Tra le incognite legate alla pandemia di Coronavirus che, dal febbraio scorso, stiamo vivendo in Italia, una ci ha accompagnato con ostinazione, senza mollarci un istante. Mascherine sì o no? Benché le ordinanze di diverse Regioni (in Lombardia sono obbligatorie dal 5 aprile e da nuova ordinanza lo resteranno almeno fino al 17 maggio) nel corso dei mesi abbiano definito la questione e tutti convengano che è meglio “con” piuttosto che “senza”, permane un senso di disorientamento. Per la loro scarsa reperibilità, il loro prezzo (solo il 26 aprile è arrivata la notizia che sarà calmierato a 50 centesimi), ma anche perché la comunità scientifica teme che indossarle possa indurre a non rispettare la misura più importante: il metro e mezzo di distanza. Ci sono stati, poi, i messaggi contraddittori su chi dovesse usarle e su quali fossero quelle giuste. FFP3? FFP2? FFP1? Chirurgiche? Con valvola o senza? È obbligatoria per i motociclisti? E se sì, con tutti i tipi di casco.
Queste domande le abbiamo rivolte a un alto funzionario che si occupa delle politiche per la Sicurezza Stradale della Regione Lombardia (ma possiamo considerarle valide per tutto il territorio nazionale), Bruno Donno: “Nelle varie ordinanze e decreti non ci sono riferimenti alla mobilità motociclistica. Per analogia, possiamo dedurre quando vige l’obbligo della mascherina. Se sono da solo in luoghi aperti senza presenza di persone, posso stare senza; questo potrebbe equivalere ad essere soli in moto. Se ho un casco aperto, sarà conveniente averla già indossata; mentre i caschi integrali fanno già da barriera verso le altre persone. Ovviamente in questo caso, se si toglie il casco, devo poi provvedere a proteggermi. Sarebbe meglio indossarla comunque; soprattutto in caso di situazioni di emergenza (incidente, guasti, ecc.). Inoltre, portarla sempre evita inconvenienti dovuti alla dimenticanza…”.
La cosa viene confermata nelle risposte alle FAQ relative alle misure previste dall’Ordinanza regionale n. 528 dell’11 aprile 2020, che trovate nel sito della Regione Lombardia, in cui si dice che l’obbligo “è meglio soddisfatto indossando comunque una mascherina”, ma si può ritenere “che il casco integrale con visiera calata consenta comunque un adeguato livello di protezione. Diversamente il casco jet non dà alcuna copertura a naso e bocca e quindi non esime in alcun modo dall’indossare la mascherina o altra adeguata protezione”.
Noi motociclisti siamo abituati a muoverci nella vaghezza di disposizioni che non ci riguardano da vicino e siamo anche bravi a tagliarci degli spazi di movimento circoscritti nei limiti del buon senso. Il buon senso, in questo caso, ci dice di trovare la giusta via tra i buoni propositi e le esigenze di mobilità quotidiana. In un’ipotetica scala che va dalle mascherine riconosciute protettive a livello europeo (EN 149) e il foulard o la sciarpa (comunque contemplati nelle ordinanze delle Regioni), noi motociclisti che possibilità abbiamo di proteggerci? Vediamole insieme.