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28 September 2015

Valentino Rossi: “Dani era semplicemente più veloce di me”

Sul tracciato di MotorLand Aragon, Lorenzo è scappato e nessuno l’ha più visto. Lui dice che temeva il ritorno di Pedrosa e Rossi, ma chi ci crede… La gara si è infiammata più che altro per il duello tra Dani e Vale: ecco i commenti dei protagonisti

Onore a Jorge, ma che spettacolo Vale e Dani

1/42 Andrea Dovizioso
Cinque giri di fuoco, sorpassi e contro sorpassi, staccate al limite, rabbiose accelerazioni, incroci di linee, entrate millimetriche e risposte impeccabili, traiettorie scientifiche e duelli al limite: il finale della gara della MotoGP 2015 ad Alcañiz è stato tutto questo, con Valentino Rossi e Dani Pedrosa protagonisti. Stavano lottando per la seconda posizione, poi andata allo spagnolo (ma secondo noi se Valentino avesse attaccato prima sarebbe finita in modo diverso…), perché per la vittoria non c’è stata partita: Lorenzo ha salutato tutti fin dal via e ha vinto indisturbato, contribuendo a regalare al team Movistar Yamaha il titolo mondiale a squadre e riducendo drasticamente il distacco da Valentino in classifica generare. Intanto Iannone ha postato a casa un sofferto 4° posto, che certamente lo soddisfa di più di quanto Dovizioso possa dire del 5°. Peccato per la caduta di Petrucci, che ancora una volta ci stava regalando una gara consistente: Danilo non va a punti per la prima volta da Valencia 2014…
Come anche quelle della Moto2 e della Moto3, quella della MotoGP stata una bella gara (qui le foto), con tutti gli ingredienti per gratificare gli appassionati. Anche le lotte nelle retrovie sono state interessanti e più di un pilota ha motivo per essere contento del risultato. Certo, c’è anche chi recrimina, ma è inevitabile. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti.

Jorge Lorenzo: "Devo tenere i piedi per terra"

Ho tirato un grosso sospiro di sollievo, perché spingevo tanto e il mio livello di tensione era molto alto. Ho cercato di mettere alcuni metri tra me e Marquez, ma sapevo che sarebbe stato difficile perché il mio passo era molto simile al suo. E dopo il warm-up ho capito che il ritmo di Marc era molto alto. Probabilmente io e lui avremmo lottato per tutta la gara e forse mi avrebbe battuto nel finale perché magari non avrebbe sentito così tanto il calo delle gomme, ma oggi sono stato fortunato. Ho fatto un ottima partenza. La mia strategia era quella di spalancare tutto il gas e ha funzionato, infatti Marquez era il limite, ma mi ha sorpreso la sua caduta al secondo giro. L'ho saputo dalle segnalazioni del box e poi ho dovuto aspettare un altro giro per conoscere il divario su Pedrosa. Era già molto grande dopo due giri, ma io non potevo ancora rilassarmi perché sapevo che Dani aveva Valentino dietro di sé e che su questa pista può avere un buon passo. Dovevo restare concentrato e non commettere errori per mantenere il vantaggio: l’ho fatto tutta la gara e ne è valsa la pena. Questa corsa è stata importantissima per dimenticare le precedenti due gare, dove ho avuto sfortuna per le condizioni meteo e ho commesso alcuni errori. Se avessi perso altri punti da Valentino, sarebbe stato quasi impossibile vincere il campionato. Ora le possibilità sono più grandi, ma non si sa cosa potrà succedere nelle tre gare extra-europee, quindi dobbiamo tenere i piedi per terra e continuare a lavorare così come stiamo facendo ora, cercando di battere gli altri in ogni singolo giro delle prossime quattro gare. Negli ultimi due anni abbiamo fatto davvero un buon lavoro a Motegi, la moto era andata bene su quello che di solito per noi è una tracciato difficile. Le sue brusche frenate e grandi accelerazioni si adattano meglio ai nostri rivali, quindi non sarà facile, ma in questi ultimi anni sono stato comunque molto veloce e competitivo. Forse possiamo vincere, ma di sicuro, con Marquez in giro, sarà molto difficile. Sono molto orgoglioso della squadra e molto orgoglioso del lavoro che tutti in Yamaha hanno fatto in Giappone. Hanno lavorato su tutti gli aspetti della moto, ma soprattutto sull'ingresso curva, il nostro principale punto debole negli anni precedenti. Questo titolo di team Campione del Mondo, che ci siamo già assicurati con quattro gare d'anticipo, significa molto per noi. È stato un anno incredibile per i risultati e per le prestazioni della moto, e ne siamo molto felici.

Dani Pedrosa: "L’ho battuto e ne sono molto felice"

Sono veramente contento, è stata una gran gara con Valentino. È stato difficile, perché mi ha tallonato per ogni giro e ha cercato di passarmi negli ultimi cinque giri, ma ce l’ho fatta a stargli davanti! Lui è molto forte in queste situazioni, che per me sono i genere un punto debole, e di solito può battere chiunque sulla griglia. Comunque, oggi l’ho battuto e ne sono molto felice, perché durante la battaglia ci siamo scambiati le posizioni molte volte, cosa che mi ha dato molta motivazione. Ho dovuto esser prudente nei primi tre o quattro giri e, una volta trovato un buon feeling col pneumatico anteriore, ho iniziato a imporre il mio ritmo, visto che Lorenzo era ormai scappato via. Ma Valentino è arrivato forte dalla retrovie come fa ogni domenica, ed è stato per molti giri dietro di me. Potevo distintamente sentire il suo motore ad ogni curva. Era molto veloce, ma non ero sicuro di quale fossero i suoi punti forti. Da quel momento ho capito che era pronto per la battaglia. Oggi sono stato in grado di fare delle belle manovre, avevo un buon controllo in sella alla moto. Anche se non ero il più veloce, la controllavo molto bene, così ho potuto fare alcuni cambi di traiettoria e attaccare quando lui mi sorpassava: era sempre pronto a sferrare il suo attacco. Nell’ultimo giro si sono viste una serie di manovre difficili, da parte di entrambi, ma al finale sono stato capace di stare davanti. Sono felice perché le ultime gare sono state difficili, ma oggi anche se non ero il più veloce, ho avuto un buon feeling e mi sono divertito moltissimo in gara. La prossima gara cercheremo di essere ancora più forti.

Valentino Rossi: "La gara più bella della mia carriera ad Aragon"

Ho provato di tutto, ho dato il massimo perché arrivare secondo e perdere solo cinque punti da Jorge sarebbe stato importante, ma in definitiva Dani oggi è stato molto forte. Ci ho provato in ogni modo, ma alla fine mi è arrivato davanti. Quando perdi un duello come questo hai sempre una strana sensazione, d'altra parte sono comunque contento per la gara, prima di tutto perché mi sono divertito, poi perché sono stato competitivo. Ero forte in pista ed è stata certamente la gara più bella della mia carriera ad Aragon, circuito sempre difficile. Ma ora dobbiamo guardare avanti e cercare di fare meglio. Sono rimasto dietro a Dani perché all'inizio era molto difficile sorpassare e non avevo il passo per stare davanti. Così ho giocato il tutto per tutto nell'ultimo giro: ho provato a passare dove ho visto che ero forte, ma già dal primo sorpasso ho visto che anche Dani oggi era molto forte, perché ha sempre reagito. Ho cercato di concentrarmi e rimanere in traiettoria in ogni ingresso curva, ma all'ultimo giro ci siamo toccati e sono andato sul cordolo. E così, da quel momento, si è trattato di 'tutto o niente'. Alla fine ho giocato tutte le mie carte, anzi di più, incluso alcune che inizialmente non avevo nemmeno considerato. Nella chicane ci ho provato senza pensarci troppo, ma lui è riuscito a incrociare la linea in qualche modo. In effetti, l’ultima chicane non è un buon punto per sorpassare, però ormai era la mia unica possibilità. Perché se Dani riusciva a uscire, non avrei avuto nessun’altra opzione. Ci ho provato, è andata bene, per un attimo ho creduto persino di poter tenere la linea, ma sfortunatamente Dani mi ha passato ancora.  Ora andremo a Motegi, una pista che mi piace e dove l'anno scorso ho fatto una gara molto buona. Ma Jorge l'anno scorso è stato più forte di me e ha vinto. Per questo motivo dobbiamo solo dare il massimo: la differenza adesso è di soli 14 punti e le cose sono molto difficili, perché il vantaggio è davvero molto ridotto. Dobbiamo dare il massimo, perché siamo competitivi. l mondiale squadre è un grande risultato per tutti perché squadra e ingegneri sono stati capaci di migliorare la M1 dandoci una grande moto. Abbiamo fatto un grande passo rispetto avanti rispetto allo scorso anno e soprattutto nei confronti della Honda. È anche un grande risultato per noi piloti, perché ci teniamo, e quest'anno io e Jorge abbiamo fatto un sacco di punti e siamo arrivati molto spesso ​​davanti. Tutti nel team ne sono molto felici.

Marc Marquez: "Solo colpa mia"

Oggi posso solo scusami col team e coi fans, perché siamo stati molto forti e con un passo davvero buono per tutto il weekend. Al secondo giro, frenando alla curva 12, ho fatto un errore e ho perso l’avantreno. È stata colpa mia e mi dispiace. Quando una stagione non si mette nel verso giusto, non te ne va mai bene una, così sembra che quest’anno per noi sia tutto difficile. Ma ci sono ancora quattro gare e cercheremo di stare davanti e combattere

Andrea Iannone: "Mi sarebbe piaciuto lottare per il podio"

Abbiamo fatto una buona gara nonostante le mie condizioni fisiche, e mi dispiace di non essere riuscito a stare con Pedrosa e Rossi. Credevo di avere il loro passo e poter lottare con loro, ma erano sempre più veloci di me di un paio di decimi, rispecchiando in gara i tempi sul giro fatti registrare durante le FP4. Mi sarebbe piaciuto lottare per il podio, perché la mia squadra lavora tanto ed è importante riuscire ad ottenere risultati incoraggianti per tutto il gruppo. Io ho dato il massimo, nonostante la spalla mi facesse male, e devo ringraziare i ragazzi della Clinica Mobile perché sono riusciti a farmi delle infiltrazioni con anestetico che mi ha tolto il dolore durante tutta la prima parte della gara.

Andrea Dovizioso: "Da 13° a 5° è un bel risultato"

Diciamo che sono contento e scontento allo stesso tempo. Con il passo che avevo penso di aver portato a casa il massimo, ma questo non mi rende felice. Sicuramente dobbiamo lavorare per migliorare la moto, perché non riesco a frenare e a guidare come mi piace, e quindi non sono veloce come vorrei. Se guardo alla gara di oggi però, considerando che partivo dalla tredicesima posizione, arrivare quinti è comunque un bel risultato.

Aleix Espargaro; "Finalmente siamo dove dovremmo essere"

Sono molto felice di essere tornato nelle posizioni che contano. Le ultime tre gare sono state molto difficili per noi e non abbiamo ottenuto quanto avremmo meritato. Qui, invece, abbiamo finito nelle posizioni che penso siamo più adatte a noi, ora non resta che capire come fare a mantenere queste prestazioni ad ogni gara. Credo che questa sia la corsa più positiva per noi in termini di feeling dopo quella in Catalunya. Tenendo conto del fatto che perdiamo in rettilineo, è bello che siamo riusciti a combattere per il 5° posto. Mi sono divertito, mi sentivo bene, perciò ringrazio il team per i grandi miglioramenti e per avermi messo nelle condizioni per sfruttare al meglio i materiali che abbiamo a disposizione.

Cal Crutchlow: "Con il pacchetto tecnico attuale non potevamo fare di più"

Non sono entusiasta di questo settimo posto perché ancora una volta non riflette il nostro potenziale ma con il pacchetto tecnico attuale non potevamo fare di più. Io andavo bene, avevo un buon passo ma non c’era grip nella parte posteriore. In più ho avuto un piccolo problema con la frizione in partenza e ho perso 4 posizioni subito quindi mi sono impegnato per recuperare ma in accelerazione non eravamo al top. Tutto sommato è stato un weekend positivo perché ho finito nella top ten e ad ogni gara faccio esperienza in sella alla RCV.

Bradley Smith: "Stavo per centrare Dovizioso"

Sono contento del risultato di quella che, certamente, è stata una gara difficile, qui in Aragona. Tutte le case erano nel gruppo in cui io stavo lottando e ogni moto era forte in diversi punti della pista. Quindi l’intero gruppo era forte e tutti spingevamo il più possibile. Purtroppo ho fatto un errore mentre ero dietro a Dovizioso e stavo per centrarlo… Per evitarlo sono dovuto andare largo e mi ci sono voluti 10 giri per recuperare il secondo perso. Questo fa capire quanto fossimo tutti attaccati. Quindi sì, sono contento, specie considerato che durante il weekend le cose non sono andate proprio come avremmo voluto. Ciononostante, oggi abbiamo cercato di raggiungere il 5° posto, cosa di cui non ero convinto prima della gara. Ecco perché non è male andare via da Alcañiz con questo risultato e senza aver perso troppi punti in Campionato. Poi sono contento di aver finito in piedi, perché è molto facile fare errori su questa pista. Ora c’è Motegi e non vedo l’ora. Il tracciato è estenuante ma sento che potrò far bene e spero di regalkare un bello spettacolo agli appassionati giapponesi.

Pol Espargaro: "Problemi alla leva del cambio"

Oggi è stata una gara impegnativa per me. All’inizio si era messa molto bene ma, appena sono riuscito ad andare via dai piloti dietri di me, ho fatto u largo perché mi sono ritrovato la moto in folle. Così ho perso tepo e posizioni, il tutto molto difficile da recuperare. Ho cercato di capire quale mappa mi avrebbe dato più possibilità ma, quando stavo spingendo al massimo, ho avuto un problema: ho perso il gommino della leva del cambio e questa è diventata molto scivolosa, rendendomi difficili le cambiate e le scalate per il resto della gara. Tutto considerato, dobbiamo essere felici di aver finito a meno di due secondi dal 5° posto, anche se è un peccato essere arrivati al 9°. Ora dobbiamo pensare alle 3 gare oltre oceano, a cominciare dal Giappone, dove mi fa piacere tornare dopo l’incredibile esperienza alla la 8 ore di Suzuka.

Yonny Hernadez: "Le sensazione del warm up erano migliori"

Sono molto soddisfatto perché abbiamo raggiunto il traguardo della Top 10 ma anche perché sono riuscito a terminare la gara dopo un periodo difficile. Questo mi da molta fiducia in vista dei tre GP in Asia. Sono contento per il decimo posto ma devo ammettere che le sensazione del warm up erano migliori rispetto a quello che ho sentito in gara. La differenza di temperatura ha probabilmente influito molto: ho provato nei primi 5 giri a trovare il ritmo ma non sono riuscito a spingere come avrei voluto. Voglio ringraziare la squadra per il sostegno che mi ha dato in questo periodo. Mi sono stati tutti vicini, mi hanno aiutato molto e questa è una piccola soddisfazione che voglio dedicare a tutti i ragazzi. Siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così.

Maverick Viñales: "Essere costante per me è sempre la chiave"

Alla fine il risultato leggermente migliore di quanto ci aspettassimo e sono contento dei miglioramenti fatti nei tre giorni. Il venerdì è andata molto male, quindi è stato un gran risultato essere così competitivi la domenica. Ovviamente c’è ancora molto da fare, i mio compagno di squadra è arrivato 6° e ciò significa che la moto ha un potenziale superiore che dobbiamo trovare il modo di mettere a frutto. All’inizio della gara sono partito bene e mi stavo preparando a superare qualcuno alla prima curva, ma purtroppo ho avuto problemi di grip al posteriore e non sono riuscito ad accelerare al meglio per concludere l’operazione. Poi mi sono trovato in un gruppo di piloti che usano le gomme soft e per questo sono molto competitivi nei primi giri, quindi sono dovuto restare lì e lottare per mantenere il passo. Ma poi le loro performance sono calate mentre la mia scelta di gomme ha dato i suoi frutti: ne ho superati molti. Essere costante per me è sempre la chiave e anche questa gara ha dimostrato che è vero. Dobbiamo ancora fare molto, in Giappone non sarà facile, ma dobbiamo essere contenti dei miglioramenti ottenuti. Non è facile riprendersi dopo una giornata difficile come quella che abbiamo avuto venerdì, quindi l’11° posto è un buon risultato.

Scott Redding: "Gli ultimi giri sono stati un calvario"

Non una gran giornata, una gara tosta che ha concluso un weekend onestamente difficile. Siamo arrivati carichi dopo il podio di Misano ma sapendo che sarebbe stata dura, ma ho avuto problemi a portare in temperatura i freni e molto pompaggio al posteriore. Pensavo di poter a prendere Hernandez nei giri finali, ma ho perso feeling. La gomma posteriore si è girata sul cerchio, ma non credo sia stato il mio più grande problema. Sentivo delle vibrazioni, con conseguenze sul grip al posteriore. Gli ultimi giri sono stati un calvario, è stato davvero deludente vedere i tempi salire così tanto.

Alvaro Bautista: "Weekend molto positivo"

Ho fatto una bella partenza guadagnando molto nei primi metri ma mi hanno chiuso alla prima curva e ho dovuto frenare la mia progressione. Ci ho messo un po’ a sorpassare Laverty, che staccava molto forte, una volta passato ho riperso posizioni mentre ero dietro a Bradl, così ho dovuto ricominciare tutto da capo. Sono riuscito a ripassare Laverty e anche Bradl, ha quel punto avrei voluto seguire Vinales ma era troppo tardi e quindi ho tenuto il mio passo che era niente male e sono contento di aver finito a punti anche questa volta. E’ stato un weekend molto positivo, abbiamo imparato molto, grazie alla squadra che ha lavorato tantissimo e molto bene. Ora dobbiamo continuare così nelle prossime gare.

Eugene Laverty: "Ho corso come se stessi lottando per la vitoria"

La qualifica del sabato è stata fantastica ma si trattava di un giro solo. In gara sono stato forte per 23 giri. Ero abituato a lottare per le posizioni di alta classifica e avere come obbiettivo i punti è cosa diversa, ma la classe Open è qualcosa che ci aiuta a restare motivati. Mi sentivo bene sulla moto e lei lavorava bene, verso la fine anche meglio. Ho fatto la mia gara e mi sono concentrato su di me. Anche se stavamo lottando per il 14° posto mi sono comportato come se stessimo battagliando per la vittoria. Per me è il giusto approccio. Nicky è un gran pilota e compagno di squadra, in qualifica non sai come andrà, può fare delle brutte prove ma in gara sistema tutto. Lo ha fatto oggi e abbiamo fatto una bella battaglia. Nella seconda parte della stagione abbiamo fatto un buon lavoro e finalmente oggi abbiamo qualche risultato da esibire grazie a quello. Spero che continuiamo a migliorare nelle prossime gare.

Nicky Hayden: "Farò una radiografia al pollice"

Sono partito davvero bene e per un paio di giri mi sono sentito molto bene, ma qualche pilota mi ha superato e non sono riuscito a congiungermi col gruppo davanti a me. Mi sono ritrovato in una gran battaglia ed è un peccato che fossimo così lontani, perché giravamo bene ed è stata una dura lotta anche se solo per il 15° posto. Non è stato un brutto weekend. Ci siamo in definitiva qualificati bene e nel warm up non eravamo poi così lontani, inseriti bene nella top 15. Ho fatto il mio giro più veloce alla 18esima tornata, la cosa mostra quanto la moto andasse bene. Alla fine ho combattuto con Eugene e l’ho anche superato, ma alla curva 8 si è ripreso la posizione. Abbiamo avuto anche un piccolo contatto e sono andato largo, perdendo tempo, ma sono riuscito a recuperare. Sono arrivato 15°, ma ci sono delle cose positive da considerare, la moto va bene. Le condizioni del mio pollice non hanno reso le cose facili, ma non voglio dare a questo la colpa della mia classifica. Faremo delle radiografie per assicurarci che non si sia mosso niente, spero che tutto sia a posto per poter essere al meglio per il GP del Giappone. 

Danilo Petrucci: "Può succedere, dopo 14 gare a punti..."

È frustrante perché mi sarebbe piaciuto finire tutte le gare a punti. Ma sono cose che possono succedere, soprattutto dopo 14 gare in cui abbiamo fatto bene. Ero molto competitivo, vicino ai migliori, e questa è una sensazione molto bella. Mi dispiace per la squadra che mi aveva dato una moto davvero veloce. Stavo spingendo, non credevo di essere oltre il limite per questo sono molto sorpreso per la scivolata. Guardando in prospettiva è stato comunque un week end molto positivo. E per questo adesso ho voglia di andare in Giappone per riprendermi quello che ho lasciato qua.  

Stefan Bradl: "10 giri senza grip al posteriore"

Il nostro lavoro sulla moto è stato rallentato durante le prove e oggi lo abbiamo pagato in gara. Negli ultimi dieci giri non avevo più aderenza al posteriore. Nel Warm Up avevamo provato diversi set-up, trovandone uno che sembrava garantirci più grip e in effetti nella prima parte di gara mi sentivo a mio agio. Poi però improvvisamente, dopo metà gara, il grip è andato via via calando, la moto scivolava molto e la gomma posteriore si è deteriorata velocemente. Nel finale un contatto con Laverty mi ha anche fatto perdere contatto con i piloti davanti a me, ma a quel punto non avevo più chance di attaccarli, perché perdevo molto terreno in uscita di curva. Peccato perché la performance mostrata all’inizio della gara era buona. Ma in questo weekend abbiamo avuto diversi riscontri positivi e nella prima metà della gara siamo stati veloci. Rimaniamo con i piedi per terra e prendiamo questa gara come un prezioso insegnamento per il futuro.

Jack Miller: "Ho imparato molto"

Sono soddisfatto della mia gara al 90% direi. È andato tutto bene fino a cinque giri dalla fine quando la gomma davanti ha iniziato a deteriorarsi troppo e visto che anche quella dietro non era così stabile, ho preferito non spingere per evitare di cadere. Sino a quel momento avevo un buon passo e volevo diminuire il distacco con i primi per centrare la zona punti ma le gomme mi hanno un po’ condizionato purtroppo. Però prendo le cose positive di questa gara… a stare nel gruppo ho imparato molto in vista delle prossime gara ma dobbiamo continuare a lavorare sodo sulla messa a punto.

Loris Baz: "Avevo un forte dolore al collo"

Nel complesso il bilancio alla fine di questo weekend è positivo. Il gap con le altre Open non è stato alto e ho fatto praticamente tutta la gara in lotta con i miei diretti avversari. Non ero al 100% della forma a causa del brutto incidente di ieri, avevo un forte dolore al collo in gara e non riuscivo a stare sulla moto. Non ho raccolto punti in ottica campionato e nemmeno ne ho persi, parto quindi per la trasferta oltreoceano convinto di poter fare bene.

Toni Elias: "Mi piace molto il carattere del motore"

Ho avuto un buono scatto al via e subito mi sono attaccato al gruppo davanti a me. Ero in lotta con De Angelis, ma lui è stato costretto al ritiro e io ho perso il contatto con quelli che mi precedevano. Sono rimasto da solo e, considerato che questa è la mia prima gara in sella alla Yamaha Forward, non avevo il ritmo per recuperare. Si chiude un primo weekend con il team: mi piace molto il carattere di questo motore, ma devo continuare a lavorare sull’anteriore per trovare il giusto feeling.
 
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