L'Olanda vince il cross delle nazioni

Olanda doveva essere, e Olanda è stata: Herlings (MXGP), Coldenhoff (Open) e Vlaanderen (MX2) hanno conquistato il Nazioni per la prima volta nella storia, dopo averlo sfiorato nei tre anni precedenti. Questa volta, però, avevano tutto a loro favore: pubblico, pista e pure le condizioni meteo che hanno fortemente condizionato la gara. Pioggia, vento e un gran freddo hanno minato tutti i grandi nomi dell'evento, esaltando invece gli olandesi trascinati soprattutto da Coldenhoff, che ha vinto entrambe le gare a cui ha preso parte. Il resto l'ha fatto Herlings, autore di due grandi rimonte culminate con un secondo e un quarto posto, mentre Vlaanderen ha limitato i danni con una decima posizione.

Alle spalle degli olandesi hanno chiuso, seppur staccatissimi, Belgio e Gran Bretagna entrambe fuori da tutti i pronostici della vigilia. La pioggia e la sabbia hanno invece esaltato le due formazioni, più brave di altre a non commettere errori macroscopici, salendo sul podio pur senza risultati di rilievo. Grande sorpresa anche dalla quarta piazza conquistata dall'Estonia, grazie a un sorprendente Kullas.

A uscire sconfitti da Assen sono, ancora una volta, gli USA. Nelle condizioni 'consuete' del sabato hanno chiuso al secondo posto, soprattutto grazie al giovane Justin Cooper. Ma la domenica sono naufragati finendo solo quinti. La loro gara si è messa male da subito, quando Cooper è caduto facendosi fuori una spalla e tirando giù anche Anderson. A poco sono serviti il quinto e ottavo posto di Osborne; l'America torna a casa con un'altra batosta. L'ultima vittoria USA al Nazioni risale ormai al 2011.

A precedere gli yankee al quinto posto c'è la Francia che, al contrario, non perdeva dal 2014. In questo caso a togliere i transalpini dal podio è stato il motore rotto di Paulin nel finale di gara 3, ma complessivamente non erano la squadra da battere. Con Febvre fuori per infortunio, Vialle fermato da un problema di sponsor sulla maglia e Musquin ai ferri corti con la Federazione, il secondo posto sarebbe stato comunque un miracolo. Per tornare davanti servirà meno politica e più fair play.

I risultati individuali vedono un grande Tim Gajser vincere la MXGP, Olsen la MX2 e Coldenhoff la Open.

Il quinto posto nelle qualifiche di sabato aveva fatto ben sperare per i nostri, ma in gara siamo letteralmente affondati. Il 16esimo posto finale non dà merito al valore della nostra formazione, estremamente sfortunata. Lupino è scattato davanti in gara 2, ma il suo launch control è rimasto bloccato, mantenendo la forcella chiusa e costringendolo a tornare ai box. Nella gara finale si è poi ritirato per un problema tecnico. Monticelli ha ottenuto un buon settimo posto in apertura, ma ha preso anche lui la via dei box nell'ultima sfida, mentre Forato ha fatto del suo meglio con un 20esimo posto. Per lui è stata la prima esperienza al Nazioni e sarà utile per il futuro.

Per gli azzurri, l'unica buona notizia del weekend è stata la nascita di Chase Ben, il primogenito di Tony Cairoli. A lui e alla neo mamma Jill vanno i nostri migliori auguri.