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Moto Morini X-Cape 1200: a che punto siamo?

Della futura crossover milledue si sono viste delle foto da cui abbiamo apprezzato l'estetica muscolosa filoenduristica, ma della moto in sé si sta poco e nulla, se non quello che si può intuire dalle immagini. Abbiamo contattato Moto Morini per capire a che punto è lo sviluppo della moto e quando potremo vederla

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Moto Morini X-Cape 1200, design tutto italiano per la futura crossover

Torniamo a scrivere di Moto Morini e nello specifico di quella che per comodità chiameremo X-Cape 1200, vista la somiglianza con la enduro 650 e tenuto conto che, anche se per ora di nomi ufficiali non se ne parla, è ormai prassi comune che moto di uno stesso filone abbiano in comune non solo soluzioni tecniche ma anche il nome, per l’appunto.

E nello specifico, la X-Cape 650 sta avendo un riscontro così positivo dal mercato che di certo gli uomini del marketing ne terranno conto quando ci sarà da registrare la moto... Anche se, andando a ripescare nel passato recente, Granpasso non stonerebbe.

Giorni fa i colleghi tedeschi di Motorrad hanno pubblicato un articolo sul loro sito in cui hanno fatto una sorta di resoconto sullo sviluppo della milledue Moto Morini, ipotizzando un arrivo sul mercato nel 2024. Vero che la moto in foto sembra dà l'impressione di essere quasi pronta, ma le tempistiche ci sono sembrate leggermente ottimistiche. Per questo abbiamo alzato la cornetta e scambiato due chiacchiere con il general manager Alberto Monni. Che ha confermato come la fase di sviluppo della moto stia procedendo a gonfie vele, con i primi prototipi del propulsore che stanno prendendo forma presso gli stabilimenti produttivi della Casa madre Zhongneng Vehicle Group, in Cina.

Il due cilindri che animerà la crossover italiana è l’evoluzione del V-twin da 87° (1.187 cc) nato nel 2005 con la Corsaro e utilizzato per l’ultima volta sulla MM Scrambler 1200. Il lavoro di aggiornamento svolto dai tecnici del reparto tecnico della sede italiana di Trivolzio è stato importante, nonostante il 90% dei componenti meccaniche derivino dal precedente Euro4: a cambiare infatti è soprattutto la parte elettronica che va ad adeguarsi a quella delle concorrenti dirette, con adozione del Ride by Wire invece del precedente sistema d’accelerazione meccanico, che non permetteva uno sviluppo tale da rientrare nelle restrizioni imposte dalal Euro5.

Non mancheranno poi tutti i congegni di aiuto alla guida basati su piattaforma inerziale a 6 assi (ABS e traction control di tipo cornering, cruise control, riding mode…) così come saliranno le prestazioni, con la potenza massima che dovrebbe attestarsi sui 140 CV (contro i 110 della versione Euro4). Il motore è in fase di sviluppo da mesi, con i collaudatori Moto Morini che intanto stanno macinando km su km concentrandosi soprattutto sull’implementazione della ciclistica, alla ricerca del miglior setting delle sospensioni e delle quote ciclistiche più congeniali all’idea di moto che vogliono produrre.

Per quanto riguarda poi la voce dotazione, da quello che ci è stato detto la moto sarà full optional o quasi, nel senso che qualcosa verrà tralasciato come ad esempio le sospensioni elettroniche, anche se probabilmente saranno disponibili per quando la moto arriverà sul mercato, magari presenti su di una versione più ricca che andrà ad ampliare l’offerta (un po' come ha fatto Honda con la sua Africa Twin Adventure Sports).

Il design della moto, sviluppato in Italia, sarà sostanzialmente quello che si vede dalle foto, anche se dalla loro uscita ad oggi sono state già apportate delle modifiche di dettaglio che comunque, come ci racconta Alberto Monni, “non hanno modificato né le proporzioni né la figura nel suo complesso”. La X-Cape 1200 la vedremo come concept ad Eicma 2023, per poi essere fatta, finita e lanciata fine 2024, primi 2025.

La scelta della ruota anteriore da 19” nasce da una serie di considerazioni, in primis dal fatto che questa misura è il giusto compromesso sia dal punto di vista del piacere di guida (anche allegro) sia della sua versatilità, visto che dà la possibilità di utilizzare la moto anche in fuoristrada, seppur poco impegnativo. Scartata la ruota da 21" anche perché nel segmento delle maxi adventouring non solo la concorrenza si sta facendo numerosa e agguerrita, ma la competizione si farebbe complicata pure dal punto di vista del prezzo: qui è la maxi di riferimento è la Honda Africa Twin che completa di tutto costa 15.440 euro c.m.i.

E dato che Moto Morini vuole riproporre lo stesso concetto di moto di qualità a un prezzo concorrenziale che sta dietro al successo della X-Cape 650, è chiaro che alla futura crossover milledue verrà più facile risultare a "buon mercato" in un segmento in cui il prezzo medio è di 18.000 euro.

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