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Le pagelle della SBK a Portimão

Rea è l'uomo da battere, mentre Davies deve guardarsi alle spalle. Van Der Mark vuole a tutti costi il secondo posto in classifica. Melandri è rinato, le Aprilia di Laverty e Savadori non mostrano il loro potenziale. Lowes? Non pervenuto
1/6 Mondiale SBK 2018, ​Portimão: Jonathan Rea - Kawasaki

Jonathan Rea: 10

Il circuito di Portimão dovrebbe chiamarsi “Circuito Internacional do Jonathan Rea”, dato che nessuno ha mai vinto tanto quanto lui su questo tracciato: con 7 trionfi nelle ultime 8 gare disputate in Portogallo e 14 podi complessivi, Rea conosce come le sue tasche i 4.692 metri del Circuito dell’Algarve. In Gara 1 il dominio comincia dalla seconda curva, mentre in Gara 2 ci vuole un po’ prima che Davies ceda la leadership della corsa al Campione del Mondo in carica. Insomma, un altro bottino da 50 punti e 66 vittorie in carriera per il 31enne di Ballymena che ora ha 420 punti in cascina ed un distacco di 116 punti sugli inseguitori. La pratica “Mondiale” potrebbe già chiudersi a Magny-Cours: niente e nessuno sembra possa fermare Johnny dall’ottenere il suo 4°titolo iridato. Manca la lode per meno di un decimo di secondo, quello che mancava al "poco carismatico" nordirlandese (così definito da Gregorio Lavilla, boss della WorldSBK) per centrare la Superpole.

Michael Van Der Mark: 9

Non c’è dubbio che Michael Van Der Mark sia il secondo pilota più in forma del campionato, e lo ha confermato in questo GP. L’olandese parte dalla seconda fila in Gara 1 ma riesce a portare la Yamaha sul gradino più basso del podio. È in Gara 2 che mette in mostra il suo vero valore: partito dalla settima casella, Van Der Mark si fa strada fino al quarto posto. Nei giri finali è dietro alle due Ducati, che sembrano sbarrare la strada all’olandese, tuttavia Melandri e Davies vanno larghi alla curva 1 e Van Der Mark li sorpassa entrambi in una sola mossa. MVDM chiude alle spalle di Rea, centrando il secondo podio nel fine settimana. Il secondo posto è a 40 punti: una missione difficile ma non impossibile.

Chaz Davies e Marco Melandri: 8

Due performance totalmente differenti da parte dei piloti ufficiali, ma che in fin dei conti si equivalgono come voto in pagella. Melandri è ottimo: non centrava due podi in uno stesso fine settimana dalla doppietta di inizio anno a Phillip Island. La Panigale numero 33, senza problemi di stabilità in rettilineo, sembra andare fortissimo con Marco, finito nell’occhio del ciclone durante il mercato estivo. Davies invece, nella pausa estiva, si è infortunato ben due volte: la prima volta ha mancato l’appuntamento al WDW, la seconda invece è arrivato a Portimão visibilmente dolorante. Il suo obiettivo era mantenere il 2° posto nel Mondiale, proteggendosi dall’incombente risalita di Van Der Mark. Ci è riuscito parzialmente: Davies ha lottato con tutte le sue forze per ottenere il meglio dal suo fisico e dalla sua moto. La Ducati c’era… la sua spalla invece ha avuto la meglio. In Gara 2, dopo aver comandato la prima parte di corsa, è vittima di un evidente calo fisico: riesce a ridurre i danni portandosi a casa 26 punti, ma che valgono oro per la classifica. Dunque, Davies premiato per l'immenso cuore e sforzo, Melandri per essere tornato nelle posizioni che più gli si addicono.

Eugene Laverty: 7,5

La sorpresa del weekend è proprio lui, Eugene Laverty. La sua terza Superpole in carriera la centra a Portimão, circa 5 anni dopo aver ottenuto l'ultima a Jerez, sempre in sella all’Aprilia RSV4. La sua favola viene interrotta agli inizi di Gara 1, quando Xavi Forés forza la frenata alla seconda curva del primo giro, centrando in pieno l'incolpevole pilota irlandese. In Gara 2 viene battuto da Savadori, anch’egli a terra nella gara di sabato. Chiude 7° un weekend iniziato alla grande e terminato al di sotto delle aspettative per colpa di quanto accaduto il sabato. Sebbene lo zero in Gara 1, ci sentiamo di dargli un buon voto visto che l'irlandese sta tenendo alto il nome della RSV4 in un campionato a prevalenza "verde".

Loris Baz: 7

Il pilota francese è autore del suo miglior weekend del 2018. I punti ottenuti (17) sono gli stessi che ha portato a casa dopo il GP d’Olanda, tuttavia Baz ha chiuso Gara 1 in sesta posizione, il piazzamento più alto mai ottenuto con la BMW in stagione. La corsa di domenica invece si rivela più difficile: partito dalla prima fila, Loris viene sfilato da molti suoi sfidanti fino ad arrivare al 9° posto, chiudendo ad 1 secondo e mezzo dalla posizione occupata in Gara 1. Si tratta di un buon risultato visto che la S 1000 RR è un progetto con diversi anni alle spalle, e che potrebbe finire i suo percorso proprio in questa stagione. La nuova versione della supersportiva di Monaco di Baviera verrà presentata a fine anno, potrebbe fare il suo debutto nelle competizioni già il prossimo anno.

Tom Sykes: 6

La storia è sempre la stessa: Sykes, con una moto 4 volte Campione del Mondo, fatica ad arrivare sul podio. Il ritorno a Portimão, dopo lo spaventoso incidente dello scorso anno, è appena sufficiente. “Superpoleman” fa registrare il 6° tempo nelle qualifiche, ed in Gara 1 riesce a chiudere 5°. In Gara 2 invece parte 2° ma ancora una volta non ha il ritmo per stare con i piloti di testa, chiudendo ancora 5°. Si attenderanno sviluppi sul suo futuro: Tom sembra prossimo ad entrare nei box del Team Ten Kate al fianco di Leon Camier.

Lorenzo Savadori: 6

Il “Sava” è autore di un GP di Portogallo leggermente peggiore del suo compagno di squadra. Savadori centra un ottimo 4° posto in Superpole, ma in Gara 1 forza troppo e butta via una buona gara alla prima curva. Domenica invece trova un parziale riscatto, facendo meglio di Laverty e chiudendo 6°. C’è il rammarico del fatto che la RSV4 sul tracciato portoghese era molto competitiva. La caduta in Gara 1 influisce molto sul voto generale, tuttavia la prestazione generale di Lorenzo è considerabile sufficiente vista la progressione di risultati in sella all'Aprilia.

Alex Lowes: 4,5

"Non pervenuto” Alex Lowes in questo Gran Premio. Apre Gara 1 dal fondo della quarta fila, viene inizialmente ostacolato dall’incidente di Laverty e Forés, poi comunque il suo ritmo non è dei migliori: riesce a chiudere 10°. Gara 2 è anche peggio: il suo feeling con la moto di Iwata è praticamente assente, e chiude il fine settimana con un 11° posto. Il tutto mentre il suo compagno di squadra centra un doppio podio. Si tratta di una delle peggiori performance da parte del pilota britannico in questo 2018

Xavi Forès: 4,5

Difficile rientro dalle vacanze per Forés, che non brilla in Superpole e, nel tentativo di recuperare qualche posizione agli inizi di Gara 1, sbaglia la frenata centrando in pieno Laverty, con uno zero per entrambi. In Gara 2 il riscatto non c’è, complice anche una ferita al gomito occorsa nel giorno prcedente: completa la Top 10, ma i momenti in cui il pilota spagnolo del Team Barni faceva paura ai piloti ufficiali sembra ormai un ricordo lontano.

Altri piloti

  • Michael Rinaldi: 6,5
  • Jordi Torres: 6
  • Leandro Mercado: 5,5
  • Jake Gagne: 5,5
  • Yonny Hernandez: 5
  • Leon Camier: 4,5
  • Toprak Razgatlioglu: 4,5
  • PJ Jacobsen: 4
  • Jakub Smrz: 3

MENZIONI SPECIALI

Lucas Mahias e l'eroico gesto dell'ultimo giro di Portimão

Il Campione del Mondo in carica della Supersport 2017 stava comandando la gara delle 600 quando, all'inizio dell'ultimo giro, la sua gomma posteriore si fora ed è costretto ad effettuare una tornata del tracciato sul cerchione posteriore. Visto che la direzione gara ha esposto la bandiera rossa poco dopo l'inizio dell'ultimo giro, il pilota francese aveva 5 minuti di tempo per fare i 4.692 metri del tracciato di Portim​ão. Tradotto: doveva mantenere una media di almeno 50 Km/h con una R6 ed una ruota posteriore a terra. Mahias, con la dedizione di un pilota endurance quale era fino a due anni fa, ci ha provato con tutte le sue forze, cadendo a terra anche due volte e ritornando subito in sella. Con la Yamaha di traverso sui rettilinei e le scintille che partivano dal cerchione, il francese rientra ai box (pare) entro i 5 minuti.

Tuttavia, Mahias è rientrato dalla pit lane sbagliata, saltando una serie di coni che delimitava la pista: la direzione gara, che ha ritenuto questa manovra un "taglio di pista", squalifica il francese che non prende nemmeno un punto. Le lacrime di frustrazione, miste a quelle causate da uno sforzo mentale e fisico incredibile, sono state dure da trattenere per un pilota che ai microfoni ha dichiarato che "questa situazione rappresenta la mia carriera: per quanto sforzo ci metta a fare quello che faccio, c'è sempre qualcosa che va storto".

Lucas Mahias ha ottenuto il sostegno di chiunque stesse seguendo quella straordinaria impresa. Sebbene non sia stato premiato con una coppa sul podio, o con dei punti iridati, ha goduto degli applausi di tutto il pubblico ed addetti ai lavori. Pure Jonathan Rea e Fabien Foret (Campione del Mondo Supersport nel 2002) sono andati ai box del Team GRT per complimentarsi con lui. Senza nulla togliere ad un ottimo Federico Caricasulo che ha centrato la vittoria, il vincitore morale di questa corsa è senza dubbio Mahias.
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