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Momoto MM1: torna la moto di Carl Fogarty

La dimenticata 3 cilindri ex Petronas torna grazie alla Momoto. La giovane Casa malese non ha fatto altro che prendere le vecchie FP1 di serie, tenere tutto com’era nel 2004 e cambiare la livrea. Gran bel sound, però (VIDEO)

Momoto mm1: torna la moto di carl fogarty

Dalla Malesia arriva una nuova sportiva. Ma è proprio nuova? Guardate il video prima di leggerne la storia, forse vi viene in mente qualcosa…

 

 

SUPERBIKE ANNI 2000
È il 2004 e in SBK debutta una nuova moto. Si chiama FP1 e monta un motore 900 3 cilindri. La fa la Malese Petronas, con telaio Suter e motore Sauber. Il nome FP1 significa “Fogarty Petronas 1”, infatti è proprio il pluri campione del mondo inglese Carl Fogarty a guidare il team che la porta in gara, nonché a prestare il volto e il nome per la promozione della moto.

 

LA MANO DI FOGARTY NON PORTA FRUTTO…
La FP1 è in realtà nata per la MotoGP, ma al momento di concretizzare si è deciso di gettarla nell’arena della SBK, che ha un regolamento favorevole ai motori 3 cilindri di 900 cc e costi inferiori alla MotoGP. La moto debutta nel 2004, dicevamo, guidata da Troy Corser, che si incarica dello sviluppo. Poi la piloteranno anche Garry McCoy e Chris Walker, tra gli altri, ma i risultati non arriveranno (anche perché nel frattempo il regolamento è cambiato e stabilisce la cilindrata massima di 1.000 cc per tutti i frazionamenti): solo 2 podi e 2 pole in 2 anni.

 

FP1: 150 ESEMPLARI PRODOTTI
Come si sa, in SBK corrono le derivate di serie, quindi anche la FP1 deve essere prodotta (come da regolamento dei tempi) in almeno 150 esemplari. In effetti vengono prodotti, ma nessuno li vede per strada. Solo su internet compaiono le foto delle moto stipate in un garage. In giro non se ne vedono, i giornali non le provano… Quindi, alla fine dell’avventura in SBK (2006) la FP1 cade nel dimenticatoio.

 

MOMOTO: DA FP1 A MM1
Ma ecco che, proprio quando ormai tutti si sono dimenticati di questa meteora del mondo della moto, oggi compare una nuova Casa malese che propone un modello sportivo. A guardar bene la moto e a considerare le caratteristiche tecniche, si fa in fretta a fare 2 + 2: sono delle ex FP1. La Casa Casa malese si chiama Momoto ed è una nuova realtà, creata proprio per commercializzare le MM1 (così è stata ribattezzata la FP1) e fondata da Dato’ Paduka Aiddie A Ghazlan, ex pilota SBK Malese dell’inizio degli anni 2000. Questo è solo l’inizio, ovviamente, dato che le intenzioni sono di fare in futuro una Café Racer di gamma alta.


NUOVA PER MODO DI DIRE
La moto, lo abbiamo detto, è tutt’ora tecnicamente uguale in tutto e per tutto alla FP1 dell’inizio degli anni 2000: motore 3 cilindri di 900 cc da 127 CV, sospensioni Öhlins dell’epoca, pinze freno Brembo assiali… Chissà l’elettronica come sarà evoluta. Insomma, non proprio l’avanguardia della tecnica. L’unica cosa che cambia di fatto è l’estetica. La linea è anch’essa vecchiotta, ma non così male. Cambia invece la livrea, ma ci permettiamo di dire che forse sarebbe stato meglio mantenere quella originale, decisamente più sobria e comunque non certo straconosciuta dal pubblico.

Una cosa è sicura: il fascino non manca, si tratta pur sempre di una replica di una moto che correva nel mondiale SBK. E poi c’è il sound inimitabile del 3 cilindri. 

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