Questo fine settimana abbiamo assistito al quattordicesimo round del Motomondiale che si è corso in Spagna, ad Alcaniz, all'Aragon Motorland. Marc Marquez è riuscito a conquistare il sesto successo stagionale, ma non solo: il giovane spagnolo ne ha combinata una della sue. Nel corso del quinto giro, il numero 93, in coda a Dani Pedrosa, stacca più forte del compagno di squadra e per evitarlo è costretto a passargli molto vicino in inserimento. Un contatto praticamente impercettibile tra il gomito di Marquez e la ruota posteriore della Honda di Pedrosa avrebbe danneggiato il sensore del traction control della Honda n° 26. Appena Dani riapre il gas l’high-side è inevitabile. È forse il caso che la matricola riceva un avvertimento da parte della “presidenza” o è stato semplicemente destino?
IN MALESIA LA DECISIONE
La Direzione Gara (composta da Michael Webb, Franco Uncini, Loris Capirossi e Javier Alonso) si è riunita nel dopo gara per studiare l’accaduto e decidere se sanzionare il diavoletto di casa Honda. Si sta valutando un’eventuale penalizzazione e il verdetto verrà comunicato in Malesia, dove si correrà il prossimo GP il 13 ottobre.
Nel caso venissero aggiunti due punti sulla licenza, Marc Marquez salirebbe a +4 (era già a 2 punti per non aver rispettato le bandiere gialle nel warm up di Silverstone), facendo così scattare il primo grado della penalizzazione che punisce i piloti dalla condotta poco responsabile: lo spagnolo dovrà partire dall’ultima casella della griglia di partenza della prossima gara.
Mancano ancora quattro appuntamenti alla fine del calendario e Marc è in testa al campionato di 39 punti: in ottica mondiale, partire dal fondo schieramento con Lorenzo libero di scappare non è la miglior notizia che si possa ricevere. O forse sarà un vero toccasana per lo spettacolo, che in MotoGP non sempre è di primissima qualità quanto a sorpassi.
UN VIZIO DA PERDERE
Marquez lo conosciamo bene e sappiamo che non è la prima volta che non riesce a trattenere il suo lato esuberante. Un'indole battagliera e indomita che lo rende sì veloce, ma in alcune situazioni anche pericoloso. L’anno scorso a Valencia partì in ultima posizione per aver causato la caduta di Simone Corsi con un sorpasso troppo aggressivo nel corso delle prove libere. Quest’anno a Jerez ha sorpassato Jorge Lorenzo all’ultima curva dell’ultimo giro ed è arrivato al contatto con il maiorchino senza però farlo cadere. A Laguna Seca ha voluto emulare la manovra di sorpasso del suo idolo Valentino Rossi al famoso cavatappi: meno male che non c’era più la sabbia all’interno di quel cordolo (clicca qui per le foto nella gallery), altrimenti non gli sarebbe stato così “facile” rimanere in piedi!