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Non trascurate la vostra catena!

L'evoluzione di tecnologia e materiali ha quasi azzerato le rotture, ma la trasmissione finale resta una componente sempre troppo trascurata

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Giro per la città e ogni tanto (spesso, per la verità) penso a quando, decenni fa, capitava di vedere sull’asfalto una biscia che si agitava. E poco più avanti, una moto ferma. Non era una biscia! Era la catena della moto, che si era spezzata sotto il peso di un’accelerazione troppo veemente. L’ennesima, probabilmente…

Ma all’epoca le catene non erano efficienti e robuste come oggi, anche nel settore delle trasmissioni finali si sono fatti passi da gigante e le biscie non le vedo più, a parte quelle vicino le rogge in campagna. Però ogni tanto mi vengono in mente quegli spettacoli orripilanti, perché trovo nel traffico, davanti me, motociclette con un orrendo rumore di ferraglia trascinata. Quante moto con la catena lunga e non lubrificata! Ragazzi la manutenzione va fatta, anche alla catena. Una catena lunga e non lubrificata si consuma in fretta, e con sé consuma la corona e il pignone. E siccome le tre cose vanno sostituite insieme, il conto del meccanico può essere di qualche centinaio di euro; con una corretta manutenzione l’intervallo di sostituzione si allunga a dismisura, altrimenti preparatevi a perdere la catena per strada (perché alla fine può succedere ancora) oppure a mettere mano al portafogli almeno una volta l’anno.

Eddai, sforzatevi: ricordatevi di quella poveretta che non chiede quasi nulla in cambio di farvi godere della guida della vostra amata motocicletta. Anche perché non chiede poi tanto: una lubrificata periodica (in base al chilometraggio) e straordinaria in caso di lungo uso con la pioggia (ebbene sì: l’acqua e l’olio non si mischiano, ma a lungo andare il lubrificante della catena se ne va, con la pioggia). E poi, anche senza aspettare il tagliando periodico, ogni tanto passare dal meccanico a far controllare la tensione. Altra cosa fondamentale, perché una tensione errata può avere effetti negativi sulla moto nel complesso, per esempio l’usura non corretta del pneumatico.

Soprattutto d’inverno, quando magari la si usa meno e c’è un po’ di tempo per dedicarsi alla cura della propria moto (o motorino), ricordatevi di lei. Oltretutto ormai ci sono prodotti specifici in commercio che sono di uso facilissimo e di ottima resa, anche per la pulizia. Si, perché un’operazione che spesso è ancor più dimenticata è la pulizia della catena: molti si limitano ad ingrassarla a oltranza, senza mai detergerla. Per liberarla dalle impurità senza rischiare di danneggiare gli elementi interni come gli o-ring di gomma, il consiglio è di utilizzare detergenti specifici privi di solventi aggressivi (evitare quelli a base di benzina, le catene di oggi non sono più quelle di ieri!) e subito dopo di ingrassarla per tutta la sua lunghezza, in modo tale da preservarne non solo la durata, ma anche la flessibilità.

Altrimenti ci sono sempre le soluzioni drastiche. Comprare una moto con il cardano, per esempio; oppure un’Harley-Davidson o una Indian, che hanno la trasmissione a cinghia.

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