Com'è fatta
Con il motore bicilindrico Honda che
equipaggiava la SP-1, la neo(ri)nata Mondial ha realizzato una supersportiva
efficacissima in pista e divertente su strada. Costruita artigianalmente
da un team di 20 esperti tecnici, nella versione 2003 è in vendita ad un
prezzo da facoltoso collezionista: 30.000 euro.
Il look non lascia spazio a dubbi; la Mondial
Piega è un’animale da pista e non fa nulla per
nasconderlo. Linee
semplici, un mix di spigoli e rotondità che la rendono
snella
e filante, protesa verso l’anteriore, con il caratteristico
cupolino
a fari sovrapposti sotto il quale campeggia la presa d’aria
dinamica
dell’airbox in fibra di carbonio (della toscana Carbon Dream).
Lo stesso materiale con cui è costruita tutta la carenatura ed il
codone a struttura portante (senza telaietto).
Il serbatoio è in alluminio ma in opzione è disponibile
anch’esso
in carbonio.
La strumentazione è rimasta quella
adottata dalla Honda SP-1 dato che è parte integrante del sistema
di iniezione (ed è tra l’altro molto bella e funzionale).
La ciclistica si basa su un telaio in
tubi di acciaio al cromo-molibdeno-vanadio saldato interamente a
mano secondo specifiche Mondial. Questo per garantire la sequenza di
operazioni di saldatura necessarie per ottenere tolleranze minime sulle
dimensioni finali del telaio.
La stessa tecnica costruttiva è utilizzata
per il forcellone, un traliccio in tubi dello stesso tipo
di acciaio utilizzato per il telaio ma rivestito da una membrana
in fibra di carbonio che ingloba anche il parafango.
La parte bassa del telaio è chiusa
dal carter motore, abbracciato all’altezza del perno del forcellone
da due piastre in ergal ricavate dal pieno che fungono anche
da attacco superiore del monoammortizzatore. Si tratta di un’unità
Ohlins regolabile in lunghezza oltre che nell’idraulica e nel
precarico
molla.
Completamente regolabile anche la forcella,
una Paioli a steli rovesciati da 46 mm con trattamento TiN.
Sul bellissimo piedino in ergal sono montate le pinze Brembo
a 4 pastiglie che agiscono sui dischi flottanti da 320 mm. Le
tubazioni della Fren Tubo garantiscono lo stesso rendimento
di quelle in treccia metallica. Al posteriore, con pinza a pistoncino singolo
montata inferiormente, c’è un disco da 220 mm.
I bei cerchi a cinque razze sono
in lega d’alluminio e magnesio.
Il motore Honda internamente non
ha subito modifiche. Quelle apportate da Mondial riguardano
centralina, airbox, scarico, disposizione del sistema
di raffreddamento. I radiatori del liquido di raffreddamento sono
due: sulla sinistra c’è il più grande, in posizione verticale, mentre
davanti alla testa del cilindro anteriore c’è il secondo, più piccolo,
in posizione tradizionale. Il radiatore dell’olio, disposto verticalmente,
si trova invece sulla destra.
La prova
In sella si scopre la vocazione corsaiola della Piega:
posizione
di guida caricata sui polsi, sella alta e fianchi
stretti.
Per essere una supersportiva il comfort non manca ma non è certo attribuibile
all’imbottitura della sella, semmai all’impostazione generale, alla
distribuzione
dei pesi ed alle doti dinamiche che permettono una guida
redditizia
senza eccessivo sforzo.
Il serbatoio è stretto nella parte in cui viene stretto tra
le
ginocchia, largo invece superiormente, dove lo si vorrebbe più minuto
per appoggiare con più naturalezza i gomiti nella guida sportiva, specie
in circuito. Discreto il riparo aerodinamico offerto dal cupolino.
La frizione, con comando idraulico, ha innesti precisi (ma
è un po’ dura da azionare) ed il cambio non è un esempio di
precisione
e rapidità.
Il motore sfodera subito la sua proverbiale coppia ai medi regimi,
migliore su questa Mondial che non sulla Honda da cui proviene (il valore
assoluto è leggermente inferiore ma ottenuto a ben 1.500 giri in meno).
Merito delle modifiche all’elettronica ed allo scarico che hanno
ampliato
il range di utilizzo e migliorato il valore di potenza massima
di 1,22 CV (ad un regime di 9.750 giri anziché 9.000).
In tutti i frangenti si può apprezzare l’egregio lavoro svolto dalle
sospensioni, con una taratura di base tendente al rigido, sia
di molla che di idraulica. Ottima la scorrevolezza della forcella;
su strada se ne apprezza la capacità di copiare anche le piccole asperità
in rapida successione,cosa che conferisce una piacevole sensazione di
controllo. Tra le bicilindriche supersportive la Mondial Piega è la
più leggera e questo, unito all’azzeccata distribuzione dei
pesi, le conferisce non solo una grande maneggevolezza nel misto
stretto ma anche un’ottima stabilità sul veloce. Sotto gli 80 km/h
occorre un po’ di attenzione per il comportamento tendenzialmente
sovrasterzante
tipico degli assetti molto “puntati” sull’anteriore.
La stagione invernale ci ha permesso di provare anche la guida sul
bagnato,
dove la Piega ha sfoderato una notevole sensibilità, permettendo
di avere la percezione dell’avvicinarsi del limite di aderenza.
Non avevamo dubbi sulla potenza frenante dell'impianto Brembo a 4
pastiglie,
a stupirci è stata la modulabilità, di solito carente in questa
configurazione studiata per l’utilizzo esasperato in circuito. Per il
freno posteriore servirebbe più potenza ma soprattutto più modulabilità,
dato che i bloccaggi indesiderati sono più frequenti del previsto.
Il gran numero di regolazioni disponibili per la ciclistica permette di
trovare il setup più adatto ad ogni corporatura e stile di guida.
La Piega è facile ed intuitiva, in pista bastano pochi giri per
trovare il feeling necessario a spingere per trovare il ritmo più redditizio.
Merito delle sospensioni, dei limitati trasferimenti di carico e
del rendimento dell’impianto frenante, oltre che, ovviamente, del generoso
motore.
La discesa in piega è rapidissima ed una volta impostata la traiettoria
bisogna solo preoccuparsi di aprire il gas il più presto possibile per
aggredire la curva successiva o i lunghi rettilinei (la velocità massima
è di oltre 273 km/h). Come primo equipaggiamento la Mondial Piega
monta Pirelli Supercorsa nelle misure 120/70 all'anteriore e 180/55
o 190/50 al posteriore. Per il 2003 la Mondial ha programmato la costruzione
di 320 Piega.