Matchless g50 500
Si impone come miglior monocilindrica
per il corridore privato, detronizzando nientemeno che Sua Altezza Reale
la Norton Manx. Resta in produzione soltanto dal 1959 al 1962 per un totale
di 180 esemplari. Tuttavia dopo la chiusura della fabbrica viene replicata
da alcuni specialisti inglesi, di cui uno ancor oggi particolarmente
attivo.
La Matchless G50 nasce nel 1958,
quando le monocilindriche a quattro tempi da pista sono quasi alla
fine
della loro storia. Già nel 1952 la AMC (cioè il gruppo
AJS-Matchless)
aveva deciso di porre sul mercato una 500 per i corridori
privati
onde contrastare la rivale Norton, come l’AJS 7R faceva nella
classe
350.
La nuova 500 viene battezzata G50
perché (come vuole una vecchia tradizione del gruppo) tutte le Matchless
recano una G nella sigla, così come le AJS hanno la R.
Le prime consegne vengono fatte
in vista della stagione 1959: il prezzo è di 430 sterline contro le 496
della Norton Manx e quindi c’è una bella differenza al risparmio
ma i “clienti” non restano egualmente soddisfatti perchè la G50 si
dimostra
meno performante della rivale. Il suo motore eroga infatti 47 CV
a 7.000 giri contro i circa 50 a 7.200 del Manx.
È l’importatore americano a dare il primo
sostanziale incremento di potenza al motore: allarga il condotto
di aspirazione montando il carburatore di una BSA Gold Star da 38
mm in luogo dell’originale da 32 mm, aumenta di conseguenza il
diametro della valvola di aspirazione e così ottiene qualche CV
in più. A questo punto la direzione finalmente allarga un po’ i
cordoni della borsa ed i tecnici possono lavorare più concretamente
nello sviluppo.
È così che le Matchless nel tempo sostituiranno
quasi del tutto le Norton nei paddock; in effetti le G50 sono più
leggere,
più agili nel misto, senza perdite d’olio, con un più ampio arco di
potenza:
più facili d’uso sia in pista sia in officina. La guida, che nei primi
modelli sul veloce dà qualche problema, verrà migliorata riducendo
l’avancorsa, aumentando così il peso sulla ruota anteriore; dopodiché
la G50 viaggerà sui binari anche nei curvoni da fare in pieno.
La AMC cessa la produzione di moto da corsa
nel 1963, per chiudere poi i battenti nel 1969, ma le Matchless
risorgono.
Colin Seeley, un bravo sidecarista inglese, rileva infatti i diritti di
“riproduzione” e tutto il materiale rimasto delle G50 e delle
7R. Intraprende quindi la replica delle Matchless dotandole di un
telaio di suo disegno.
In queste forme le Matchless gareggiano
e vincono ancora, fino ai primi anni Settanta, arrivando anche in
zona podio nel Campionato mondiale: nel 1970, 1971 e 1973 Peter
Williams è secondo al Tourist Trophy, quando le piste sono già invase
dalle più performanti due tempi giapponesi.