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11 July 2008

La MV Agusta è di Harley-Davidson

La società americana di Milwaukee ha concluso l’accordo per l’acquisizione della MV Agusta, con il pagamento di 70 milioni di euro (109 milioni di dollari). La cifra include anche i 45 milioni di euro di debito che il Gruppo MV Agusta ha nei confronti delle banche. Intanto la statunitense Tenneco (proprietaria di Monroe) sarebbe pronta per l’acquisto della Marzocchi. SEGUE...

La mv agusta è di harley-davidson




MILANO 11 luglio 2008
AMERICANI La Harley-Davidson ha concluso un accordo da 70 milioni di euro (109 milioni di dollari) per l’acquisizione della MV Agusta. La cifra include anche i 45 milioni di euro di debito che il Gruppo MV Agusta ha nei confronti delle banche. Claudio Castiglioni manterrà la sua attuale posizione di presidente del gruppo, così come Massimo Tamburini resterà a capo del design. Il presidente e amministratore delegato della Casa americana, Jim Ziemer, ha così commentato l’operazione: “Le motociclette sono il cuore, l’anima e la passione di Harley Davidson, Buell e Mv Agusta”. La H-D intende incrementare la sua presenza e quella dei suoi marchi in Europa. Ziemer ha aggionto: "Tutte fanno grandi prodotti e hanno uno stretto rapporto con clienti incredibilmente fedeli. I marchi MV Agusta e Cagiva sono ben conosciuti e considerati in Europa. Sono sinonimo di moto belle, italiane e di qualità superiore”. La sede e gli stabilimenti produttivi rimarranno negli edifici di Varese, dove si trova attualmente il Gruppo MV Agusta. Una volta perfezionato il contratto la Harley-Davidson affiancherà al presidente Claudio Castiglioni un nuovo gruppo di dirigenti. In particolare sarà nominato un direttore generale e saranno mantenuti tutti i modelli attualmente in commercio. Ziemer ha dato anche qualche informazione sul piano di rilancio della MV che la Casa di Milwaukee intende applicare: “Prima di tutto ci occuperemo di rifinanziare il debito, con operazioni di speculazione, che, nel contempo, rafforzeranno anche la presenza finanziaria della H-D in Europa. Al momento la catena di montaggio della MV Agusta è ferma perché i debiti con i fornitori non permettevano al Gruppo di continuare la produzione. Noi contiamo di farla ripartire entro due mesi, una volta che la gestione delle forniture sarà stata riorganizzata secondo i benchmark – le linee guida n.d.r. – della Harley-Davidson”. Evidentemente i debiti accumulati richiederanno di rivedere gli accordi con i fornitori. Queste le priorità secondo Ziemer: “Il nostro obiettivo principale, al momento, è rassicurare i nostri investitori e lo raggiungeremo lavorando sui capitali liquidi. L’altro obiettivo importante è quello di salvaguardare la persone che lavorano nell’azienda”. Il ceo della Harley non ha comunque escluso che: “Saranno fatti dei cambiamenti a livello dirigenziale, che riguarderanno in particolar modo il marketing: dobbiamo rafforzare entrambi i brand – MV Agusta e Harley-Davidson n.d.r – in Europa”. Alla domanda pensate di fare delle altre acquisizioni in Europa per il futuro, il boss H-D risponde: “Al momento puntiamo a consolidare i due marchi sul territorio europeo. In futuro vedremo”. Già nel 1959 la Harley aveva acquistato l’Aermacchi, che poi ha ceduto alla famiglia Castiglioni. Dalle ceneri di Aermacchi H-D è sorta la Cagiva e quindi la rinascita della MV Agusta nel 1992. Gli americani se ne andarono nel 1978 lasciando le strutture di produzione e montaggio della Schiranna proprio alla famiglia Castiglioni. Nel frattempo si è appreso che sarebbe in dirittura d’arrivo un contratto di acquisizione della Marzocchi, da parte della statuintense Tenneco (proprietaria del marchio Monroe). L’accordo preliminare è stato firmato il 10 luglio a Lake Forest, in Illinois (U.S.A), e prevede che Tenneco rilevi Marzocchi con un’operazione da 15 milioni di euro, pari al valore totale dei debiti accumulati dalla società italiana. Il Gruppo Tenneco è specializzato nella produzione di sospensioni, ammortizzatori, scarichi e catalizzatori. Tenneco ha 21.000 dipendenti in tutto il mondo e fattura 6,2 miliardi di dollari all'anno.
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