A proposito di estero, volete sapere come sono considerate le moto in Cina, India, Sudamerica, Scandinavia, Sudest Asiatico, ecc.? Beh,
guardate le foto nella nostra gallery, che illustrano bene la situazione che andiamo a descrivervi.
Partiamo dal Sudamerica e dalla foto d'apertura di questo servizio (ce l’ha inviata il lettore Artemio Oricchio), che ritrae un'autostrada brasiliana dello Stato del Rio Grande del Sud, con corsia preferenziale per le moto, a saltare il casello. Ma anche altri Paesi extreuropei favoriscono le due ruote. Passiamo alla Colombia: la corsia "Exentos" (esentati) non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Tariffe del Costa Rica: auto 75 "colón", moto 50. Sconto del 33%.
Spostiamoci in Asia. In Malesia le moto hanno una corsia dedicata senza pedaggio. Ma all'assenza di pedaggio non corrisponde l'assenza di servizi: una "via di fuga" permette alle moto di ripararsi sotto i cavalcavia senza restare sulla carreggiata in caso di pioggia (cioè praticamente tutti i giorni), come invece succede sulle costose autostrade nostrane. Sempre restando in Malesia, abbiamo recuperato le tariffe del Penang Bridge II, il ponte più lungo del sudest asiatico. Per attraversarlo, si paga in una sola direzione, un’auto sborsa 8,5 Ringgit (circa 1,9 euro), mentre una moto 1,7 (poco meno di 40 centesimi di euro), il 79% in meno.
L’India, spesso non impone pedaggi alle moto, e quando lo fa – sulle arterie più moderne – applica tariffe pari, come minimo, al 50% di quanto pagano le auto, con sconti crescenti all’aumentare della distanza.
Per finire, torniamo in Europa. Della Francia sappiamo, quindi spostiamoci in Norvegia. Il Paese scandinavo tende a non far pagare le moto, anche se non ovunque.