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La regola del 5

Le 10 moto più vendute in Italia sono di cilindrata alta o medio alta. Ma c'è una cosa: le entry level Honda CB500 X e F stanno da mesi ai piani... abbastanza alti. Inversione di rotta? A giudicare da molti modelli presentati a Intermot e Eicma pare di sì. La nostra ricetta per il successo: stare sotto i 5.000 euro, i 50 CV, i 150 kg e i 500 cc

1998: l'anno della entry level

Nel 1998 in Italia vengono vendute 1.533 Suzuki TU250X. È, quello, l’ultimo anno in cui un’autentica entry level raggiunge la top ten del mercato italiano. Questa monocilindrica piccola e semplice - ma tutt’altro che anonima - surclassa le moto di accesso dell’epoca (Kawasaki ER-5, Honda CB500, Yamaha XV535 Virago, ecc) probabilmente perché sintetizza caratteristiche tecniche a tutti gli effetti accessibili: 20 CV di potenza, 130 kg di peso, sella a 750 mm da terra, prezzo concorrenziale. Il decennio che segue, più scoppiettante e volubile, cancella quel mondo con un colpo di spugna. Gli italiani abbandonano l’idea un po’ romantica della moto “normale” e si lasciano stregare prima dalle supersportive senza compromessi, poi dalle naked un po’ pepate di media cubatura. Finché negli anni Dieci del nuovo millennio esplode il fenomeno GS, che se da una parte genera il felice filone delle maxienduro/crossover, dall’altra si abbatte come uno tsunami sul mercato moto, già all’alba della grande Crisi.

il ritorno delle piccole

1/62 Honda CB500X 2016
Come se ne esce? In quegli anni l’impoverimento della classe media genera un apparente controsenso: moto costose ed elefantiache come la BMW R 1200 GS/Adventure, la Ducati Multistrada e l’Harley-Davidson Sporster 1200 tengono bene sul mercato e vendono il quadruplo, il quintuplo o anche più rispetto a modelli decisamente più facili e accessibili come per esempio la Beta Alp 4.0, la Kawasaki Ninja 250, la KTM Duke 200 e la Suzuki Inazuma 250. Finché nel 2014 arriva la prima brezza di ottimismo. Quell’anno il mercato fa segnare un timidissimo aumento che si conferma con maggior ampiezza nel 2015 e viene definitivamente certificato dall’impetuoso avvio di 2016 (a gennaio le moto fanno segnare +30%!). La novità è che in quest’ultimo anno e mezzo è tornato un po’ di ottimismo anche nella classe media e di conseguenza il mercato non si anima più solo di prodotti premium. Non confonderei tuttavia questa tendenza col fenomeno Scrambler, che per prezzo e attrattiva “modaiola” fa storia a sé. Invece il principale indicatore del cambiamento è che per la prima volta dopo 18 anni (!) una moto di “soli” 500 cc naviga stabilmente nelle posizioni di alta classifica. Stiamo parlando della Honda CB500X e della sua sorella CB500F. È possibile quindi che il nostro futuro sia un ritorno al passato. Quindi a moto facili, piccole, concorrenziali nel prezzo e divertenti da guidare. Senza contare che sono ben curate nelle finiture e sembrano ideali per i più giovani (si guidano con la patente A2) come per i meno esperti (hanno l’ABS di serie). 

smetteremo di vedere moto da 20.000 euro in cima alla classifica di vendita?

E poi c’è la Yamaha MT-03. Una moto così “intelligente” è il segno che anche Yamaha crede in quella che io chiamo “la regola del 5”: la vera moto di massa deve stare sotto i 5.000 euro, sotto i 50 CV, sotto i 150 kg, sotto i 500 cc. Non si sono mosse in questa direzione solo le due Case motociclistiche più grandi del mondo. Ci sono anche la BMW G 310 R e le Kawasaki Z250SL e 300.
Ma non possiamo dimenticare un Eicma 2015 che ci ha regalato anche la Mash 400, la Mondial Hipster 250, la Suzuki Van Van 200, la SWM Gran Milano 440 e le Benelli Leoncino e TRK 502. Ai saloni autunnali 2016 (Colonia e Milano) sono arrivate poi conferme e novità: Mash ha allargato la famiglia delle 400 con la TT40 Café Racer, BMW ha fatto debuttare la G 310 GS, Kawasaki la Versys-X 300, Suzuki la V-Strom 250 e la GSX250R, Mondial ha presentato la versione definitiva della Hipster (la HPS 125). Confermate anche le Benelli, mentre sono arrivate le novità Fantic Motor e SWM.
Dopo 18 anni è ancora presto per dire se davvero si tornerà al concetto di semplicità espresso così bene dalla TU250X. Ma se, come sembra, si confermerà la ripresa, a breve smetteremo di vedere moto da 20.000 euro in cima alla classifica: basta che le Case seguano la regola del 5...
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