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24 July 2018

Dal 2019 le moto giapponesi costeranno meno

Grazie a un accordo di libero scambio firmato tra l'Unione Europea e il Giappone saranno eliminati i dazi sull'importazione di moto, scooter e ricambi dal Paese del Sol Levante. Per le due ruote si parla di tagli fino all'8%
1/14 Honda NC750S DCT, Suzuki SV650 ABS e Yamaha XSR700 al passo San Marco (in provincia di Bergamo, collega la Val Brembana alla Valtellina) durante la prova comparativa medie naked di Motociclismo
Mentre continua la guerra dei dazi tra Unione Europea e America è stato firmato un importantissimo accordo di libero scambio tra la UE e il Giappone. Il Jefta (Japan-Ue free trade agreeement), siglato dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier giapponese Shinzo Abe, prevede l'eliminazione delle imposte sul 99% delle merci giapponesi che entrano in Europa; dall'altra parte il Giappone cancellerà il 94% dei dazi sulle importazioni di prodotti provenienti dall’Unione europea. Complessivamente si tratta di un accordo che riguarda 600 milioni di persone e il 30% del PIL mondiale.

Restando nel nostro settore il taglio riguarda i dazi su moto, scooter, ciclomotori e ricambi. Per quanto riguarda le moto la cancellazione della tassa di importazione permetterà un taglio di costi in base alla cilindrata del veicolo: -8% su tutte le moto di cilindrata inferiore ai 250 cc e -6% per tutti i veicoli di cilindrata superiore ai 250 cc. Considerando una moto di grossa cilindrata da 15.000 euro il risparmio potrebbe arrivare a 900; se parliamo poi di supersportive da oltre 20.000 euro il risparmio si avvicinerebbe ai 1.500 euro… Sugli accessori invece i dazi influiscono al 3,7% sul prezzo finale.

Lo stesso discorso vale per i marchi europei, che vedranno cancellati i dazi sull'importazione di moto in Giappone e quindi potranno cercare di entrare nel mercato in maniera più aggressiva. L'entrata in vigore del Jefta è prevista per marzo 2019, ma ci vorranno 5 anni prima che l'accordo arrivi a pieno regime (il dazio verrà cancellato gradualmente di anno in anno).

Altra conseguenza positiva della firma di questo accordo è il fatto che UE e Giappone hanno uniformato gli standard per le emissioni inquinanti dei veicoli. Ciò significa che le case non dovranno ripetere i test di omologazione in Europa e poi in Giappone, o viceversa; permettendo così un notevole risparmio alle aziende in fase di sviluppo di un nuovo prodotto.
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