Il tachimetro della Kawasaki Versys 650 GT protagonista del nostro riporta la cifra di 36.000 km. La Kawa è pronta per un tagliando di quelli "tosti" per quantità di operazioni da fare e per i numerosi particolari da controllare. I tecnici di Kawasaki Italia Paolo Salvi e Andrea Alquati hanno effettuato il tagliando - con la supervisione del nostro personale - presso il centro prove di Motociclismo. Oltre alla normale routine del cambio del lubrificante e del suo filtro a cartuccia (ogni 12.000 km e 1,8 litri di olio) questo tagliando prevede il cambio del liquido di raffreddamento e quello dei freni oltre ad azioni che potrebbero sembrare quasi superflue come la lubrificazione dei cavi dell'acceleratore, ma se ci pensate sono coerenti visto che non abbiamo un comando elettronico Ride By Wire (cioè un impulso elettrico che aziona il motorino delle valvole a farfalla) e che acqua, polvere e altri possono insinuarsi da tutte le parti. Per tranquillizzarvi dobbiamo dire che abbiamo trovato dei cavi erano integri e ben oliati.
Altra operazione che per Kawasaki è più frequente rispetto ad altre moto è la sostituzione della candele di accensione prevista ogni 12.000 km. In totale, questo tagliando ha avuto un costo di 257 euro, una quotazione che comprende le 2,48 ore della manodopera: sono 126 euro, importo calcolato secondo una media dei costi orari delle officine lombarde del Marchio giapponese. Nell'occasione di questa pausa abbiamo sostituito la trasmissione finale: catena, corona e pignone hanno percorso 24.000 km, un chilometraggio non certo elevato se pensiamo a quanto abbiamo riscontrato negli altri Long Test (primatista di questa categoria la Honda Africa Twin con 48.000 km) ma il doppio rispetto alla catena di primo montaggio che è stata cambiata a 12.000 km. Pure gli pneumatici Continental ContiRoad Attack 3 sono stati sostituiti pur non essendo ancora al limite dei 2 mm che possiamo considerare il minimo per viaggiare in tutta sicurezza (quella obbligatoria di legge è di solo 1 mm di spessore). Entrambe le gomme avevano già sul battistrada ben 15.000 km ma con 2,7 mm residui all'anteriore e 2,5 al posteriore potevano (teoricamente) marciare ancora prima di raggiungere i 2 mm di spessore del battistrada: la gomma davanti poteva sopportare un supplemento di 4.000 km, quella dietro avrebbe fatto altri 1.200 km.