioggia si è abbattuto sul circuito dell'emirato arabo (come visibile nella nostra gallery), costringendo piloti e squadre ad uno stop forzato simile a quello che si verificò nel 2009 (quando la gara della MotoGP venne rinviata al giorno seguente e fu poi vinta da Casey Stoner). La precipitazione non si è poi spostata, rendendo di fatto l'asfalto del tracciato di Losail impraticabile e ponendo fine alle prove. Date le condizioni meteo che generalmente caratterizzano la località di Doha - dove sorge il circuito - Bridgestone non ha infatti portato in Qatar pneumatici da bagnato. Ma anche se l'avesse fatto non si sarebbe potuto usarli, dato che il regolamento proibisce di girare con la pioggia sotto l'illuminazione artificiale (l'impressionante impianto di riflettori - della potenza complessiva di circa 5,4 MW - crea infatti pericolosi riflessi, rendendo la guida pericolosa). Rimangono dunque validi i tempi fatti segnare nella giornata di ieri, con Dovizioso in prima posizione con il tempo di 1'54"907, Marquez secondo con 1'55"091 e Iannone terzo in 1'55"104.

Domani, compatibilmente con le bizze del meteo (in tal senso, le previsioni forniscono un riscontro confortante), i collaudatori di Ducati ed Honda saranno in pista per continuare il lavoro di sviluppo delle Michelin. La prima schiererà Michele Pirro, mentre la Casa dell'Ala dorata si affiderà ad Hiroshi Aoyama. Non prenderanno invece parte alle prove Yamaha (che, per lo sviluppo delle coperture francesi, si affida all'esperto Colin Edwards) e Suzuki.