Lo scorso febbraio siamo stati al Maggiora Park per realizzare il test di due e-bike. L’abbiamo trovato pronto a ripartire, dopo aver superato il difficile periodo di chiusura a seguito del Motocross delle Nazioni del 2016. In realtà tutto era già pronto per lo scorso anno, ma l’arrivo del Covid ha costretto gli uomini della A-Sport Group ad aspettare ancora una stagione. Oggi finalmente ci siamo: in questo weekend (10-11/04) scenderanno in pista i piloti dell’Italiano Prestige e nel successivo (17-18/04) si ospiterà Italiano ed Europeo Epoca. Con il GP d’Italia fissato per il prossimo 4 luglio!
Vi proponiamo l’intervista a Stefano Avandero pubblicata su FUORI di marzo in cui ci ha raccontato i dettagli di questo grande ritorno e soprattutto questi lunghi 4 anni di battaglie.
“Il mio obiettivo è sempre stato quello di riportare in vita Maggiora e ci sono riuscito, non senza affrontare diversi ostacoli. Ho dovuto ripresentare un progetto VIA (Valutazione Impatto Ambientale) che ha richiesto tanto tempo e tante risorse in termini di consulenze e di progettazione. Nel luglio del 2019 ho avuto la certezza di avercela fatta. Successivamente è servito un altro anno di lavori per rimettere tutto a posto, con un ulteriore rallentamento dovuto al Covid. Già nel 2020 ci doveva essere il rilancio della struttura con il ritorno del Mondiale, ma è stato tutto annullato sempre per la pandemia”.
Un ritorno che non sembrava avere fine.
“Esatto. Ma alle porte del 2021 abbiamo ultimato i lavori; adesso è tutto a posto, l’impianto è a norma e abbiamo gare a calendario. Anche se la situazione sanitaria non è ancora risolta come sappiamo bene”.
Maggiora ha passato tantissime vicissitudini negli ultimi 20 anni. Pensi che quella passata possa essere davvero l’ultima?
“Tutto può succedere. Ma come dicevo l’impianto è stato autorizzato, i lavori previsti sono stati eseguiti ed è stato depositato il documento di fine lavori, il tracciato è stato modificato secondo disposizione al pari degli edifici. Per cui dormo assolutamente tranquillo; è un po’ diverso il discorso per quanto riguarda le manifestazioni perché sto cercando di capire in che modo verranno regolamentati gli eventi con pubblico in Italia dopo questa pandemia”.
Che differenze ci saranno in questa nuova era di Maggiora?
“Nel bene o nel male sono da solo, per quanto circondato da fidati collaboratori. Ho maggiori vincoli e restrizioni legati alla VIA, ma il progetto è ben chiaro. Il Maggiora Park è autorizzato come impianto permanente per la mountain bike, per l’attività del ristorante e volendo anche come negozio. La pratica del motocross, invece, è limitata a 4 weekend per 8 giornate all’anno. Ho altre 15 giornate per organizzare manifestazioni ed eventi oltre l’attività permanente che possono essere concerti, raduni, festival. Chiaro è che tutte queste cose sono difficili da programmare in questo momento, ma sarei legittimato a farle. Quello di avere un impianto polivalente, capace di ospitare attività oltre la moto era anche il progetto di partenza iniziale”.