Statistiche web

Motocross delle Nazioni 2013: Cairoli guida l’Italia

Tony Cairoli in MX1, David Philippaerts nella Open e Alessandro Lupino in MX2: sono questi i piloti che rappresenteranno il nostro Paese nella mitica gara a squadre. Analisi, previsioni, storia

Motocross delle nazioni 2013: cairoli guida l’italia

Questo weekend tutti gli occhi degli appassionati di fuoristrada sono puntati sulla pista di Teutschenthal in Germania, dove è già tutto pronto per ospitare l’edizione 2013 del Motocross of Nation, la gara a squadre che mette in pista il meglio delle varie nazioni. L’Italia schiera una formazione di tutto rispetto che può farci sognare un podio finale, grazie al sette volte campione del mondo Antonio Cairoli, schierato in MX1, che sarà affiancato da David Philippaerts (Open) e Alessandro Lupino (MX2).

 

CI SONO ANCHE GLI ALTRI…

Ma la squadra da tenere d’occhio è quella americana, che al Nazioni ha fatto quasi sempre il bello e il cattivo tempo, fin dalla prima edizione con il moderno regolamento a classi miste, in quell’indimenticabile Maggiora 1986. L’anno scorso gli USA si sono dovuti arrendere alla scuola europea che li ha piegati sulla sabbia di Lommel, un terreno a loro poco congeniale, dopo sette anni di dominio incontrastato. La vittoria 2012 è andata così alla Germania di Roczen, Nagl e Schiffer, con uno strepitoso Cairoli che ha dominato entrambe le manche a cui ha preso parte, anche se l’Italia ha chiuso solo al quinto posto. Quest’anno l’obiettivo degli yankee è quello di riprendersi il trono più prestigioso, schierando Ryan Dungey (MX1), Eli Tomac (MX2) e Justin Barcia (Oepn). La pista, questa volta, ha un terreno molto duro e su cui sarà difficile arginarne lo strapotere. Chi può sperare di farlo è la formazione belga con il terzetto Desalle (MX1), De Dycker (Open) e Van Horebbek (MX2), probabilmente la più omogenea come qualità dei singoli assieme a quella USA. Molto forte anche la Francia con Paulin (MX1), Charlier (Open) e Tixier (MX2). La squadra campione in carica, la Germania, quest’anno è meno competitiva, almeno sulla carta, dato che uno dei suoi primi attori, Max Nagl, viene da una stagione condizionata da diversi infortuni, a cui si è aggiunta la mononucleosi che lo ha colpito a metà campionato. Le sue condizioni sono da verificare. Il punto di forza dei teutonici resta Ken Roczen schierato in MX2 che aspetta con trepidazione questo confronto e che sarà certamente un grande protagonista. Il terzo uomo è Dennis Ullrich, protagonista del Campionato Tedesco, ma anello debole della compagnia.

 

TONY E LO STRANO RAPPORTO COL “NAZIONI”

L’Italia punta tutto su Cairoli che è una certezza, sebbene il siciliano abbia un rapporto molto complesso con questa gara e spesso si è reso protagonista di clamorosi errori che raramente gli vediamo commettere durante il Mondiale. C’è da tenere d’occhio anche il ritorno di Philippaerts, il cui ultimo Nazioni risale a Franciacorta 2009 in cui incendiò la tribuna grazie a una rimonta incredibile nella seconda gara mettendo in ginocchio tutti. Da allora e per ogni anno, però, David ha sempre subito degli infortuni che lo hanno tenuto fuori da questa gara. Il terzo è Lupino dal quale ci si aspetta una gara come quelle messe in mostra a Maggiora e Sevlievo. Alex è forte ma incostante e c’è da sperare che incappi in una delle sue giornate sì per dare il suo importantissimo contributo alla squadra.

 

LE REGOLE

Ogni nazione schiera tre piloti, uno per ogni categoria, MX1, MX2 e Open. Si corrono tre gare in totale, due per ogni pilota, che vedono a confronto tutti contro tutti. Si parte dalla MX1/MX2, poi MX2/Open per finire con MX1/Open. Per stilare la classifica vengono presi i 5 migliori risultati, scartando il peggiore. In tutto si sono iscritte 41 nazioni che si dovranno conquistare un posto dei 20 disponibili per la gara della domenica, attraverso le qualifiche del sabato. Le squadre non qualificate disputano comunque una gara B la domenica. Oltre alle nazionali classiche con una lunga storia crossistica alle spalle, soprattutto europea, troviamo alcuni nomi davvero particolari come la Mongolia, l’Ucraina, Isdraele, la Lituania o il Porto Rico.

 

LA STORIA

L’albo d’oro vero e proprio parte dal 1986 quando venne varato il regolamento tutt’oggi in vigore con le tre classi miste. Prima di allora si correvano tre diversi Trofei delle Nazioni divisi per cilindrata. Nel 1985 fu tentato anche l’esperimento di correre tutti assieme nella stessa manche, ma fu un delirio assoluto e si decise per il nuovo format. Da allora l’America ha vinto per ben 17 volte (otto volte di fila tra l’86 e il ’93 e sette consecutive tra il 2005 e il 2011), il Belgio cinque (‘95, ‘97, ‘98, ‘03 e ‘04), mentre la Francia, l’Inghilterra e la Germania una volta sola rispettivamente nel 2001,1996 e 2012. L’Italia può vantare due indimenticabili successi nel 1999 con Bartolini, Federici e Chiodi e nel 2002 con Bartolini, Chiodi e Puzar. Il fatto di avere un sette volte Campione del Mondo come Cairoli non basta, perché per vincere un Nazioni serve che tutta la squadra sia di grande livello e in questo l’America è decisamente avvantaggiata, potendo attingere a un territorio geograficamente molto più vasto.  

 

PER ORA NON VA IN TV

Purtroppo c’è una brutta notizia. Al momento in cui scriviamo nessuna televisione si è accaparrata la possibilità di trasmettere la gara in TV. Il contratto con SportItalia è scaduto e ancora non si è trovato un sostituto che si porti in casa i diritti. E in un weekend completo come questo con MotoGP e SBK in programma, per il motocross resta accesa solo la speranza che qualcuno si muova all’ultimo momento per accontentare i tantissimi appassionati pronti a tifare per la nostra nazionale. In alternativa, c’è la diretta sul web attraverso il canale mxlife.com che, però, ha un costo di 20 euro per l’intero weekend. Sembra quasi una barzelletta che con tutti i canali TV che abbiamo, tra satellite e digitale terrestre, nessuno sia in grado di mettere in onda un evento di tale portata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA