Caro Giancarlo, partiamo da qualche dato: fino allo scorso anno le Alpenstrasse avevano un limite di velocità allineato a quello extraurbano generale austriaco, cioè 100 km/h.
La richiesta per un limite di velocità inferiore è stata sostenuta praticamente da tutti: dal Grohag, l’ente che gestisce le Alte strade alpine, dall’ÖAMTC, l’Automobil club austriaco, dalla polizia, dai residenti locali, dal Club alpino, dalle associazioni turistiche e dall’associazione dei cacciatori.
Anche se non ci sono dati su quelle specifiche strade, nel 2021 il tasso di mortalità stradale in Austria, rispetto al 2019, è calato del 14% (nell’Ue del 13% e in Italia del 10%). La motivazione principale del provvedimento, alla luce di questi positivi dati sull’incidentalità, potrebbe quindi essere legata alla riduzione dell’inquinamento acustico, visto che molte di queste strade attraversano parchi nazionali e territori protetti.
Ma peggio dell’Austria, secondo noi, ha fatto la Provincia di Trento, che per il 2022 ha nuovamente confermato la sperimentazione di limiti differenziati tra auto e moto imposti gli scorsi anni su Bondone, Tonale, Mendola e Manghen: 60 km/h per le moto e 90 per le auto.
Mentre su molte altre strade di montagna il limite è 60 km/h per tutti. Su un rettilineo, un motociclista ligio potrebbe così trovarsi un camper alle spalle che chiede strada!