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Limiti di velocità ridotti per le moto in Trentino

Limiti di velocità diversi per moto e auto, su alcune strade e/o in alcuni punti valutati come particolarmente pericolosi, è la proposta avanzata dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti per cercare di far diminuire il numero degli incidenti stradali

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A causa del lockdown imposto dalla pandemia di Coronavirus quest’anno l’avvio della stagione delle due ruote è stato un po' posticipato. La stagione è iniziata grossomodo lo scorso week end ed entrerà nel vivo questo fine settimana, ora che c’è la possibilità di spostarsi liberamente anche fuori dalla propria regione di residenza. La preoccupazione per la sicurezza dei motociclisti rimane alta, soprattutto per alcune strade di montagna e di confine. Così, il Trentino-Alto Adige sta pensando a delle misure ad hoc pensate per la sicurezza dei motociclisti. Due nel dettaglio le proposte avanzate dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, e condivise dagli altri soggetti che siedono all’interno del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica: una campagna di prevenzione mirata e la possibilità di fissare limiti di velocità diversi per moto e auto, su alcune strade e/o in alcuni punti valutati come particolarmente pericolosi.

Lo scorso anno - ha detto il presidente Fugatti - in poco meno di un mese dall’inizio della stagione si registrarono almeno una decina di incidenti mortali con protagonisti dei motociclisti. Decidemmo pertanto di convocare il Comitato per mettere a punto, con tutte le autorità competenti, una forte azione di controllo sul territorio. Guardando ai numeri, effettivamente morti e incidenti si ridussero. Anche quest’anno vogliamo avviare tutte le azioni utili per rendere le nostre strade più sicure. Fra queste, pensiamo alla possibilità di fissare limiti di velocità diversi per automobili e motociclette, su alcune strade. Siamo consapevoli che il limite da solo non è abbastanza, ma già solo comunicare all’esterno l’esistenza di alcuni punti in cui è più basso e il controllo da parte delle forze dell’ordine più capillare può servire, ci auguriamo, come strumento di dissuasione nei confronti di coloro che amano correre troppo”.

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Passo Sella

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