EDITORIALE
Calma apparente
Dietro i dati di un mercato statico, che continua a soffrire, stanno in realtà ribollendo le novità. La prima che arriva è l’Husqvarna 900, ma ci dobbiamo aspettare altre primizie all’inizio dell’estate, magari proprio dai giapponesi, quelli che hanno subito più di altri la crisi delle immatricolazioni.
Sulla copertina c’è il disegno della nuova Husqvarna 900. È solo uno schizzo, ma già si presenta da sfidante: “sono una moto bella e veloce, dovrete fare i conti con me”. Coraggiosa scelta, quella della fabbrica sul lago di Varese e di BMW che la supporta, di entrare di slancio nella competizione delle moto stradali. Tutto questo senza passaggi intermedi e difficili – lo sa bene KTM con il suo bicilindrico – come quelli di costruirsi un motore, la parte più onerosa e impegnativa della nascita di una moto. Questa Husqvarna è la conferma che si stanno diffondendo sempre di più moto crossover, “ibride” dal manubrio alto, le ruote da 17 pollici e una carenatura grande quanto un bikini, ma dotate di tanta cattiveria nella linea e nel motore.
La Husky 900 è soltanto la prima delle novità che si presentano per il 2012 e la vedremo a ottobre, in anticipo rispetto alla tradizionale vetrina dell’Eicma. E proprio il Salone di Milano si annuncia affollato di novità, perché nonostante l’anno sia funesto per le vendite e le immatricolazioni, sotto la quiete preoccupante della crisi sta covando un fermento di moto e scooter che non si è arrestato a causa delle incertezze del futuro o soffocato per la mancanza d’idee. Anzi, le difficoltà hanno dato stimoli, tantissimi spunti. I risultati cominceremo a vederli a breve: si parla di nuove enduro, grosse e piccole, di naked ancora più sportive e di “classiche” che vengono rivisitate in chiave attuale. Magari la sorpresa, la moto che non ti aspetti, arriverà già dal mese prossimo, ovviamente sulle pagine di Motociclismo.
L’ALTRO EDITORIALE
L’enduro scaccia crisi
Le entrofuoristrada della nostra comparativa rispecchiano i desideri dei motociclisti: moto facili, che non si fermino quando l’asfalto diventa un invitante, avventuroso sterrato. Che sia in Sicilia o in Sardegna o in terra d’Africa.
Quando l’economia soffre, si investe nel mattone. Nel mondo motociclistico invece, si compra una maxi enduro. Per il 2011 Motociclismo ha deciso di puntare sulla comparativa delle endurone, al posto di quella delle super sportive. Siete stati voi a chiederlo, perché sempre più spesso preferite questo genere di moto. Un po’ tutti i segmenti sono in calo di vendite ormai cronico da due anni, meno uno, che continua a tirare: quello delle moto totali, adatte alla città come ai viaggi, alla guida in montagna come al leggero fuoristrada. Nel 2010 le immatricolazioni moto sono calate in media del 13%, ma le naked sono sprofondate del 26% e le sportive del 28%. A limitare i danni sono state proprio le grandi enduro bicilindriche, l’isola felice del mercato, arricchita dai nuovi modelli di un numero crescente di Case.
Sono moto scaccia crisi anche perché consentono di divertirsi con poco: non serve andare in circuito a spendere migliaia di euro in turni di prove e gomme e non è nemmeno necessario andare in Mongolia per godere di paesaggi e strade stupende. Basta viaggiare nel nostro Paese per incontrare e scoprire posti meravigliosi. Abbiamo quindi deciso di provare a fondo sette tra le migliori moto sul mercato, attraversando in un tour a tappe la splendida Sicilia: da Palermo a Piana degli Albanesi, poi giù verso Corleone e ancora a sud fino a Sciacca, poi lungo il fiume Platani (quello dove duemila anni fa i greci pescavano anguille e ricavavano sale), fino a Porto Empedocle e la Valle dei Templi e quindi di nuovo un coast to coast fino a Cefalù, attraverso le basse Madonie. E il gran finale con i monti Nebrodi e lo spettacolo dell’Etna. Luoghi selvaggi, lontani dal mondo, alternati a paesi che trasmettono in ogni mattone, vicolo e sorriso una storia millenaria.
C’è tanto da vedere, osservare e capire nelle nostre sette moto, così come in questa Sicilia: riscoprirla in sella nel 2011, a 150 anni dall’Unità d’Italia, ha un sapore speciale e ci fa sentire come l’indice della mano che segue il racconto in un libro di storia. Ma la nostra storia, quella delle sette maxi enduro che si sono arrampicate fin sull’Etna, è tutta qui, nelle pagine di Motociclismo che avete in mano, in quelle di FUORIstrada di luglio, in edicola a metà giugno (raccontata in modo diverso, si capisce) e in un video imperdibile, che trovate su www,motociclismo.it. Buona visione e buona Italia a tutti.