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L’omicidio stradale è legge

Faticosamente approvata la legge che inasprisce le pene per chi causa decessi o lesioni gravi o gravissime in stato di alterazione da alcool o droghe. Pene fino a 18 anni di reclusione e impossibilità di rifare la patente per 30 anni, nei casi più gravi

C’è voluta la fiducia

Dopo sgambetti e polemiche, coronate dalla questione di fiducia posta dal governo sul provvedimento, passa al Senato e diventa legge l’omicidio stradale, che prevede pene severissime per chi, guidando ubriaco o sotto l’effetto degli stupefacenti, causi morte o lesioni. La fiducia – nell’ottica dell’esecutivo – si è resa necessaria a causa delle numerose imboscate subìte dal disegno di legge nel corso del suo tormentato iter tra Camera e senato e dei margini risicati e basati sull’appoggio dei grillini, di cui il governo non si fida più dopo il voltafaccia sulle unioni civili e la stepchild adoption. In soccorso, visto che con la fiducia l’appoggio dei 5Stelle era da escludere, sono arrivati i verdiniani di Ala che, pur non votando a favore, hanno garantito il numero legale (il che dimostra lo scarso interesse dei parlamentari italiani per l’argomento).

Roba da Codice penale

Dopo la gestazione della legge (potete scaricare il testo integrale dal link sotto la foto principale in testa all'articolo), vediamo rapidamente come cambiano il Codice penale (qui si parla di omicidio!) e quello della strada (per uniformare le sanzioni accessorie). I casi base (con guidatore colpevole ma “sobrio”) non cambiano: si rischiano da 2 a 7 anni in caso di omicidio e da tre mesi a un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime. Con tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l scatta la reclusione fino a 10 anni e oltre l’1,5 (o sotto l’effetto di droghe) si può arrivare a condanne a 12 anni. Chi poi fuggisse dopo l’incidente con vittime o feriti va incontro a un inasprimento della pena da uno a due terzi e la somma non può essere inferiore ai tre anni per le lesioni e 5 per l’omicidio. Nella tabella qui sotto tutti i dettagli.

fino a 18 anni di galera

Scatta la revoca della patente

In caso di condanne (o anche patteggiamenti), la patente viene revocata e un nuovo esame può essere fatto dopo un minimo di 5 anni per le lesioni, 15 per l’omicidio e si può arrivare a 30 per i casi più gravi. Ulteriori aggravanti per la guida senza patente o assicurazione, o nel caso si causi la morte o le lesioni a più persone. La pena può essere diminuite fino alla metà, in caso l’incidente non sia colpa esclusiva del conducente.

Incongruenze e rischi di incostituzionalità

Esistono tuttavia alcuni problemi, come fa notare il quotidiano Il Sole 24 Ore: per condannare una persona ad anni e anni di prigione servono rilievi dell’incidente inattaccabili e accertamenti particolarmente accurati, visto che poi verranno esaminati da avvocati e periti che comprensibilmente cercheranno di smontarli. Inoltre, tra le cause di omicidio o lesioni stradali ci sono il sorpasso azzardato e l’eccesso di velocità: linee continue immotivate e/o limiti assurdamente bassi potrebbero essere posti dai gestori delle strade solo per tutelarsi. Una cosa è oltrepassare di 50 km/h un limite di 90 su una statale tradizionale, altra è superare sempre di 50 km/h un limite di 70 su una superstrada a quattro corsie e doppia carreggiata (e ce ne sono…).
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