Predone sportivo.
Com'è
Prova in pista dell’arma del rilancio della Casa bolognese. E’
stabile,
ben frenata e ha un motore da paura: sono oltre 139 i CV rilevati al nostro
banco. Le emissioni allo scarico sono in linea con i parametri Euro 3.
Costa 12.150 euro.
Il telaio (foto sopra) è un traliccio tubi d’acciaio di diametro
variabile.
La forcella pluriregolabile a steli rovesciati da 50 mm di diametro è della
Marzocchi.
Dietro lavora un mono Sachs anch’esso personalizzabile nella taratura.
La moto è disegnata da Marabese Design. Le linee sono già
viste:
unghia sul faro tipo Ghezzi Furia; gruppo ottico in stile Buell. Telaio
a metà tra Ducati Monster e Triumph Speed Triple.
Il forcellone è asimmetrico con un trave
d’irrigidimento sulla parte sinistra. La struttura è realizzata attraverso
una fusione in terra di lega d’alluminio. Un
procedimento artigianale,
più costoso e più raffinato, sintomo di grande attenzione per il risultato
finale.
Particolare della pinza frenante fornita
dalla Brembo. L’impianto è a due pistoncini.
Entro breve dovrebbero sostituire la pastiglie con un set di tipo più
aggressivo.
Il cerchio posteriore da 5,5 pollici ospita un pneumatico da 180/55.
Il monoammortizzatore della Sachs è pluriregolabile. L’escursione valida
è di 130 mm. L’elemento è vincolato superiormente alla capriata
d’irrigidimento
del forcellone e, inferiormente, al cinematismo progressivo interamente
realizzato in alluminio.
Marmitta intelligente e snella.
I collettori non sono caratterizzati dalla solita, ingombrante, precamera
che, in questo caso, è stata invece inglobata nei voluminosi silenziatori.
La soluzione è esteticamente appagante e ha il vantaggio di non ridurre
la luce a terra.
Terminali di scarico "emozionanti".
La Corsaro rispetta le normative Euro 3 in materia di emissioni inquinanti.
Questo importante traguardo è stato raggiunto senza sacrificare
l’aggressività
del codino. Il doppio terminale può ricordare quello della Ducati Multistrada.
Strumenti belli ma imprecisi.
Il contagiri è bene in evidenza affiancato, a destra, dalla batteria di
spie.
A sinistra l’ampio display LCD con tachimetro, contachilometri parziale,
marcia inserita, orario e temperatura d’esercizio. Le indicazioni, però,
non sono precise. Alla Moto Morini rimedieranno prima della commercializzazione.
Il motore
L’analisi del motore della Corsaro 1200 è stata effettuata su Motociclismo
di aprile 2005.
In questo servizio sono analizzati i dettagli più significativi. L'unità
è un bicilindrico a V longitudinale raffreddato a liquido. La cilindrata
totale è di 1.187 cc.
Testata da corsa.
Le teste sono a 4 valvole ad angolo di soli 22° (9,5° l’aspirazione, 12.5°
lo scarico). La candela è unica e centrale.
La distribuzione è bialbero e conta su valvole dai diametri cospicui:
43,5 mm aspirazione; 35,7 mm lo scarico. Il ritorno delle stesse è assicurato
da due molle.
Pistoni record.
I pistoni hanno un alesaggio di 107 mm. Il più largo mai realizzato
in questa categoria.
I 66 mm di corsa consentono di compattare l’altezza del motore:
un'idea
del progettista Franco Lambertini.
L’albero motore scomposto consente di montare la biella priva di bulloni
di tenuta del cappello. Quindi è più robusta.
Iniezione da migliorare.
L’alimentazione Magneti Marelli con corpi farfallati da 54 mm e
l’iniettore
monogetto.
Nella foto 15 della “gallery” (clicca sull’immagine
per vedere
la serie completa) si vede anche il carter integrale che consente
di tenere la posizione del pignone della catena più alta e più vicina
all’asse
del motore.
Come va
Una forza spaventosa a ogni regime ma ancora qualche problema di messa
a punto che si manifesta con vibrazioni alle pedane agli alti regimi, un
freno motore eccessivo e una risposta secca al primo richiamo, anche dolce,
del gas.
A conferma che si tratti di una moto acerba, il contagiri indica con ritardo
l'effettivo regime di rotazione. Anche l'indicazione della marcia inserita
spesso è impreciso.
Ottimo, invece, il bilanciamento del telaio e l'efficacia dei freni. La
sella poco imbottita limita il comfort e il calore dei mastodontici collettori,
d'estate è quasi insopportabile.
Bene, invece, per il buon angolo di sterzo e il comando cambio/frizione
morbidi da azionare.
Nelle staccatone violente (257 km/h indicati sul rettilineo di Monza
oltre i cartello dei 200 metri!) si apprezza l'ottimo funzionamento della
frizione antisaltellamento e la distribuzione ottimale dei pesi. Infatti
non si avvertono i tipici serpeggiamenti del retrotreno che, talvolta,
possono rivelarsi preoccupanti da gestire.
Ottima la frenata. Potente modulabile e caratterizzata da
spazi
d'arresto davvero contenuti.
In sintesi
LA SCHEDA
Motore: a 4 tempi, bicilindrico a V
longitudinale di 87° raffreddato a liquido, alesaggio per corsa 107x66
mm, cilindrata 1.187 cc, rapporto di compressione 11,8:1, distribuzione
a doppio albero a camme in testa con 4 valvole per cilindro, lubrificazione
forzata con pompa trocoidale, potenza max 140 CV (103 kW) a 8.500 giri,
coppia max 12,5 kgm (123 Nm) a 6.500 giri. Alimentazione: a iniezione elttronica
indiretta Magneti Marelli, diametro dei corpi farfallati 54 mm; capacità
serbatoio carburante 18 litri di cui 6 di riserva. Accensione:
elettronica digitale. Impianto
elettrico: batteria 12V-9Ah.
Frizione: a dischi multipli in bagno
d’olio con comando idraulico e dispositivo antisaltellamento. Cambio:
a 6 marce. Valore rapporti:
13/36 in prima, 17/32 in seconda, 20/30 in terza, 22/28 in quarta, 23/26
in quinta, 24/25 in sesta.
Trasmissione: primaria a ingranaggi
a denti dritti, rapporto 55/31; finale a catena, rapporto 17/40.
Telaio: traliccio di tubi con diametro
variabile in acciaio; inclinazione cannotto di sterzo 24,5°, avancorsa
103 mm. Sospensioni:
anteriore forcella Marzocchi rovesciata con steli da 50 mm pluriregolabile,
escursione ruota 129 mm; posteriore forcellone oscillante con leveraggi
progressivi e monoammortizzatore Sachs idraulico pluriregolabile, escursione
ruota 130 mm. Ruote:
cerchi Brembo in lega leggera a 6 razze, anteriore 3,50x17”, posteriore
5,50x17”; pneumatici Pirelli Diablo, anteriore 120/70-17, posteriore
180/55-17.
Freni:
anteriore a doppio disco flottante da 320 mm con pinza a 4 pistoncini;
posteriore a disco da 220 mm con pinza a pistoncino singolo.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza
2.070, larghezza 810, altezza nd, interasse 1.440, altezza sella 830, altezza
minima da terra 130, angolo di sterzo 30°, peso in ordine di marcia (senza
carburante) 198 kg. Prestazioni:
velocità max nd.
Costruttore: Moto Morini Spa, via Porrettana
377, 40033 Casalecchio di Reno (BO), Italia, tel. 051/19984162; fax
051/19984166.
Gamma colori:
nero/grigio, rosso/grigio. Inizio
vendite: agosto 2005.
Garanzia: 2 anni.
Prezzo: 12.150 euro indicativo chiavi
in mano.
Il banco
126,96 CV a 8.500 giri/min (linea rossa nel grafico sotto) e
11,12
kgm a 7000 alla ruota (linea blu). I valori rilevati all'albero
sono invece di 139,1 CV relativi alla potenza massima e 12,19 per la coppia
massima.
A favore di questi risultati gioca certamente la cilindrata del motore.
In ogni caso sono valori record per la categoria delle naked
bicilindriche.
La curva di erogazione presenta una flessione solo tra 7.000 e 7.500 giri/min.
© RIPRODUZIONE RISERVATA