La gara della Moto3 inizia come ci si aspettava: Canet parte alla grande, rimane in testa e inizia a fare il vuoto dietro di sé; l’unico che riesce a stargli vicino è Joan Mir, con circa 1 secondo di ritardo. Ma al 3° giro, dopo una brutta caduta di Kaito Toba alla curva 14, i commissari decidono di esporre la bandiera rossa: la corsa sarà di 12 giri. Prima della bandiera rossa sono caduti Pagliani e Bendsneyder.
Nella ripartenza Canet si replica, rimanendo in testa e comandando la corsa, ma stavolta non riesce a fare il vuoto dietro di sé: c’è Romano Fenati che cerca di mettergli il bastone tra le ruote. I due si sorpassano più volte, dando vita ad un bellissimo duello al terzo giro. Ma al 5° giro la corsa di Canet finisce alla curva 19: mentre comanda la gar, è protagonista di un highside; un imperdonabile errore per il pilota di Valencia. La testa della corsa passa così a Fenati, che è così il primo a passare sotto la bandiera a scacchi: il pilota di Ascoli replica il
successo del 2016. Con questo risultato, il primo dopo il “divorzio” con la VR46 Academy, Fenati si porta al quarto posto in classifica generale. Non solo: ora Fenati è il pilota che ha raccolto più punti di tutti in Moto3: ben 699. Sul podio, insieme a lui, ci sono Jorge Martin (2°) e Fabio Di Giannantonio (3°), i due piloti del Team Gresini; i due sono rispettivamente 4° e 5° nel Mondiale. “Medaglia di legno” per Enea Bastianini, che precede un ottimo Nicolò Bulega (5°). Sesta posizione per Juanfran Guevara, che precede uno stoico John McPhee (7°) e Joan Mir (8°), quest’ultimo ancora leader del Mondiale. Completano la Top 10 Phillip Oettl (9°) e Darryn Binder (10°). Migno 12°, Antonelli 14°, Bezzecchi 17°, Arbolino 20°, Pagliani 25°.
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