Come si può facilmente intuire dalle scene del video highlights, Romain Febvre non ha paura di lanciarsi a manetta sui salti, fare sorpassi al limite o whippare al traguardo di Gara1. È un Febvre coraggioso quello sulla sabbia di Mantova, un Febvre che non ha paura di farsi male e di compromettere il Campionato. Questa imprudenza è data dall’ottimo feeling con la moto e con le proprie abilità di guida. Già, perché se da un lato notiamo un Febvre un po’ ragazzino (qual è, 23 anni), dall’altro scopriamo un pilota maturo, consapevole di giocarsi il Mondiale e capace – a tratti – di non rischiare troppo. Già dal prossimo GP (il 16° dei 18 previsti) il francese potrebbe laurearsi Campione del Mondo (150 i punti totali ancora a disposizione, 101 quelli di vantaggio su Paulin). Tra i canali e i salti mantovani brilla anche l’altro pilota Yamaha, Jeremy Van Horebeek. Il belga regala alla Casa dei Tre Diapason una splendida doppietta e torna finalmente sul podio in una stagione decisamente sottotono. Prestazione eccellente anche per Evgeny Bobryshev, che non solo conquista il terzo gradino del podio, ma batte anche il proprio capitano Gautier Paulin, autore di molti errori di guida durante tutto il weekend. Il francese è la seconda forza del Campionato, ma non è mai stato in lotta per il titolo iridato: questa Honda sembra proprio non essere la sua moto. In occasione del GP della Lombardia, è tornato in pista Max Nagl (IceOne Husqvarna): il tedesco, dopo aver svolto 5 giornate di test in moto per valutare la possibilità di rientrare nel Mondiale dopo l’infortunio alla caviglia, chiude al 9° posto assoluto, complice anche una caduta di gruppo alla prima curva in una delle due manche. Il miglior italiano è Davide Guarneri, che porta la TM 450 al 12° posto assoluto con 19 punti.