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Moto Guzzi Stelvio 8V e NTX: test

La Stelvio cresce: in autonomia con un serbatoio da 32 litri, in prestazioni con un motore ancor più fluido e pieno, in divertimento di guida con una ciclistica a punto. In vendita ad un prezzo di 12.990 euro.

Moto guzzi stelvio 8v e ntx: test

Insieme alla Norge GT 8V abbiamo testato, sulle colline toscane tra Firenze e Barberino, la rinnovata Moto Guzzi Stelvio 8V. Le novità, almeno sulla carta, sono note già dallo scorso Salone di Milano, quando è stata presentata: nuovo serbatoio da 32 litri (conto i 18 della versione precedente), frontale ridisegnato, cerchi in lega (a raggi solo sulla versione NTX) e ruota posteriore con pneumatico da 150/70-17 in luogo di quello da 180/55-17. Cambia anche il motore, che adotta il medesimo controllo elettronico, con due sonde lambda (una per cilindro). Il risultato è un’erogazione ancora più fluida e un po’ più piena ai bassi regimi rispetto al passato. Un migliore sistema di aspirazione e uno scarico più aperto della Norge contribuiscono a regalare verve in più e su strada si sente: la Stelvio è più grintosa della sorella GT, ma non mette mai in difficoltà.

 

Anzi, per venire incontro anche ai meno smaliziati, la maxienduro di Mandello del Lario (LC) è dotata di un sistema antiopi denominato ATC. In Moto Guzzi ci tengono a precisare che non è di un controllo di trazione sportivo come quello della Aprilia RSV4. Si tratta infatti di un sistema più semplice, che taglia l’accensione e modifica l’anticipo qualora i sensori sulle ruote registrino una perdita di aderenza. Nel nostro primo test, il suo intervento ci è sembrato piuttosto blando: la prova completa approfondirà la validità del sistema che, ricordiamo, è disinseribile, ma non regolabile. Disinseribile è pure l’ABS (accorgimento utile per l’uso off-road) che ha un comportamento esemplare: interviene solo quando c’è davvero bisogno. A livello dinamico, le modifiche alla ciclistica hanno giovato alla Stelvio 8V: la sezione ridotta del pneumatico posteriore regala maggiore maneggevolezza e il riposizionamento dell’asta di reazione del monobraccio aumenta la trazione e il feeling con il posteriore. Di contro la sospensione lavora in maniera un po’ più brusca; decisamente scorrevole e ben tarata invece la forcella. Infine, le modifiche alla carrozzeria, nella parte anteriore, oltre a conferire un aspetto più aggressivo alla Stelvio, offrono al passeggero un migliore riparo aerodinamico. Il plexiglass, ridisegnato e regolabile a mano, è più protettivo che in passato e, anche in posizione abbassata, consente di viaggiare senza subire la pressione dell’aria su busto e spalle.

 

La Stelvio è disponibile da aprile bianca, nera o terra di Siena ad un prezzo di 12.990 euro. Costa invece 13.990 la versione NTX che mantiene le medesime caratteristiche di base della 8V, alle quali aggiunge le borse laterali in alluminio (32 litri), i cerchi a raggi, i faretti antinebbia, la protezione motore in alluminio, i deflettori sul serbatoio e le protezioni sulle manopole. Tutti questi accessori sono di serie portano il peso a 272 kg (257 la Stelvio 8V). 

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