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WSBK 2017, Magny-Cours: le foto più spettacolari e le dichiarazioni

Mondiale Superbike 2017, Magny-Cours: una raccolta delle foto più belle e le dichiarazioni dei piloti dopo il GP di Francia. Jonathan Rea è finalmente Campione, Yamaha festeggia in (quasi) tutte le classi
1/22 WSBK 2017, Magny-Cours: Chaz Davies

Jonathan Rea ne fa Tre, festa Yamaha in (quasi) tutte le classi

Jonathan Rea
Un weekend intenso quello della WorldSBK a Magny-Cours: un perfetto Jonathan Rea in Gara 1 brucia i rivali e si porta a casa la vittoria utile all'assegnazione del Titolo di Campione del Mondo Superbike 2017. In Gara 2 invece la sfortuna si abbatte sul nordirlandese: un contatto con l'Aprilia di Laverty, caduto qualche secondo prima, mette fuori gioco il Numero 1. La vittoria va a Davies, mentre le Yamaha di Lowes e Van Der Mark completano un podio senza nessuna presenza "Verde". Le moto della Casa di Iwata saranno protagoniste per tutta la giornata: nella Supersport 600 dominano il podio le R6 di Tuuli e Caricasulo, in STK1000 Marino è l'unico pilota "blu" mentre in SSP300 il parco chiuso vede solo le Yamaha R3 di Garcia, Coppola e Schotman. Alti e bassi per Kawasaki, ormai Campione Costruttori in WSBK ma senza i propri Top Rider turchi a tenere alto il valore delle Ninja in STK1000 e Supersport 600: Toprak Razgatlioglu si infortuna durante le prove libere mentre Kenan Sofuoglu, dopo una bruttissima caduta causata da un highside nella superpole, si rompe il bacino in 3 punti. Campionato finito, dunque, per il Pentacampione e sfuma così il 6° Mondiale.

Il prossimo appuntamento, l'ultimo in terra europea, metterà la parola "fine" ai campionati STK1000 e Supersport 300: come da tradizione si correrà a Jerez de la Frontera il 20 ottobre 2017. Per ora vi lasciamo con le dichiarazioni dei piloti della WSBK ma anche con la gallery delle foto più belle del weekend francese.

La parola ai protagonisti

Chaz Davies
Chaz Davies: “La caccia al secondo posto in campionato è ancora aperta”
“Dopo l’amarezza di Gara1, domenica è stata una giornata dolce. Questa vittoria è il modo migliore di mettersi alle spalle due gare difficili. In Gara2 ero davvero molto motivato, e credo fosse evidente già nei primi giri, quando ho fatto tanti sorpassi risalendo in fretta fino alla vetta dall’undicesima posizione. Non è stata una gara facile però. La pioggia è caduta a sprazzi dall’inizio alla fine, ed era difficile capire dove potessero esserci chiazze bagnate. Bisognava spingere forte, non troppo ma abbastanza per controllare il gap, e ci siamo riusciti. Non vedo l’ora di correre le ultime due gare, la caccia al secondo posto in campionato è ancora aperta e possiamo essere competitivi sia a Jerez che in Qatar”.

Marco Melandri: “Peccato non aver potuto sfruttare il warmup”
“Il weekend tutto sommato è stato positivo. Le condizioni non erano facili e abbiamo portato a casa punti, ma finire con il risultato peggiore lascia sempre un po’ di amaro in bocca. Le condizioni di domenica avrebbero potuto creare un’occasione da sfruttare, ma non siamo stati fortunati nel WUP, quando un problema tecnico ci ha impedito di girare. Cambiando moto, pur mantenendo il setup invariato, le sensazioni non erano le stesse. In gara ho faticato con il grip fin da subito, soprattutto in uscita dalle curve lente, perdendo il ‘treno’ buono. Ora andiamo a Jerez, una pista che mi piace molto, e l’obiettivo resta quello di tornare sul gradino più alto del podio”.

Alex Lowes: “Ogni volta che si presenta l’occasione, la cogliamo!”
“In effetti questo weekend è stato anomalo, con le differenze di meteo tra le due gare e con i vari problemi di grip. Credo sia un esempio lampante di quanto bene lo Yamaha Pata Team lavori: anche se stiamo cercando di ricucire il gap con Kawasaki e Ducati in termini di prestazione assoluta, ogni qualvolta si presenta la possibilità di avvantaggiarsi grazie a condizioni “diverse”, noi ci siamo e ci siamo stati. È stata una giornata fantastica per il team! Sono molto felice di aver diviso il podio con Michael perché, come ho detto, il team ha lavorato benissimo e ora sono già proiettato sulle prossime gare! Cerco di dare sempre il meglio in ogni gara e il mio obiettivo è di giocarmela con i piloti davanti, questo è l’obiettivo, e quello che Yamaha si aspetta da me. Facendo un passo indietro, credo che possa dichiararmi soddisfatto della stagione finora, ma in quanto pilota, punto sempre più in alto e ci sarebbero state occasioni in cui avrei potuto fare di meglio. Sento ci sia molto ancora da portare alla luce, sia da me sia dalla R1, e continueremo a lavorare sodo per migliorare”.

Michael van der Mark: “Verso fine gara ero addosso ad Alex, ma non avevo gomma”
“Questo è il mio secondo podio stagionale, ne sono molto felice! In Gara1 sono stato un po’ sfortunato, ma per lo meno ho portato a casa un po’ di punti; mentre in Gara2 ho potuto sfruttare un’ottima partenza dalla sesta casella. Ho fatto una buona partenza e mi sono fatto strada verso la testa della corsa a è stata davvero dura, iniziavano a cadere delle belle gocce di pioggia e nessuno sapeva cosa aspettarsi. Per me è stato un bene poter seguire i top rider, ho potuto vedere da vicino tutto quello che facevano. Stavo spingendo abbastanza forte, ma al contempo non volevo nemmeno cadere, è stato difficile ma ho fatto del mio meglio e ho cercato di rimanere in sella: l’unica cosa da fare era focalizzarsi sul passo e cercare di mantenerlo, che poi si è rivelato molto simile ai piloti davanti a me. Verso la fine della gara mi sono avvicinato tantissimo ad Alex, ma poi ho fatto un paio di errorini e comunque non avevo più gomma per tentare un altro attacco. È stata una gara davvero insolita, ma Alex ed io siamo stati molto forti ed è stato fantastico condividere il podio con il mio compagno di squadra. Non è stata tra le gare più facili da gestire, ma alla fine della fiera siamo saliti entrambi sul podio, ed è quello a cui puntavamo abbiamo fatto dei buoni passi avanti e questo risultato, insieme a quello di Portimão due settimane fa, dimostra che possiamo lottare per il podio a ogni round. Sono molto contento e sono già focalizzato su Jerez. Venerdì sono stato veloce fin da subito, credo che abbiamo trovato un’ottima base di partenza con la R1 e questo mi dà molta fiducia. Jerez è una pista speciale per me ed è tra le mie preferite. Non vedo l’ora di essere lì!”

Leandro Mercado: “Gara molto combattuta, specie all’inizio”
“Sono soddisfatto della gara di domenica, credo che abbiamo compiuto un altro bel passo in avanti. Avevo un buon feeling con la moto, ho fatto una bella partenza. È stata una gara molto combattiva; in particolare nei primi giri ci siamo toccati qualche volta, ma purtroppo quando Laverty è caduto davanti a me ho perso tempo e sono andato fuori pista e ho anche perso il trenino che mi precedeva. Poi ho spinto tantissimo, ho fatto una bella lotta con Sykes e anche con Melandri, insomma tutto bene. Sono soddisfatto del risultato. Colgo l’occasione per ringraziare la squadra per l’ottimo lavoro svolto durante il fine settimana, credo che insieme abbiamo lavorato bene sia sull’asciutto che sul bagnato”.

Jonathan Rea: “Nel piede nulla di rotto”
“Non fosse stato per l’incidente che mi ha estromesso dalla gara, avrei potuto puntare alla vittoria: il mio passo sull’asciutto per tutto il weekend è stato sempre un pelo migliore degli altri. Il meteo non è stato costante lungo il corso della gara, sarebbe stato difficile dire come si sarebbe evoluta la situazione. Nonostante tutto ero a mio agio, e con ogni probabilità in grado di confrontarmi con Chaz; le condizioni di asciutto/bagnato hanno mosso le redini di questo GP. La buona notizia è che dopo i controlli non dovrei avere nulla di rotto nel piede: ho colpito qualcosa di veramente duro nel contatto, mi ha lacerato la pelle del piede e ha portato via la pedana. Sono stato molto fortunato, sarebbe potuta andare molto peggio, ero semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il team oggi ha anche vinto il suo titolo: appena mi sono tolto la tuta ho visto la didascalia sullo schermo del mio ufficio, così mi sono precipitato di nuovo nel box per dare un grosso abbraccio al mio team manager Guim, complimenti!”

Tom Sykes: “Non erano condizioni da gomma dura”
“In Gara2 abbiamo scelto la gomma dura al posteriore e non ha funzionato molto bene per noi in condizioni di temperatura così bassa, eppure per la morbida secondo noi era comunque troppo freddo. Dopo un paio di giri ho iniziato ad avere difficoltà con la moto in curva, specialmente in uscita. Ho cercato di compensare in altre parti ma con le prime gocce di pioggia avrei potuto fare lo stesso con la gomma morbida. Sono comunque ancora secondo in campionato, con nove punti di vantaggio. Il team ha sul campo due buoni piloti, è un ottimo team che ci fornisce ottime moto: il successo è il risultato di uno sforzo di squadra. Sabato è stato il giorno del Campione Piloti con Jonathan, domenica quello del Campione Team e se tutto fila liscio, conquisteremo anche il Titolo Costruttori”.

Jordi Torres: “Ho perso tempo nelle fasi “bagnate” della gara”
“Partivamo da dietro in griglia e sapevamo che sarebbe stato difficile, visto che è iniziato a piovere proprio quando mentre stavamo partendo. Nei primi giri ho potuto capire un po’ quale fosse il grip, ma forse ho perso un po’ di tempo nei momenti in cui pioveva. È stata una gara strana, in condizioni miste, ed ho l’impressione di non aver dato il 100% perché con la pioggia mi sono risparmiato forse troppo, non gestendo al meglio la mia gara. Comunque, prendiamo tutto quello che abbiamo imparato qua e lo portiamo a Jerez.”

Raffaele De Rosa: “Difficile mantenere il passo gara con un meteo così”
“Siamo partiti dall’ultima posizione, ma ho cercato di fare una buona partenza, recuperando subito qualche posizione. Ho cercato di tenere il mio ritmo, una cosa che non è stata semplice visto la pioggia, debole, ma presente in varie sezioni della pista. Quando Torres mi ha passato, con un passo più veloce del mio, ho cercato di mantenere la mia posizione e ci sono riuscito, nonostante qualche piccolo errore. Il feeling con la mia moto migliora in continuazione, ma vorrei fare un altro step a Jerez.”

Eugene Laverty: “La caduta? Un fulmine a ciel sereno”
“La pioggia è caduta per tutta la gara, ma abbiamo continuato a spingere. Era proprio sul limite del “non abbastanza pioggia per fare la differenza” ma la mia caduta al secondo giro è stato un fulmine a ciel sereno. Quando Sykes mi ha passato alla curva 16 ho dato un po’ più gas per provare a recuperare, ma ho perso il posteriore e non l’ho visto arrivare. Ho riacceso la moto e sono ripartito, ma è stato molto frustrante uscire di scena così presto dopo una prestazione così buona in Gara1 sul bagnato. È difficile dirlo dopo una gara durata un giro e mezzo, forse sono stato un po’ conservativo nelle due curve a sinistra a causa del tempo, ma il mio primo settore al primo giro era il secondo più veloce, ciò dimostra che per lo meno il passo ce l’avrei avuto, ma è solo una supposizione. Abbiamo fatto dei grandi passi avanti durante il weekend, e il miglioramento in Gara1 è stato il primo che abbiamo saputo gestire. C’è del buono da prendere da questa esperienza e con ancora quattro gare da correre, lavoreremo fino alla fine della stagione con lo spirito giusto.”

Lorenzo Savadori: “Avevamo il passo per arrivare al podio”
“Mi sono sentito bene sulla moto, a mio agio. Sono partito abbastanza indietro in griglia e il mio scatto non è stato dei migliori, ho perso parecchio tempo superando gli altri piloti; inoltre sul tracciato stava piovendo, ma ho potuto spingere comunque. Credo che avremmo avuto il passo e il ritmo per raggiungere il podio: la moto era settata in maniera molto simile rispetto alle libere del venerdì, e mi ha dato confidenza, permettendomi di continuare a risalire e a sorpassare. Siamo stati sfortunati a soffrire di un problema tecnico all’ultimo giro e a ritirarci, il nostro passo era davvero ottimo; tuttavia abbiamo imparato molto da questo weekend e abbiamo ragione di credere di poter ripetere prestazioni simili. Siamo focalizzati su Jerez, e stiamo già lavorando per portare a casa un buon risultato”.
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