“Il nome Hadria deriva dal nome di un’antica città Romana da cui ha poi preso il nome il Mare Adriatico, il mare della mia terra. La mia idea era di non stravolgere la moto a livello ciclistico ma di poterne realizzare un modello da usare tutti i giorni e in ogni occasione, una moto versatile che oramai è la parola d'ordine per le mie special” così Filippo descrive la sua creazione. Come vedete, però le modifiche non sono affatto poche. Il grande e sinuoso serbatoio della moto di serie lascia il posto ad una nuova unità, realizzata a mano in alluminio, dalle forme scolpite e muscolose. Con lo stesso metodo sono state realizzate poi anche le altre sovrastrutture presenti. Tutta l’elettronica della moto è stata rivista e sapientemente nascosta. La sella è monoposto e ha una copertura finale che funge da portapacchi, ma che può essere rimossa per montare un kit bauletto per i lunghi viaggi.
Tra le modifiche troviamo una nuova forcella Marzocchi con steli rovesciati da 50 mm, con piastre realizzate appositamente in Ergal e i supporti radiali per le pinze freno. L’impianto frenante è stato migliorato con l’aggiunta di pinze Brembo Serie Oro e dischi anteriori Serie Oro da 320 mm di diametro. La moto è stata rialzata anche nella parte posteriore, grazie ad un nuovo monoammortizzatore. Con lo scopo di ridurre il più possibile il peso, la batteria originale è stata sostituita con una nuova unità agli ioni di litio e il grande scarico della moto di serie lascia ora posto ad uno scarico realizzato su misura da Mass Exhaust. Nuovi anche i cerchi, in alluminio con raggi in acciaio, che montano pneumatici semitassellati Pirelli MT60. Anche il manubrio e le pedane sono state sostituite.