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Guareschi Corse presenta il kit Varano per Moto Guzzi

Una serie di componenti pensati per trasformare una base meccanica Moto Guzzi ‘big-block’ della penultima generazione (Griso/Breva/Norge) in una sportiva adatta alla pista
1/8 Guareschi Corse Kit Varano
In occasione del Motor Bike Expo di Verona abbiamo incontrato i fratelli Guareschi: Gianfranco (per gli amici: il Guaro) è molto conosciuto fra gli appassionati della Moto Guzzi, ha ottenuto le ultime vittorie ufficiali della casa di Mandello del Lario, alle gare per bicilindriche della Bike Week di Daytona nel biennio 2006-07, in sella alla MGS-01, l’ultima bicilindrica lariana pensata per le piste. Il suo fratello maggiore Vittoriano Guareschi (per tutti: il Vitto) è noto per il suo ruolo di collaudatore, e poi di Direttore Sportivo del team Ducati in MotoGP. I fratelli Guareschi hanno ereditato l’attività di famiglia, una storica concessionaria e centro assistenza Moto Guzzi, fondata a Parma nel 1974 dal papà Claudio, scomparso nel 2013. Al loro stand al Motor Bike Expo abbiamo potuto toccare con mano la loro ultima creazione, la GC Corse Varano: un kit pensato per trasformare una base meccanica Guzzi ‘big-block’ della penultima generazione (Griso/Breva/Norge) in una sportiva adatta alla pista. Raccontano Gianfranco e Vittoriano che, visto che nella gamma Guzzi manca da tempo una sportiva pura, molti guzzisti chiedono di poter trasformare le loro moto stradali in moto da pista. Hanno pensato a una ciclistica modificata per migliorare la guidabilità in modo da permettere a tutti gli appassionati di poter correre nelle gare riservate alle bicilindriche. Vi hanno riversato il bagaglio di esperienze ricavate dalle gare con la Guzzi MGS-01: non solo le vittorie a Daytona, ma anche nei campionati italiani BOTT. In questa moto Vittoriano ha travasato le conoscenze accumulate nei primi anni 2000, quando in Ducati Corse ha partecipato allo sviluppo del progetto Desmosedici, sotto la supervisione di Filippo Preziosi.

In effetti molti dei concetti di queste due moto si ritrovano nella Guareschi Corse Varano. A partire dal telaio a traliccio che avvolge la parte alta del motore bicilindrico trasversale a V di 90°. È il motore ad assolvere una funzione portante, in quanto vi è infulcrata la trasmissione finale, che adotta il sistema CARC (Cardano Reattivo Compatto) che ha equipaggiato tutte le Guzzi stradali e sportive ‘serie grossa’ più recenti, e nella Varano è chiamato a esprimere le sue potenzialità in un utilizzo decisamente più spinto. Il traliccio in tubi di ferro è il risultato di numerose sessioni di test sulla ‘pista di casa’ dei Guareschi, il circuito di Varano de’ Melegari. Per chi nel mondo Guzzi non è proprio di primo pelo, questo traliccio compatto rivela un’aria familiare: ricorda molto la sezione superiore dello storico “telaio Tonti”, messo a punto all’inizio degli anni ’70 da Lino Tonti per la V7 Sport, e utilizzato sulle generazioni successive di motociclette della Casa di Mandello, le cui doti di stabilità erano proverbiali. Ci spiega Vitto Guareschi che la ciclistica dotata della trasmissione CARC è piuttosto rigida, quindi il telaio deve avere un grado di flessione adeguato. Per questo motivo hanno scartato i tubi in acciaio al CrMo, più leggeri ma troppo rigidi.
La meccanica è quella collaudata delle grosse Guzzi. I più associano le motociclette di Mandello con i loro imponenti cilindri ad aste e bilancieri alle paciose cruiser della serie California. Eppure, senza bisogno di tornare troppo indietro nel tempo, non sono mancati esempi di bicilindriche Guzzi che hanno calcato le piste: non solo la MGS del Guaro a Daytona, ma le V11 che hanno partecipato alle gare stradali inglesi, compreso il TT, e le gare in salita italiane come la Ballabio-Resinelli. Negli anni i fratelli Guareschi hanno sviluppato una notevole esperienza nell’elaborazione dei motori Guzzi, a base di parti speciali e affinamento delle soluzioni esistenti. Con un’elaborazione adeguata delle termiche sono riusciti a ottenere fino a 160 CV, con una coppia molto robusta che fa dell’erogazione uno dei suoi punti forti. Senza mai trascurare l’affidabilità, fanno notare: come ha sempre raccomandato papà Claudio.

La linea di questa motocicletta rappresenta una rilettura in chiave moderna degli stilemi della MGS-01: una carrozzeria aerodinamica e molto avvolgente, con un frontale che privilegia il grado di protezione. La meccanica è lasciata completamente a vista, così come era nell’ultima super-sportiva prodotta a Mandello. Il sellino è monoposto, la coda è tronca e slanciata, come suggeriscono i più recenti dettami del design motociclistico in tema di sportive.

I fratelli Guareschi intendono lasciare piena libertà al cliente di definire le caratteristiche del risultato finale in base alle sue esigenze specifiche. Il kit si può montare su una base meccanica a 2 o a 4 valvole per cilindro, fornita da Guareschi o già in possesso del cliente. C’è ampia scelta di materiali e componentistica, si può procedere a vari gradi di elaborazione della meccanica ed equipaggiare la moto con luci, frecce e specchietti, per un utilizzo stradale (in particolare per quei mercati, come la Germania, dove è relativamente agevole l’omologazione di special in esemplare unico). Nel loro intendimento si tratta di una moto di nicchia, rivolta agli estimatori Guzzi con velleità sportive. Quindi una sportiva dichiarata, ma a tutto tondo: con un grado di versatilità sufficiente a scendere in pista così come ad essere a suo agio nell’escursione veloce sul passo appenninico. Grazie a un’erogazione molto vigorosa, a una ciclistica stabile e maneggevole e a un peso tutto sommato limitato (da 176 kg. in ordine di marcia – a seconda degli allestimenti e materiali impiegati).

Il kit comprensivo di telaio, serbatoio, carrozzeria e componentistica si potrà acquistare in scatola di montaggio, a un prezzo stimato a partire da 7.930 euro; oppure verranno messe in vendita moto complete. La stradale 2V (che vedete qui sotto) esposta nel loro stand era in vendita a 17.500 euro chiavi in mano.
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