Editoriale
Quelli che... sogneranno sempre
Un Salone della moto così bello, in un periodo storico così pesante è stato una boccata di ossigeno per tutti. E una risposta chiara, netta e orgogliosa di chi, nella moto, ci crede sempre di più.
Quelli che pensano che "tanto ormai non c’è più spazio per i sognatori" dovevano farsi un giro allo stand di Umberto Borile per vedere la sua splendida Scrambler con motore misto Ducati.
Quelli che pensano che "tanto oggi le fuoristrada sono fatte tutte uguali" dovevano passare dalla Ossa, perché quell’Enduro 2 tempi stravolge i concetti visti fino a oggi per motore e ciclistica. Bravi e coraggiosi.
Quelli che dicono che "la moto per me non l’hanno ancora fatta, io che vorrei una moto facile ma non sfigata", dovevano andare da KTM per ammirare la Freeride 350, da Ossa per la Explorer 280, da Sherco per la X-Ride 290... Contenti vero?
Quelli che dicono che "il giorno che arriverà l’elettrico per il fuoristrada sarà troppo tardi" dovevano vedere quale fermento c’è intorno al mondo del Volt: KTM con la Freeride, Sherco con la Evolt, la Brammo SMRE, la Zero, per non parlare della Gas Gas da trial. L’era dell’elettrico è arrivata davvero.
Quelli che dicono che "il mercato è fermo da tempo, nessuno oggi investe più come prima" dovevano vedere gli occhi orgogliosi di Jordi Tarres, campionissimo e neo costruttore con la JTG, mentre guardava la sua creatura. O lo stand Bimota che, incredibile, presenta una gamma completa 2 e 4T con motori e telai auto costruiti.
Quelli che, stufi di sentirsi fuorilegge, chiedono alle Case "dateci enduro in regola, aiutateci e aiutatevi", beh, loro hanno solo ragione. Costruttori, importatori, FMI: stiamo perdendo la battaglia più importante, non c’è più tempo, occorre fare moto in regola. Adesso. Aiutateci a salvare il fuoristrada in Italia. Ora.
A tutti noi che abbiamo pianto per la scomparsa di Marco Simoncelli, che abbiamo visto la faccia più crudele del nostro sport. A tutti noi Marco starà dicendo di piantarla di frignare perché "Diobò, non fate i patacca che la moto è una figata pazzesca". Grazie Marco, uniti per te, il mondo delle due ruote ha scoperto di essere una famiglia vera.