Continua l’onda positiva per il mercato delle due ruote nuove in Italia anche nel mese di settembre 2021. I numeri parlano di una crescita complessiva del 16,6% sul 2019. Meno significativa la comparazione con il 2020 (-10,3%), anno contraddistinto da instabilità e forti rimbalzi nelle vendite legate alle restrizioni Covid-19.
Entrando nel vivo dei dati, nel nono mese dell’anno sono stati immessi sul mercato complessivamente (ciclomotori + immatricolato) 23.259 veicoli (-10,37%). Il solo mercato dei ciclomotori totalizza 1.617 veicoli venduti, pari a un calo del 28,86% sullo stesso mese del 2020, mentre scooter e moto registrano rispettivamente 12.743 (-14,79%) e 8.889 (+2%) veicoli immatricolati. Come anticipato, però, dal confronto con lo stesso mese del 2019 emerge una crescita complessiva del 16,6%.
Sommando i primi nove mesi dell’anno ciclomotori, scooter e moto segnano un aumento complessivo del 25,87% (sul 2020) pari a 250.761 mezzi targati. In particolare i ciclomotori raggiungono quota 14.990 (pari), gli scooter 131.988 (+24,94%) e le moto 103.783 (+32%). Rispetto ai primi nove mesi del 2019 si registra un complessivo aumento del mercato del 17,3%.
Per quanto riguarda invece l’elettrico, il mese di settembre si chiude con 1.004 veicoli venduti, pari ad un calo del 48,11% imputabile principalmente a una commessa dello scorso anno. Resta in positivo invece il progressivo annuo con 8.153 mezzi e una crescita del 5,17%. Anche in questo ambito del mercato, il confronto con il 2019 segna una crescita complessiva di tutti i segmenti pari al 140%.
Questo il commento di Paolo Magri: “Con l’andamento positivo del mercato si conferma anche il protagonismo delle due ruote a motore nella mobilità post Covid e questa è una tendenza di cui anche il legislatore deve tenere conto. L’attuale discussione del Ddl di conversione in legge del Decreto trasporti in Parlamento, ad esempio, rappresenta auspicabilmente già un’occasione importante per accogliere alcune nostre proposte di revisione del Codice della Strada come, molto concretamente, quella di un maggior riconoscimento della diffusione dei motocicli elettrici, normalizzandone la circolazione su autostrade e tangenziali. Alla luce del valore delle due ruote l’associazione ha davanti a sé l’inizio di un nuovo e concreto percorso di relazione con le istituzioni e gli stakeholder teso non solo a tutelare nuovi utenti della strada, ma anche ad affermare la rilevanza di un settore industriale e di una filiera trainanti per il Sistema Paese”