Nonostante l’assenza di Kenan Sofuoglu nel primo appuntamento del campionato, le emozioni non sono mancate nella classe Supersport: dopo appena 3 giri viene esposta la bandiera rossa in seguito ad un brutto incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, tra Mulhauser ed uno sfortunato Gamarino, centrato in pieno dalla Honda dello svizzero. I due, insieme a Gino Rea caduto in precedenza, non prenderanno parte alla ripartenza.
Nella ripresa la leadership della corsa cambia repentinamente, poi avvengono alcuni colpi di scena: PJ Jacobsen, dopo essere stato “graziato” dalla bandiera rossa (si era ritirato per un problema alla sua MV Agusta), commette un errore nel T3 e risale fino alla sesta piazza; Jules Cluzel, dopo un errore verso la fine, cerca di riportarsi nelle posizioni di testa ma nell’ultimo giro il francese è protagonista di una brutta caduta che coinvolge anche Federico Caricasulo.
L’uomo di giornata però è Roberto Rolfo: l’italiano trionfa al fotofinish, appena 1 millesimo lo separa dalla Yamaha R6 di Lucas Mahias, il quale sul rettilineo finale spinge sull’erba Rolfo, cercando di ostacolarlo oltre il limite consentito. Tempestive le scuse del francese, accettate da Rolfo che torna a vincere a Phillip Island dopo 14 anni (nel 2003 vinse nel Motomondiale con la Honda 250 cc). L’ultima vittoria di Rolfo risale al 2012, quando vinse in Malesia in Moto2; il miglior risultato dell’italiano in Supersport prima di oggi era un 3° posto, a Magny-Cours nel 2014. Completa il podio uno straordinario Anthony West: il vincitore della gara dello scorso anno, presente oggi in qualità di Wild Card, parte dall’ultima fila e riesce a terminare al parco chiuso nel GP di casa. Solido 4° posto per Kyle Ryde, giovane pupillo di Manuel Puccetti, che si mette alle spalle un ottimo Niki Tuuli (5°), autore di una gara in rimonta. Molto bene l’australiano Aiden Wagner, il quale termina 7° davanti al giapponese Watanabe (8°) e allo spagnolo Calero (9°); a completare la Top 10 c’è un altro australiano, Lachlan Epis. Alex Baldolini, autore di un errore nei tratti finali della gara, finisce 13° davanti a Michael Canducci. Non terminano la corsa Pizzoli, Stapleford, Hill e Smith.