Sembra che mamma Malaguti sia in dolce attesa: ad aggiungersi al nuovo corso del rinato marchio italiano facente parte del Gruppo KSR (che comprende anche Brixton, Italjet, Lambretta, Motron e Niu) è la Drakon 250, sorella maggiore della Drakon 125 vista durante la presentazione stampa di Eicma 2021.
A differenza del resto della gamma odierna che sono delle Aprilia/Derbi rimarchiate Malaguti (il rapporto tra la Casa di Noale e l’azienda di origini bolognesi è di lunga data), la Drakon 125 e, di conseguenza, la Drakon 250 che è in via di sviluppo, sono moto “originali” prodotte internamente al Gruppo austriaco KSR che ha acquistato il marchio italiano.
Della nuova naked per ora si sa solo che in Cina ne è stata depositata la richiesta di omologazione, nulla che possa dirci qualcosa sulla ciclista (anche se sarà probabilmente la stessa della 125) né la meccanica, anche se, rispetto a quest’ultima, siamo quasi sicuri che sarà realizzata sulla base dei motori prodotti da Zongshen, azienda cinese che da anni opera in joint venture con Aprilia e ne realizza le moto per il mercato interno.
Tra i prodotti che sviluppa c’è anche il monocilindrico da 26 CV e 21,6 Nm di coppia che equipaggia la sportiva Aprilia GPR250R (una RS250 presentata l’anno scorso, non importata in Italia e protagonista dell’omonimo trofeo monomarca cinese) e che quasi certamente andrà ad animare la Malaguti Drakon 250.
Premesso che molto probabilmente la moto sarà esteticamente e fisicamente molto simile alla 125 (stesse dimensioni e quote ciclistiche), dalla documentazione depositata si evince comunque che la duemmezzo dovrebbe pesare sui 150 kg (6 kg in più della sorellina) e montare pneumatici leggermente più larghi (110/70-17” e 140/70-17”).