Per questa volta affrontiamo il tema mercato sotto una prospettiva diversa, in quanto il confronto con lo stesso mese del 2020 sarebbe superfluo, visto che nel quarto mese del 2020 i concessionari di moto erano rimasti chiusi per via delle limitazioni imposte dalla pandemia di Coronavirus. Per questo motivo analizzeremo solo i valori assoluti del 2021 senza indicazioni percentuali. Nel mese di aprile 2021 sono stati immessi sul mercato complessivamente (ciclomotori + immatricolato) 31.638 veicoli. Il solo mercato dei ciclomotori ha totalizzato 1.579 veicoli venduti, mentre scooter e moto hanno registrato rispettivamente 15.224 e 14.835 veicoli immatricolati. Dal confronto con lo stesso mese 2019 si evidenzia infine una crescita complessiva del 10,4%.
Sommando i primi quattro mesi dell’anno ciclomotori, scooter e moto hanno immesso sul mercato 96.182 mezzi. In particolare i ciclomotori raggiungono quota 5.506 unità, gli scooter 48.843 e le moto 41.883. Rispetto al primo trimestre del 2019 si registra un complessivo aumento del mercato del 10,2%.
L’elettrico chiude il mese di aprile 2021 con 755 veicoli venduti e il quadrimestre con 2.798 mezzi. Anche in questo ambito del mercato, il confronto con il 2019 segna una crescita complessiva di tutti i segmenti pari al 123,6%.
“Il mercato di aprile, anche se confrontato con il 2019, conferma la capacità del settore di soddisfare esigenze di mobilità che la pandemia non ha cancellato, ma solo modificato. In questo senso le due ruote interpretano anche i primi segnali positivi che vengono dagli indicatori macroeconomici – dichiara Paolo Magri, Presidente di Confindustria ANCMA, commentando i dati del mese di aprile - Il segno positivo del settore, tuttavia, non è scontato ma frutto di un impegno costante, perché le nostre aziende si devono quotidianamente confrontare con le difficoltà di un mercato ancora instabile e con problemi e costi di approvvigionamento, generati dalle dinamiche internazionali della logistica. I prossimi mesi – cruciali per un mercato stagionale come il nostro – ci diranno se la tenuta del settore potrà trasformarsi in crescita”.