Dallo scorso febbraio, il marchio Matchless è stato acquistato dalla famiglia Malenotti. Non si tratta di una casata estranea al mondo delle moto, dato che Franco è stato gentleman rider e titolare della mitica Samoto, società che negli anni 70 importava le Honda in Italia. Tramite altre società, è stato poi coinvolto nella distribuzione di Suzuki, Yamaha, Moto Guzzi, collaborando infine con Honda, Laverda, Moto Morini e KTM per quanto riguarda il design. L’ultima impresa di Malenotti in campo motociclistico è stata l’acquisizione del marchio Belstaff nel 2004, poi ceduto nel 2012 agli austriaci di Labelux.
ABBIGLIAMENTO E MOTO
Ora Franco Malenotti ed i figli Michele e Samuele hanno rilevato il marchio Matchless. La loro idea è di produrre e vendere da una parte abbigliamento e accessori, dall’altra moto. Il tutto tramite due società separate (rispettivamente Machtless London, con sede a Mogliano Veneto, e Matchless Motorcylcles basata nel Regno Unito) controllate dal gruppo European M Symbol, nuova realtà con sede in Inghilterra e partecipato dai Malenotti (per la maggioranza) nonché da un fondo inglese.
TRAGUARDI AMBIZIOSI
La parte “fashion” è gestita in Italia (in Veneto), dove avviene anche la produzione di giubbotti, giacche in pelle e accessori (cliccate qui per conoscere i modelli della collezione). Le moto saranno invece prodotte nel Regno Unito. Le nuove collezioni abbigliamento 2014 sono state presentate a Pitti Uomo lo scorso giugno, e ancora per un po’ questo resta il business principale (si vuole raggiungere un fatturato di 48 milioni di euro in 5 anni, a fronte di una spesa di soli 6 per l’acquisto del Marchio), mentre il traguardo per le moto è ancor più ambizioso (70 milioni entro il 2019) me anche più difficile da raggiungere.
SI RIPARTE COL SELVAGGIO
Lo spirito con cui i Malenotti vogliono far rivivere Matchless segue il filone vintage. L’intenzione è di riproporre (in chiave rivista, ovviamente) le mitiche G80, Silverhawk e Silver Arrow. Intanto si sa che la prima nuova moto col marchio della “M” alata sarà ispirata a quella che Marlon Brando, mitico protagonistta de “Il selvaggio”, sfoggia in una altrettanto mitica foto (vedere la seconda foto della gallery). Si chiamerà 960 Street Scrambler e di lei per ora c’è solo un’immagine, tra l’altro un’evidente elaborazione al computer. Prendendo per buona questa foto, si vede una moto rude ma al tempo stesso curata nei dettagli. Del motore si conosce la cilindrata, 960 cc, ma si vede che dovrebbe essere un bicilindrico in linea raffreddato a liquido col cambio in blocco e l’ormai immancabile alimentazione ad iniezione. Il telaio parrebbe un tradizionale doppia culla, affiancato da sospensioni classiche. Un piccolo strappo alla regola lo fanno i freni, che sfoggiano due dischi. Il resto è tutto un tripudio di citazioni, richiami storici, sia dal punto di vista estetico che da quello tecnico. Un po’ quello che ha fatto anche Borile con la Ricky, la Scrambler e la enduro EN350.
LA MADRINA È KATE MOSS
Guardate la foto della 960 Street Scrambler nella gallery, poi non perdetevi le altre immagini, quelle di Kate Moss che indossa i nuovi capi della collezione Matchless London 2014. Ci sono immagini ufficiali e back stage del video che vi proponiamo qui, dove Kate è ripresa e ritratta con la moto di Marlon Brando.
