Cronaca della Gara
Brno (REPUBBLICA CECA) 16 agosto 2009 - Senza rivali: così Valentino
Rossi, in sella alla Yamaha ufficiale, ha vinto il Gran Premio della Repubblica
Ceca. Ha percorso gli ultimi giri senza nessuno che lo inseguisse. Con
un distacco abissale sul gruppo di piloti più arretrato. L’assolo è cominciato
quando mancavano cinque passaggi dal via alla conclusione e Jorge Lorenzo
è caduto mentre cercava di riprendere la posizione di testa, che aveva
guadagnato un giro prima, inserendosi sul Dottore, ma che il pesarese si
era prontamente ripreso. Lorenzo non è ancora all’altezza di battere Valentino
e ha osato troppo. Ma chi troppo osa nulla stringe e così il promettente
spagnolo è finito come Biaggi e Gibernau, che non hanno retto le pressioni
di Rossi. Il Dottore ha portato all’errore il compagno di squadra, il
quale ha tentato un nuovo sorpasso in staccata, ma è arrivato lungo, ha
dovuto frenare molto forte, ha perso l’anteriore, che gli si è chiuso,
ed è volato. In questa situazione si è potuto apprezzare il fattore sicurezza,
verso cui sono sempre molto attenti i piloti: appena perso il contatto
con la sella si è gonfiato l’air bag che Lorenzo ha nella tuta Dainese.
L’uscita di scena di Lorenzo ha lasciato la via libera a Daniel Pedrosa,
che, con la Honda HRC, ha concluso in seconda posizione con un distacco
di 11”766 da Valentino. Terzo posto con 20”756 di ritardo per il rinvigorito
Tony Elias, autore di una buona gara con la Honda “clienti” del team
Gresini e in cerca di un contratto per la prossima stagione. Ora Rossi
guida il Mondiale con 50 punti di vantaggio sull’inseguitore Lorenzo,
secondo, 62 su Casey Stoner (Ducati), terzo e 77 su Daniel Pedrosa, quarto.
Ha detto con grande soddisfazione Valentino Rossi: “È stata dura. Abbiamo
lavorato bene e soprattutto di fino. Ringrazio tutta la mia squadra. Per
battere Lorenzo dovevamo fare una gara perfetta. Sono partito come un razzo
e sono andato da subito velocissimo. Praticamente ho sfruttato tutti i
millimetri della pista. Alla fine Lorenzo mi ha preso e ho pensato: via
si fa come nelle ultime gare. Qui l’anno scorso ho battuto Stoner, che
era caduto al sesto giro. Ma con Lorenzo è stata più dura, perché è rimasto
in pista fino alla fine. Quest’anno sono molto contento. La Yamaha vola
ed essere qui dopo tredici anni e 102 vittorie è un grande onore e un grande
piacere”. I tecnici di Rossi avevano fatto alcune modifiche durante il
warm up per migliorare la frenata, ma ne era derivato un problema di scarsa
velocità in percorrenza di curva, che hanno poi saputo risolvere “lavorando
sull geometrie della moto” come ha specificato Davide Brivio.
Lorenzo non ha preso bene il suo errore e lo ha ammesso a fatica: “Ho
fatto una brutta partenza che non mi ha permesso di andare forte come volevo.
Però ora penso che siamo più vicini alle condizioni ideali per guadagnare
la vittoria e che presto la otterremo. Oggi ero più lento rispetto alle
prove, mentre Valentino girava con gli stessi tempi. Ho fatto fatica a
raggiungerlo e quando lo ho passato, inserendomi in staccata, poi ho fatto
un errore che mi è costato la gara”.
È apparso lievemente sfiduciato Daniel Pedrosa, che ha commentato: “Oggi
non ero molto vicino a loro – a Rossi e a Lorenzo n.d.r. -. Vuol dire
che non abbiamo una buona strategia. Spero potremo migliorare nei test
di domani”.