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Sono 200.000 le moto iscritte al Registro Storico FMI

La crescita delle iscrizioni del 25% nei primi mesi del 2016 conferma il successo di un’iniziativa che, a quanto pare ha convinto molti appassionati e possessori di moto d’epoca e di interesse storico

Successo epocale

Le moto d'epoca raccolgono consensi sempre maggiori, ma l’interesse verso un certo tipo di motociclismo “classico” è testimoniato anche da altri fattori, quali la massiccia presenza degli appassionati alle manifestazioni specifiche (Imola, Novegro, Reggio Emilia in testa: ne parliamo su Motociclismo d’Epoca di maggio) e l'offerta da parte delle Case di modelli che traggono ispirazione da grandi modelli del passato. Ispirazione riuscita, a giudicare dai dati di mercato
 
Anche le iscrizioni al Registro Storico della Federazione Motociclistica Italiana, un vero riferimento della storia e custode della cultura motociclistica, sono in crescita. Nella prima parte del 2016 c’è stato infatti un incremento del 25%. Un risultato che, come sottolineato dal Presidente FMI, Paolo Sesti, è stato ottenuto grazie anche all’introduzione di importanti novità nelle procedure e della possibilità di svolgere le iscrizioni online (qui maggiori dettagli).
 
Ricche di soddisfazione le parole del Coordinatore del Registro Storico, Salvatore Pascucci: “Sono davvero orgoglioso di questo importante traguardo e ringrazio tutti i miei collaboratori e gli esaminatori che hanno contribuito a questo traguardo, impensabile fino a poco tempo fa. È il segno che i miei propositi di un Registro Storico FMI di grande qualità sono diventati concreti e reali”.

La duecentomillesima sarà speciale

Pascucci ha poi specificato che ad ottenere la targa di 200millesima iscrizione non potrà che essere un veicolo di altissimo livello, come l’unico esemplare esistente della Moto Morini 175 Bialbero del ’59, appartenente al collezionista Corrado Cosettini. Accreditata di 28 CV ad oltre 12.000 giri e velocità prossima ai 200 km/h questa moto, con Nerio Biavati, diede origine alla GP250 che accumulò innumerevoli successi e sfiorò il titolo Mondiale nel 1963 con il pilota Tarquinio Provini.
 
Sicuramente troveremo un momento ed un luogo adatti per consegnare la targa numero 200.000 e celebrare degnamente questo importante risultato”, dice Sesti.
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