È notizia di qualche giorno fa la cessione di Moto Morini a Zhongneng Vehicle Group Co., azienda cinese che dal 1998 produce scooter e moto di piccola cilindrata. A parlarci dell’accordo (
cliccate qui per tutti i dettagli) è il Presidente uscente, Ruggeromassimo Jannuzzelli.
Morini dopo tanti anni non è più sua: che effetto le fa?
“Mi sento come un padre che ha dedicato tempo, passione e soldi per far crescere bene e far studiare il proprio figlio, e poi questo figlio riceve una proposta di lavoro irrinunciabile dall’altra parte del mondo. A questo punto c’è il rammarico per l’allontanamento del figlio ma anche la felicità di sapere che andrà a stare meglio”.
Ci racconti quando è nato e come ha cresciuto questo figlio
“La storia Morini nasce alla fine del 2011 quando siamo diventati soci di minoranza nell’acquisizione post-fallimento dell’azienda. La situazione è rimasta così fino al 2014, momento del trasloco da Bologna a Trivolzio, in provincia di Pavia. Lo spostamento ci ha impegnati per un anno e alla fine del trasloco, nel mese di novembre, il socio di maggioranza ha deciso di abbandonare il progetto: la sua uscita a costo zero ha lasciato nelle nostre mani il marchio e in quel momento abbiamo dovuto scegliere il da farsi. Nel 2015 è iniziato il triennio che ci ha portati alla creazione di valore che vedete oggi: abbiamo investito sul brand, sull’immagine, sulla produzione di modelli nuovi, sull’adeguamento alla normativa Euro 4, ecc.”.
Quando ha deciso di vendere?
“È da metà 2017 che cerchiamo un partner industriale. Dal punto di vista del brand eravamo nella situazione ideale ma occorreva qualcuno a supporto dello sviluppo tecnologico. Una realtà piccola come Moto Morini rischiava di faticare da sola. Inoltre, cercavamo di abbattere i costi del prodotto sia tramite l’aumento dei numeri di vendita che grazie agli accordi con nuovi partner. È stato così creato un dossier da parte di un advisor internazionale, non con l’idea di vendere, ma di trovare soluzioni utili a crescere. L’idea di base non era quindi quella di cedere l’azienda. Questa mossa ha richiamato l’attenzione di tre partner asiatici. Purtroppo, ho notato con dispiacere che le realtà occidentali stanno morendo. Nella trattativa il più concreto e rapido è stato Zhongneng. Si tratta di una grande impresa privata cinese e sono felice che Moto Morini adesso sia di sua proprietà”.