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Biaggi in MotoGP per RTL 102.5: “Rossi agguerrito, per me può fare bene”

Max Biaggi sarà l’inviato speciale di RTL 102.5 per il Mondiale MotoGP 2017. Il Corsaro svelerà i segreti del paddock, parlerà di tecnica e intervisterà i piloti. Ecco alcune dichiarazioni, dove Max parla di Valentino (con sorprendente benevolenza...), del Mondiale 2017 e del futuro nelle corse
Max Biaggi

“Maverick compagno scomodo, ma Rossi non ha bisogno di presentazioni”

Max Biaggi e Valentino Rossi
La notizia è che Max Biaggi sarà l'inviato di RTL 102.5 alla MotoGP sui circuiti della MotoGP 2017. A partire dal Gran Premio del Qatar (qui gli orari TV), Biaggi seguirà tutte le gare raccontando i retroscena, i dettagli tecnici, i segreti del paddock e intervistando one to one tutti i più grandi protagonisti del motomondiale. A proposito: diteci chi vince il mondiale, secondo voi, e non dimenticate di giocare a FantaMOTOGP (cliccate qui sotto).

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“Sono molto contento, è una bella opportunità quella di raccontare a tutti gli ascoltatori di RTL 102.5 la MotoGP, vista da dentro. Sarò in loco in Qatar, in Malesia, a Jerez, in Austria e in tanti altri circuiti; racconterò tutto quello che succede, le chicche, quello che non si vede, le cose più tecniche e dettagliate.” - ha dichiarato Max Biaggi ai microfoni di RTL 102.5 - “Ci saranno poi le interviste one to one, un modo più intenso per conoscere i protagonisti di questo bellissimo sport. Mi piacerebbe intervistare anche Valentino Rossi, perché no? Non ci parliamo da un bel po’ di tempo, alcuni anni, sarebbe una grande occasione”.

A chi gli chiede pronostici per il GP del Qatar, Biaggi risponde: “Vediamo, siamo tutti curiosi perché questa stagione si preannuncia come una fra le più combattute, soprattutto con l’ingresso di Maverick Viñales, il talentuoso volto nuovo: giovanissimo, non ha vinto ancora molto ma ha tante possibilità. Maverick, sulla Yamaha lasciata libera da Lorenzo, sarà un po’ il compagno scomodo di Rossi, tutti vorranno vedere come andrà a finire tra i due ma sappiamo tutti che Valentino ha un grande talento che non ha bisogno di presentazioni”.

"Tra me e Valentino c'era un dualismo sano. A volte abbiamo abboccato ai giornalisti..."

Sulla questione della “rivalità” con Valentino Rossi e di quanto la necessità di confrontarsi con dei campioni lo abbia aiutato a crescere, Biaggi dichiara: “C’era anche Doohan, australiano “cannibale”, e devo dire la verità il dualismo lo vivevo solo sportivamente, poi mi rendevo conto che questo generava interesse e attenzione ed era la linfa degli sponsor. La mia concentrazione era però sempre sulla gara, sulla preparazione del weekend; molte volte cadevo negli ami che mi tiravano i giornalisti. Anche a Valentino è successo, più di una volta, e ci siamo fatti animare da questo periodo molto lungo e anche bello; lui ha detto recentemente di rimpiangere quei momenti, era un dualismo sano e io l’ho interpretato con un po’ di nostalgia ma anche come una piccola gratifica.

A me ha lasciato molto quel periodo, è stato il momento più acuto della mia vita, dove sportivamente parlando c’è stato il dualismo più importante. Quel periodo mi ha portato tanto e riconosco a Valentino di essere stato più scaltro e più forte. Ha vinto molto di più. Nel nostro periodo Valentino si giocava tutto sull’Italia. Negli ultimi anni è stato più uno scontro Italia- Spagna, dal punto di vista mediatico è senza dubbio più difficile per lui. Quando combatti un Mondiale contro due spagnoli fortissimi è normale che ci sia un po’ di sconforto, però c’è ancora possibilità per Rossi di rifarsi e in questo Campionato che sta per partire lo vedo bello agguerrito; dalla sua parte ha tantissima esperienza. Secondo me potrà fare molto bene.”
Max Biaggi e Valentino Rossi, MotoGP 2001

Le nuove sfide di Max..

Il “Corsaro” ha anche parlato del Max Racing Team, la squadra che ha fondato e che porterà al Campionato italiano con i giovanissimi Del Bianco e Baldini: “Tutti i talent scout sperano di avere tra le mani un giovane di talento, anche Valentino ha fatto la sua Academy per offrire la possibilità a molti ragazzi di affermarsi. Io ho fatto la stessa cosa ma ho voluto puntare solo su due sole ragazzi: Alessandro Del Bianco, che ha 18 anni, e Davide Baldini, che ne ha 14. Spero possano fare bene. Io offro a loro la possibilità di poter correre e di stare a contatto con le persone giuste, quelle che ti indirizzano e ti consigliano, ti danno quello che normalmente acquisisci negli anni. Ora sta a loro, perché non è che puoi dargli una moto che va molto più veloce degli altri o vantaggi veri, gli dai il supporto, gli indichi la via. Io non sono solo il padrone di questo team ma il compagno, l’appassionato, il tecnico, insomma gli dò una mano, non subentro veramente come deve fare il capo meccanico o con un ruolo istituzionale”.
Max Racing Team: Del Bianco e Baldini
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