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Montani: “Tracciato a norma e soccorsi impeccabili per Doriano”

Pino Montani, proprietario del circuito Il Sagittario, teatro del tragico incidente di Romboni, si dice sicuro che la Procura sbloccherà presto il sequestro dell’impianto. Ci parla di protezioni, soccorsi, regolamenti, incasso, destinazione dei contributi. E per la prima volta anche del progetto di modifica della pista, che riguardava pure quella maledetta curva

Montani: “tracciato a norma e soccorsi impeccabili per doriano”

Signor Montani, secondo le prime indiscrezioni il perito della Procura avrebbe rilevato delle grosse incongruenze sul tracciato

Quando la Procura di Latina acquisirà tutti i dati necessari, sono sicuro che sbloccherà il sequestro dell’impianto, che è un sequestro cautelativo senza nessun indagato. La pista è omologata dalla Federazione Motociclistica Italiana da dieci anni. È successo semplicemente che, dieci anni fa, il nostro tecnico ha prodotto un disegno sbagliato che ha riportato erroneamente le misure delle curve dove è successo l’incidente del povero Doriano.

 

Esattamente di quanto ha sbagliato?

Sulla carta è scritto che quel tratto del curvone a sinistra misura 40-43 metri e che lo spazio di fuga è di 15 metri. In realtà dai rilievi emerge che quel tratto misura 25 metri e lo spazio di fuga è di 11. Però l’omologa della pista è stata sempre fatta sia dalla FMI sia dalla Federazione Internazionale e, da regolamento, in quel punto ci devono essere 6 metri. E poi vorrei aggiungere che un rettilineo più corto (25 anziché 40-43 metri, ndr) necessita di una via di fuga meno ampia (11 anziché 15 metri, ndr). E poi tu mi dici che quei 4 metri di differenza avrebbero salvato Doriano?

 

Non l’ho mai detto e non lo penso. Però le chiedo come mai al Mondiale c’erano una decina di new jersey tra le due curve mentre al Sic Day no

Non lo posso decidere io né il direttore di gara dove mettere cosa. È la Federazione che, in sede di omologa, decide se lì ci vanno delle protezioni. Ci sono delle regole e delle leggi da seguire, e noi le abbiamo rispettate. Mi faccia anche dire che in quel punto non era mai, mai, mai, mai successo niente, e che Romboni ha preso una traiettoria davvero imprevedibile e comunque distante dai new jersey a cui lei fa riferimento.

 

Sono d’accordo con lei, ma le domando come mai una gara di Mondiale ha delle protezioni che invece mancano a una gara benefica dedicata a un ragazzo morto in moto

La Federazione internazionale fa mettere più protezioni. Il giovedì pomeriggio prima della gara di Mondiale fanno l’ispezione 7-8 persone, e tu fai quello che ti dicono. Quando se ne vanno devi ripristinare la pista come ti prescrive il certificato di omologazione. Se lasci qualcosa in mezzo al circuito, nell’attività nazionale non sei in regola.

 

Il circuito “Il Sagittario” lei lo considera un circuito sicuro?

Certo, è omologato dalla Federazione e usato anche per il Mondiale. Ma le dirò di più: noi circa un mese fa abbiamo mandato in Federazione il progetto preventivo della nuova pista e - ironia della sorte - quella “esse” lì verrà tolta per aumentare ancora di più gli spazi di fuga. Il Sic Supermoto Day doveva essere l’ultima gara fatta così.

 

Lei pensa che, anche a fronte di un ricco incasso, sia stato fatto tutto il possibile a livello organizzativo per garantire la sicurezza di tanti ex campioni, piloti MotoGP e personaggi famosi?

Avevamo due ambulanze di classe A che prestavano servizio gratuito per l’evento. Il Moto Club Celestino Girolami ed io, che organizziamo l’evento, facciamo semplicemente quello che dice il regolamento. Per la domenica mattina avremmo dovuto avere anche l’eliambulanza del Corpo Forestale dello Stato fissa direttamente in pista. Doveva venire anche il sabato, certo che col senno del poi è facile fare critica... Qui Biaggi ce l’abbiamo una volta al mese ad allenarsi, mica verrebbe se non è un posto sicuro.

 

Al momento dell’incidente in pista erano presenti il personale qualificato e gli strumenti necessari per intubare e/o defibrillare Doriano oppure alcune operazioni si sono rese possibili solo grazie all’arrivo, per quanto tempestivo, del 118?

Le due ambulanze di classe A presenti in pista fin dalla primissima mattina (l’incidente è avvenuto verso le h. 13:45, ndr) erano attrezzate come centro mobile di rianimazione e il personale medico lì presente poteva effettuare, come ha fatto, tutte queste operazioni.

 

Posso chiederle quanto avete incassato?

Non lo so, ho ancora tutte le ricevute e dobbiamo fare i conti. In questi giorni tra Federazione e Procura le trasferte non mi danno tregua. Non so dire quanto rimarrà in cassa, c’è un sacco di gente che ha chiesto il rimborso del biglietto. Di sicuro non arriveremo ai 90.000 euro dello scorso anno, ma abbiamo già provveduto a dare un contributo alla moglie di Romboni e abbiamo pagato 4.300 euro per il trasporto della salma, perché la Federazione non se ne occupa.

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